Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha illustrato i dettagli dei lavori di restauro della torre garisenda durante una conferenza stampa a Palazzo Pepoli. La torre medievale, chiusa al pubblico dal 2023, è oggetto di un intervento complesso che prevede il consolidamento strutturale per garantirne la stabilità e la sicurezza. I lavori, finanziati con fondi del Pnrr e risorse regionali, coinvolgono tecniche innovative e dureranno fino al 2028.
Interventi di stabilizzazione e tecniche innovative per la torre garisenda
Lepore ha spiegato che il primo passo consiste nel consolidamento della torre attraverso un sistema di tralicci e cavi d’acciaio, una soluzione ispirata alle torri pisane. Attorno alla garisenda saranno montati tralicci speciali su cui si poseranno cavi accoppiati a elastici. Questo meccanismo serve a tirare la struttura con gradualità, evitando danni improvvisi. L’obiettivo è contenere i movimenti delle fondazioni e prevenire ulteriori inclinazioni.
La stabilizzazione si svolgerà in parallelo con l’applicazione di una malta appositamente studiata per consolidare la base della torre, composta da selenite. Il cantiere effettuerà un campo prova delle iniezioni di questo materiale speciale, utile per rinforzare la parte più debole delle fondamenta. A questo punto, si potrà procedere con il restauro vero e proprio, una fase delicata che coinvolge il recupero di materiali medievali e la rimozione di parti degradate senza compromettere la struttura.
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Tempi e finanziamenti previsti per il completamento del restauro
Secondo quanto dichiarato dal sindaco, le attività di posa dei cavi e dei tralicci inizieranno entro breve, seguite dalle iniezioni di malta. L’intervento è stato approvato dalla sovrintendenza ai beni culturali, che ha supervisionato il rispetto delle norme per il patrimonio storico. I lavori, finanziati con una combinazione di fondi Pnrr e risorse regionali per un totale di circa 4 milioni di euro, si concluderanno entro l’estate del 2026 per la fase di consolidamento iniziale.
Il cantiere rimarrà aperto fino al 2028, termine entro il quale si prevede il completamento globale degli interventi di restauro. Durante questo periodo, la viabilità intorno alla torre rimarrà limitata, con via San Vitale chiusa al traffico per garantire sicurezza operativa. Il sindaco ha precisato che l’organizzazione del traffico e le restrizioni saranno gestite in funzione dell’avanzamento dei lavori e delle esigenze di sicurezza.
Lo stato delle torri di bologna e la riapertura prevista
La torre garisenda è chiusa al pubblico dal 2023 a causa dei rischi strutturali individuati. Lepore ha chiarito che la riapertura delle visite turistiche alla torre degli asinelli, la gemella della garisenda, sarà valutata solo dopo il monitoraggio approfondito dei suoi parametri strutturali. Le verifiche continueranno durante tutto il periodo dei lavori per definire con sicurezza i tempi di accesso.
L’intervento sulla garisenda si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione delle torri medievali di Bologna, simboli della città e attrattive storiche. La collaborazione con istituzioni culturali e tecnici specializzati punta a preservare questi monumenti senza rinunciare alla loro fruizione futura. I lavori in corso sono dunque un passaggio fondamentale per assicurare la conservazione e la sicurezza dei luoghi più rappresentativi del centro storico.