Gli Uffizi di firenze riaprono il corridoio vasariano con 50 busti romani in esposizione permanente

Gli Uffizi di firenze riaprono il corridoio vasariano con 50 busti romani in esposizione permanente

Il museo degli Uffizi a Firenze riallestisce il Corridoio Vasariano con cinquanta busti romani dell’epoca imperiale, esposti dopo oltre trent’anni per valorizzare la storia e l’arte antica.
Gli Uffizi Di Firenze Riaprono Gli Uffizi Di Firenze Riaprono
Gli Uffizi di Firenze riallestiscono il Corridoio Vasariano per esporre 50 busti romani imperiali, nascosti per oltre 30 anni, restituendo al pubblico un prezioso patrimonio archeologico nel cuore della città. - Gaeta.it

Il museo degli Uffizi a firenze ha annunciato un importante progetto di riallestimento dedicato al corridoio vasariano. Questo passaggio, che collega palazzo pitti alle gallerie attraverso il centro cittadino, tornerà fruibile con una nuova esposizione composta da una collezione di busti romani. Dopo oltre 30 anni nascosti nei depositi, cinquanta ritratti dell’epoca imperiale troveranno nuova vita in questo percorso ricco di storia e arte antica.

Il corridoio vasariano come nuova sede per la collezione di busti romani

Il corridoio vasariano è un passaggio coperto creato nel XVI secolo per unire palazzo pitti a palazzo vecchio senza transitare tra la gente. Nato per volontà di Cosimo I de’ Medici, rappresenta un elemento architettonico di grande valore storico nel cuore di firenze. Ora il corridoio si prepara ad ospitare una mostra permanente dedicata a cinquanta busti romani, opere d’arte custodite per decenni lontano dal pubblico.

Questi busti provengono dalle collezioni degli Uffizi e tornano allo sguardo di visitatori dopo un lungo periodo nei depositi. Il progetto, curato dal direttore Simone Verde e inserito nel programma denominato “Futuro nell’Antico”, si propone di valorizzare un importante patrimonio archeologico. La scelta del corridoio non è casuale: sfrutta uno spazio unico e spettacolare per offrire un’immersione immediata nella storia classica.

I busti romani: volti di imperatori e figure storiche

Non si tratta di semplici ritratti, ma di veri e propri testimoni dell’era imperiale romana. Tra i cinquanta busti esposti si trovano volti celebri come quelli di Cicerone, Augusto, antonino Pio, sabina e l’imperatore Commodo. Ognuno di questi volti racconta un pezzo di storia romana attraverso dettagli scolpiti in marmo, offrendo un’immagine concreta di epoche lontane.

Accanto alle figure più conosciute, la mostra proporrà anche ritratti meno noti ma ugualmente significativi per comprendere l’arte e la politica di quei tempi. Questa selezione permette di osservare diversi aspetti dell’impero, dai grandi personaggi pubblici a rappresentazioni più intime. Le sculture vantano una qualità artistica notevole e contribuiranno a rendere la visita al corridoio vasariano un’esperienza unica e suggestiva.

La storia dei busti e il loro ritorno agli Uffizi dopo oltre trent’anni

Prima del 1993, la collezione di busti imperiali era esposta al secondo piano degli Uffizi come parte del percorso museale. Nel decennio successivo, vennero però spostati per lasciare spazio a un allestimento ispirato all’assetto settecentesco originale del museo. Da allora queste opere sono state conservate nei depositi del museo, invisibili ai visitatori per più di trent’anni.

Molti busti furono acquistati proprio nel XVIII secolo grazie all’attività dello studioso e antiquario Luigi Lanzi, vicedirettore della galleria. Lanzi raccolse queste sculture per rafforzare la collezione di ritratti imperiali delle gallerie medicee. Il progetto attuale recupera quel patrimonio storico e artistico, ridando centralità a questi manufatti riconsegnandoli al pubblico all’interno di un percorso coerente con il progetto originario.

Questa operazione rappresenta non solo un ritorno alle origini ma anche una valorizzazione culturale che permette di ammirare parte della collezione archeologica degli Uffizi in un contesto straordinario e originale.

Firenze e il dialogo con la storia antica romana

Il nuovo allestimento del corridoio vasariano consente a firenze di creare un legame visivo e simbolico con musei romani di rilievo, come i musei capitolini. Nel XVIII secolo la collezione fiorentina di busti imperiali era considerata paragonabile a quella della capitale, e oggi questi volti tornano a dialogare con la città contemporanea.

Attraverso questo progetto, firenze si fa ancora una volta custode della memoria dell’impero romano proponendo a visitatori e studiosi un percorso dove il passato classico e il Rinascimento si incontrano in un ambiente unico. Il corridoio diventa così uno spazio dove la storia si fa visibile, una galleria che unisce elementi architettonici, naturalistici e storici.

Simone Verde, direttore delle gallerie degli Uffizi, ha sottolineato come questo allestimento sia un passo avanti per rafforzare il collezionismo archeologico legato ai medici, dopo il restauro della sala dei marmi antichi. Il progetto intende oltre a valorizzare sculture, anche restituire all’antico le iscrizioni e altri elementi di grande valore storico.

Questa nuova esperienza si propone di trasformare la visita agli Uffizi inserendo uno spazio narrativo che racconta la classicità in modo diretto, all’interno di un itinerario tra arte, storia e architettura. Il corridoio vasariano si prepara a tornare protagonista, diventando un elemento imprescindibile della visita a firenze nel 2025.

Change privacy settings
×