Il pane di milazzo premiato come pane dell’anno nella guida pane e panettieri d’italia 2026

Il pane di milazzo premiato come pane dell’anno nella guida pane e panettieri d’italia 2026

La guida Pane e Panettieri d’Italia 2026 premia Frangipane forno e cucina di Milazzo come Pane dell’anno, valorizzando la tradizione artigianale italiana con 614 panifici recensiti e nuove eccellenze regionali.
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La guida "Pane e Panettieri d’Italia 2026" del Gambero Rosso premia il panificio siciliano Frangipane di Milazzo come "Pane dell’anno", valorizzando l’eccellenza artigianale e il forte legame con il territorio italiano. - Gaeta.it

La guida Pane e Panettieri d’Italia 2026, curata dal Gambero Rosso, ha ufficialmente incoronato il Pane dell’anno. Questo riconoscimento prestigioso è andato a un panificio siciliano di Milazzo, in provincia di Messina, con l’annuncio arrivato a Roma durante la presentazione della settima edizione della guida. Con 614 panifici recensiti in tutta Italia, il volume mette in evidenza una crescita significativa delle realtà premiate con i massimi riconoscimenti legati alla qualità del pane e alle specificità del territorio.

Il pane dell’anno e il suo panificio di milazzo

Ad aggiudicarsi il premio “Pane dell’anno” è stato Frangipane forno e cucina, un panificio che si distingue per la qualità degli ingredienti, le tecniche di lavorazione e l’attenzione alla tradizione. Questo riconoscimento si inserisce nella categoria dei Premi Speciali della guida, riservata a eccellenze che emergono per caratteristiche uniche e contributi validi alla cultura del pane. Frangipane è riuscito a valorizzare prodotti tipici siciliani, portando avanti uno stile di panificazione che unisce autenticità e innovazione rispettosa del territorio.

Un legame forte con il territorio e la tradizione

Il premio è particolarmente significativo nel contesto della valorizzazione del pane artigianale italiano, un prodotto che funge da legame tra territorio, storia e cucina popolare. Milazzo, città portuale della provincia di Messina, si posiziona così come un centro di riferimento per chi cerca un pane di qualità superiore. La vittoria di Frangipane non solo celebra il lavoro di un’azienda locale, ma richiama l’attenzione sull’importanza delle peculiarità regionali nella produzione del pane.

La guida pane e panettieri d’italia 2026: numeri e premi

La settima edizione della guida mostra una mappa ricca e dettagliata dei forni italiani, con 614 panifici recensiti. Tra questi, 65 hanno ottenuto i Tre Pani, il premio più ambito assegnato a esercizi che dimostrano attenzione rigorosa alla materia prima, a tecniche di lavorazione tradizionali o moderne di qualità, e a un concept di bottega chiaro e coerente. Il Piemonte guida la classifica con 10 panetterie premiate, tra cui spicca una new entry, seguito da Lombardia con 9 e Lazio con 8.

L’importanza della qualità e dell’esperienza

L’incremento delle attività premiate testimonia un’attenzione crescente verso produzioni di pane che non si limitano al semplice prodotto, ma offrono esperienza, qualità e legami con il territorio che li circonda. Questo fenomeno punta anche a rafforzare e rilanciare la panificazione artigianale, in un panorama dove la grande distribuzione spesso domina il mercato.

I nuovi premi speciali e le eccellenze emergenti

Oltre al “Pane dell’anno”, la guida ha ampliato da 3 a 5 i Premi Speciali, sintetizzando varie aree di eccellenza. Tra questi spicca “Panettiere emergente”, assegnato a Chiara Regattieri del forno Tipo Due Forno Contemporaneo di Mantova, Lombardia. Il riconoscimento premia il lavoro di giovani esperti che portano contributi nuovi nel mondo della panificazione, mescolando tradizione e approcci contemporanei.

Il premio “Pane e territorio” è andato a Il Forno di San Leo, in provincia di Rimini, Emilia-Romagna. Qui il pane diventa testimonianza di cultura locale e identità gastronomica. La “Bakery dell’anno” è stata invece assegnata a Coce di Parma, altra realtà emiliana che propone prodotti di qualità con una forte impronta artigianale. Infine, il riconoscimento per il “Pane tipico” è finito a Panequaglia di Sant’Urbano, in provincia di Padova, a evidenziare la varietà delle produzioni regionali italiane.

Un patrimonio culturale da scoprire

Questi nuovi premi danno visibilità a realtà che non solo producono pane, ma ne fanno un elemento culturale e gastronomico radicato nelle rispettive comunità. La crescita di queste categorie rafforza la guida come strumento per scoprire le eccellenze nascoste e la ricchezza del patrimonio panificatorio italiano.

La mappa del pane di qualità in italia nel 2026

La fotografia più ampia che emerge dalla guida è quella di un’Italia divisa in diverse zone ad alta concentrazione di panifici di qualità. Il Piemonte porta a casa 10 Tre Pani, vantando così un primato regionale che sottolinea una grande attenzione alle materie prime e a cantieri di produzione artigianale. Lombardia e Lazio seguono da vicino, confermando una tendenza al rafforzamento della panificazione di qualità nelle regioni del Nord e al Centro.

Una riscoperta del pane artigianale

Più in generale, l’Italia sta vivendo un momento di riscoperta e valorizzazione del pane artigianale, con panetterie che puntano alla trasparenza e alla selezione delle materie prime. La guida aumenta le pagine dedicate a queste attività, offrendo un racconto di profili diversi ma accomunati dalla passione per il pane fatto come una volta, che non rinuncia a innovare all’interno di un solido rispetto delle tradizioni.

Chi cerca un pane di spessore, lavorato con cura e legato al territorio, può consultare la guida per orientarsi in un’offerta ricca e in crescita. Le città e le province italiane raccontano storie di farina, lievito e forno, dimostrando come questo alimento rimanga un simbolo culturale e gastronomico nel tempo.

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