Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti: Sfide e Prospettive

Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti: Sfide e Prospettive

Il Registro Elettronico Nazionale di Tracciabilità dei Rifiuti (Rentri) rivoluzionerà la gestione dei rifiuti in Italia, con un lancio previsto per il 13 febbraio e sfide da affrontare.
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Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti: Sfide e Prospettive - Gaeta.it

Il Registro Elettronico Nazionale di Tracciabilità dei Rifiuti, noto come Rentri, si appresta a trasformare il modo in cui le aziende gestiscono i loro flussi di rifiuti. Durante una tavola rotonda svoltasi a Ecomondo 2024, è emerso come questa innovazione possa portare significativi cambiamenti nel panorama della gestione dei rifiuti, con la digitalizzazione come fulcro centrale. Antonino Rapisardi, direttore commerciale di Omnisyst, ha fornito approfondimenti essenziali su questo passaggio epocale, tracciando un quadro delle opportunità e delle sfide che si presenteranno.

Le tempistiche di avvio e l’importanza della transizione

Il lancio ufficiale del Rentri è previsto per il 13 febbraio, con un periodo di iscrizione che si apre il 15 dicembre. Questo intervallo sarà cruciale per le aziende che desiderano adattarsi e iniziare a implementare il nuovo sistema. Il passaggio a una gestione elettronica rappresenta una tappa significativa, simile a quella che ha caratterizzato l’introduzione della fatturazione digitale qualche anno fa, che ha dimostrato di funzionare in modo efficiente.

Rapisardi ha sottolineato come queste tempistiche siano state concepite per facilitare la transizione delle aziende, invitandole a prepararsi in anticipo. “Dal 13 febbraio, entreremo in una nuova era, quella digitale, per la tracciabilità e la gestione dei rifiuti,” ha aggiunto. Questa trasformazione non si limita a un mero cambio di formato, ma implica una revisione totale dei processi attuali, con una forte attenzione all’automazione e al supporto costante offerto ai clienti, per ridurre il rischio di errori nella gestione della documentazione necessaria.

L’approccio di Omnisyst nella gestione del cambiamento

Omnisyst, con oltre trent’anni di esperienza nella gestione dei rifiuti, ha delineato una strategia volta a sostenere i propri clienti durante questa fase di transizione. L’azienda ha già effettuato aggiornamenti alla propria piattaforma per garantirne l’interoperabilità con il Rentri. Inoltre, ha assunto la responsabilità di gestire aspetti burocratici complessi, come l’iscrizione al portale del ministero attraverso video call con i propri tecnici. Questo approccio orientato al cliente mira a ridurre al minimo le difficoltà operative che le aziende potrebbero affrontare.

La gestione di circa 130mila tonnellate di rifiuti all’anno, servendo oltre 700 aziende in diversi settori, conferisce a Omnisyst una posizione vantaggiosa nell’affrontare i cambiamenti. Rapisardi ha rimarcato l’importanza di una preparazione adeguata, che permetterà di affrontare le sfide con una maggiore resilienza, minimizzando effetti negativi sul servizio.

Criticità e nodi da sciogliere nel nuovo sistema

Durante il confronto a Ecomondo, è stato evidenziato che ci sono ancora numerosi nodi da sciogliere prima dell’implementazione definitiva del Rentri. Secondo Rapisardi, non tutte le funzionalità e le situazioni pratiche sono state testate in modo completo, suggerendo che ci sarà bisogno di un periodo di adattamento per le aziende. Un ulteriore aspetto critico riguarda l’incremento della quantità di dati richiesti per la registrazione elettronica. A causa della complessità del nuovo sistema, le aziende che gestiscono autonomamente i rifiuti potrebbero affrontare un tasso di non conformità superiore al 10% nei documenti.

L’eterogeneità dei requisiti potrebbe portare a fragilità nelle operazioni quotidiane per le aziende meno organizzate. Rapisardi ha posto l’accento sulle difficoltà legate ad un’eventuale mancata digitalizzazione completa. La nuova piattaforma Rentri rappresenta una sovrapposizione rispetto ai registri esistenti, aumentando la mole di informazioni necessarie. Questo approccio frammentato ostacola la razionalizzazione delle procedure, mentre una soluzione centralizzata avrebbe potuto semplificare notevolmente gli adempimenti necessari.

Il percorso verso una gestione efficiente e digitalizzata dei rifiuti nel nostro paese è dunque irto di sfide, ma anche ricco di opportunità per un futuro più sostenibile nella gestione dei materiali di scarto.

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