Quattro persone denunciate per truffa nel fermano con tecniche diverse per ingannare le vittime

Quattro persone denunciate per truffa nel fermano con tecniche diverse per ingannare le vittime

Quattro persone denunciate dai carabinieri del Fermano per truffe a Porto San Giorgio, Montegiorgio e Petritoli, tra falsi bonifici, vendita di auto inesistenti e raggiri telefonici con rimborsi fasulli.
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Quattro persone sono state denunciate dai carabinieri del Fermano per truffe che hanno coinvolto falsi bonifici, vendite inesistenti e rimborsi telefonici fraudolenti, con l’obiettivo di sottrarre denaro a cittadini e attività locali. - Gaeta.it

Quattro persone sono finite nei guai dopo essere state denunciate dai carabinieri del Fermano per truffa. Gli episodi si sono svolti in diverse località della provincia, con metodi diversi ma sempre con un obiettivo chiaro: ingannare e appropriarsi di denaro senza pagare. Dai falsi bonifici alle richieste di soldi con scuse false, le strategie adottate dagli indagati hanno messo a rischio diverse persone e attività commerciali.

Truffa con falso bonifico in una struttura ricettiva a porto san giorgio

Il primo caso riguarda un uomo di 34 anni, di origini romene, che si è presentato in una struttura ricettiva a Porto San Giorgio. L’uomo ha affittato una stanza, dimostrando la volontà di pagare tramite un bonifico bancario che però si è rivelato falso. Quando la proprietà si è accorta che il pagamento non era arrivato, ha chiesto spiegazioni al 34enne. Quest’ultimo ha tentato di giustificarsi con scuse vane e ha fissato un incontro per chiarire la questione, ma non si è mai fatto vedere. Alla fine è sparito senza lasciare tracce e senza versare alcunché. Questa truffa ha colpito direttamente un’attività commerciale e ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per individuare il responsabile.

La vendita di un’auto inesistente a montegiorgio

Un’altra denuncia è partita da Montegiorgio ed ha visto coinvolto un 55enne di origini campane, dipendente di una concessionaria di automobili. In questo caso la truffa si è consumata attraverso la proposta di vendita di un veicolo. L’uomo ha convinto la vittima a comprare un’auto, richiedendo 1.280 euro in contanti per formalizzare la compravendita. Dopo aver incassato la somma, l’uomo si è reso irreperibile, lasciando la vittima senza la macchina e senza i soldi. La denuncia ai carabinieri ha fatto scattare le indagini per rintracciare il 55enne e chiarire la sua posizione.

Rimborsi falsi e furto di denaro tramite operazioni telefoniche

Testimoniato da un’attività dei carabinieri di Petritoli, l’ultimo episodio ha coinvolto due uomini italiani, di 47 e 58 anni. Partendo dalla denuncia di una donna raggirata, le forze dell’ordine hanno scoperto che i due avevano chiamato la vittima con la scusa di erogare rimborsi su giacenze bancarie scadute. Hanno convinto la donna a recarsi presso uno sportello automatico postale e le hanno dato istruzioni sul telefono, passo dopo passo, per effettuare operazioni bancarie. Grazie a queste indicazioni, i truffatori sono riusciti a trasferire 2.250 euro su una carta Postepay collegata a loro. Questo tipo di truffa telefonica punta sulle paure e le incertezze della vittima, sfruttandone la fiducia per appropriarsi di somme ingenti.

I controlli e la presenza dei carabinieri sul territorio del fermano

Le denunce sono solo un segnale dell’attenzione dei carabinieri nelle zone rurali e urbane del Fermano. Le forze dell’ordine mantengono una presenza costante per individuare e fermare chi tenta di truffare i cittadini, sia con raggiri semplici sia con tecniche più organizzate. Le segnalazioni di vittime e cittadini attenti sono fondamentali per smascherare questi comportamenti. La vasta area del Fermano, con molte attività commerciali e una popolazione variegata, rimane sotto controllo grazie a pattuglie e indagini mirate. Le autorità ricordano di prestare sempre attenzione alle offerte troppo allettanti e di non compiere transazioni improvvisate senza verifiche.

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