La Cina ha alzato la posta sulle importazioni di vino nel 2024, mostrando un interesse sempre più vivo per i prodotti stranieri. In particolare, gli spumanti italiani, con il Piemonte in prima fila, stanno ritagliandosi uno spazio importante nel mercato cinese. Questi dati sono emersi durante un convegno dedicato al rapporto tra vino e mercati asiatici, che ha messo in luce un cambiamento nelle dinamiche commerciali internazionali.
Cina: +13,6% nelle importazioni di vino nel 2024, lo dicono i dati doganali
Secondo le autorità doganali cinesi, quest’anno la Cina ha importato oltre 283 milioni di litri di vino, segnando un aumento del 13,6% rispetto al 2023. Un chiaro segnale di una domanda interna in crescita, con consumatori sempre più orientati verso vini di qualità, soprattutto europei.
Tra le tipologie che spiccano ci sono gli spumanti italiani. Dal maggio 2024, le importazioni di spumante italiano in Cina sono cresciute quasi del 20%. Un dato che non solo conferma l’interesse verso questo tipo di vino, ma anche la forza delle produzioni italiane in un mercato competitivo e esigente.
Piemonte, la terra dello spumante che piace in Cina
Il Piemonte si conferma protagonista nella produzione di spumante destinato alla Cina. Alberto Cirio, presidente della Regione, ha rimarcato come l’aumento delle esportazioni rappresenti un valore concreto per il territorio, rafforzando la reputazione della regione come area vitivinicola di primo piano. Questi numeri sono stati presentati al convegno “Il gusto dell’Oriente: il vino tra patrimonio e nuovi orizzonti”, organizzato al Castello di Govone, a Cuneo.
All’evento erano presenti il console generale cinese Liu Kan, il sindaco di Govone Giampiero Novara e il presidente di Piwi Piemonte Pierguido Ceste. La loro partecipazione ha sottolineato l’importanza delle opportunità commerciali e culturali legate al vino e al legame con i mercati asiatici. Il confronto ha messo in luce la capacità del Piemonte di valorizzare il proprio patrimonio enologico per affrontare nuove sfide e mercati.
Nuove strategie per superare i dazi e puntare Sull’Asia
Durante il convegno, il presidente Cirio ha spiegato che l’aumento delle esportazioni verso la Cina è anche una risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti sui prodotti italiani. Spostare l’attenzione verso mercati in crescita come quello cinese è parte di una strategia regionale per consolidare presenza e ricavi.
Il Piemonte porterà questo messaggio all’Expo di Osaka, in Giappone, dove sarà presente dal 28 settembre al 4 ottobre nel Padiglione Italia. Anche questa partecipazione punta a rafforzare i legami commerciali e culturali con i mercati asiatici, mettendo in mostra la qualità dei prodotti piemontesi e la loro capacità di adattarsi a mercati in espansione. L’attenzione verso i consumatori asiatici conferma il ruolo sempre più centrale di questi paesi nelle dinamiche globali del vino e dell’agroalimentare.
Il convegno al Castello di Govone e i dati emersi hanno aperto nuove strade di dialogo tra produzione locale e mercati internazionali, posizionando il Piemonte tra le regioni italiane più attente alle opportunità offerte dall’Asia. Qui si costruiscono le basi per crescere, sia in quantità che in prestigio, sulla scena mondiale del vino.