L’ordine di malta porta avanti un ruolo centrale in contesti di emergenza dove conflitti e responsabilità umanitarie si intrecciano. Josef blotz, grande ospedaliere e ex generale dell’esercito tedesco, guida la missione con un approccio che unisce azione concreta e sostegno spirituale. L’impegno si svolge su più fronti, soprattutto in aree come ucraina e la striscia di gaza, territori colpiti da crisi devastanti.
La carriera di josef blotz e la sua visione del servizio
Josef d. blotz ha lasciato l’esercito tedesco, dove ha raggiunto il grado di generale maggiore, per entrare nell’ordine di malta nel 1992, nella sua sezione tedesca. L’esperienza personale vissuta durante un pellegrinaggio a lourdes, a cui ha partecipato accompagnando malati, ha segnato un passaggio decisivo nella sua vita, spingendolo a dedicare energie all’azione caritativa. Dal gennaio 2023 fa parte del consiglio sovrano dell’ordine, mentre nel febbraio 2025 è stato eletto grande ospedaliere, una figura che in ambito organizzativo corrisponde a un ministro della salute e delle politiche sociali.
Il ruolo e l’etica del servizio
Il suo ruolo principale riguarda la supervisione e il coordinamento globale delle iniziative umanitarie portate avanti dall’ordine di malta. Blotz sottolinea spesso quanto il principio che guida il suo lavoro è “l’etica del servizio”; un codice che si fonda su doveri concreti e su una responsabilità che va oltre i confini nazionali o personali. Per lui, il passaporto conta poco davanti alla necessità di agire con competenza e dedizione.
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L’intervento dell’ordine di malta in aree di conflitto: ucraina e terra santa
Le sfide umanitarie affrontate dall’ordine di malta in queste zone sono numerose e complesse. In ucraina, l’organizzazione opera in 64 località tra cui le più colpite dal conflitto. Qui si svolgono attività di supporto sanitario, distribuzione di beni di prima necessità e assistenza diretta alle popolazioni vulnerabili. La presenza stabile in queste zone permette all’ordine di intervenire rapidamente alle emergenze di varia natura.
Focus sulla terra santa
In terra santa, l’attenzione dell’ordine si concentra da sempre su luoghi simbolici per la storia dell’istituzione stessa, come gerusalemme e betlemme. Nel 2024 è partita un’iniziativa di collaborazione con il patriarcato latino di gerusalemme e la parrocchia cattolica di gaza city per la distribuzione di cibo e medicinali nella striscia di gaza. Il progetto ha superato la fase di pianificazione diventando operativo sotto la supervisione dello stesso grande ospedaliere.
Si lavora anche alla creazione di una piccola clinica all’interno della stessa gaza city, con strutture già pronte, ma l’avvio è rallentato per questioni di sicurezza. L’ordine attende segnali positivi per avviare un servizio sanitario stabile, che oggi la situazione di guerra non permette. L’impegno a betlemme si concretizza nella gestione dell’ospedale della sacra famiglia, noto per l’assistenza ostetrica e ginecologica, dotato di un’unità di terapia intensiva neonatale fondamentale per la zona.
Fede e dimensione spirituale nel servizio umanitario dell’ordine di malta
Josef blotz insiste su un aspetto spesso poco evidenziato ma centrale nel lavoro dell’ordine: il legame tra aiuto pratico e sostegno spirituale. L’assistenza non si limita a fornire beni materiali come medicine o pasti. L’ordine cerca di accompagnare le persone colpite dalla sofferenza con momenti di preghiera e conforto morale. La fede diventa una parte integrante dell’intervento, offrendo un sostegno psicologico e spirituale a chi vive la crisi.
Blotz ricorda che spesso si tratta di gesti semplici, come pregare insieme mentre si applica un cerotto: “non distribuiamo solo cerotti – dice – ma condividiamo speranza e conforto”. Questa dimensione contribuisce a creare rapporti di fiducia con le comunità assistite e rafforza l’identità dell’ordine, che sin dalle origini combina carità e dimensione religiosa.
Una missione antica che continua a rispondere ai bisogni contemporanei
L’ordine di malta ha quasi mille anni di storia: nasce prima delle crociate per assistere i malati e i poveri a gerusalemme. Questa eredità è ancora oggi viva e motivante. L’attualità della sua missione emerge di fronte alle sofferenze del mondo, dove povertà e malattia non sono diminuite.
Blotz sottolinea come la necessità di interventi umanitari continui a spingere l’ordine a rimanere attivo, coinvolgendo migliaia di membri, operatori, volontari e strutture. L’organizzazione opera in oltre 120 paesi con centri ospedalieri, ambulanze, case per anziani e rifugiati. Malteser international, il braccio operativo per le emergenze, è presente con aiuti rapidi in situazioni di calamità o conflitto.
Il compito fondamentale dell’ordine di malta
Il grande ospedaliere ricorda che il compito dell’ordine è sostenere la vita di persone fragili, offrendo assistenza concreta senza distinzioni, sempre con un occhio alla spiritualità e alla carità che hanno ispirato ogni passo fin dall’origine.