Giorgia Meloni e la figlia a New York, polemiche e sostegno pubblico per il viaggio di compleanno

Giorgia Meloni E La Figlia A N

Giorgia Meloni a New York con la figlia tra critiche e appoggi per il viaggio. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

9 Settembre 2025

La decisione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni di portare con sé la figlia Ginevra a New York per il compleanno ha scatenato numerose reazioni. Il gesto ha sollevato un dibattito pubblico sull’equilibrio tra vita privata e impegni istituzionali, con diverse figure dello spettacolo e della politica prontamente intervenute per difendere la scelta della premier. Dalle critiche agli appoggi, il caso riflette tensioni più ampie sul ruolo della donna nel lavoro e nella famiglia in Italia.

Nunzia De Girolamo difende la scelta di meloni come madre e premier

Nunzia De Girolamo ha preso posizione in difesa di Giorgia Meloni, sottolineando quanto sia ingiusto criticare una madre che decide di viaggiare con la figlia. Ricordando che Meloni resta prima di tutto una donna e una madre oltre che Presidente del Consiglio, De Girolamo ha evidenziato l’assenza di regole fisse che guidino come bilanciare il ruolo istituzionale con la sfera familiare. L’ex politica ha osservato che ogni genitore trova soluzioni personali e ha auspicato un cambiamento culturale e legislativo in Italia per consentire alle madri di conciliare lavoro e famiglia senza subire giudizi. Per lei, la politica non dovrebbe escludere l’amore di un figlio e bisogna evitare di trasformare gesti come quello di Meloni in polemiche sterili.

Questo intervento arriva in un momento in cui cresce la discussione su come le donne impegnate in cariche pubbliche possano mantenere un ruolo presente nella famiglia, senza doversi giustificare o rinunciare alle proprie scelte affettive.

Il contributo di Francesca Barra sul multitasking delle donne nel lavoro e nella famiglia

Francesca Barra ha definito assurda la polemica nei confronti di Giorgia Meloni, spiegando che non si può dividere la vita di una donna tra compartimenti stagni. Ha ricordato che le donne svolgono molteplici ruoli: professioniste, madri, compagne, figlie e cittadine. La società, secondo Barra, pretende da loro una perfezione irrealistica: eccellere sul lavoro senza mai permettere che la vita privata interferisca, restando nel contempo presenti nella famiglia senza che il loro impegno pubblico rappresenti un ostacolo. Questa aspettativa genera contraddizioni che spesso silenziano l’identità femminile.

Barra ha evidenziato la disparità di trattamento tra donne e uomini circa queste dinamiche. Per lei, non è né giusto né realistico pretendere che le donne conducano due esistenze parallele mutualmente escluse, una pubblica e una privata, soprattutto quando questa domanda non colpisce con la stessa intensità gli uomini. Questa riflessione mette in luce una lacuna culturale importante nel nostro paese, riguardo al rispetto e alla comprensione dei ruoli femminili.

Maria grazia cucinotta critica l’uso politico delle scelte familiari delle donne governanti

Anche Maria Grazia Cucinotta ha espresso sostegno a Giorgia Meloni, definendo inaccettabile che una donna al potere non possa esercitare il diritto di stare con la figlia. L’attrice ha stigmatizzato l’uso strumentale di questa vicenda a fini politici, denunciando una mancanza di rispetto nei confronti delle donne che si sacrificano per la famiglia. Cucinotta ha ricordato che in Italia si discute da tempo del calo demografico eppure si criticano le madri che cercano di coniugare lavoro e maternità.

Ha sottolineato l’importanza della priorità che Meloni attribuisce alla figlia, affermando che i genitori sono responsabili della felicità e del futuro dei figli e quindi è naturale dedicare tempo a loro quando è possibile. Questa posizione difende un’immagine di madre e politica che non deve rinunciare a nessuna delle sue responsabilità affettive, contrapponendosi a chi vuole dividere nettamente queste attività.

Francesca Magnini richiama l’attenzione sulle disuguaglianze nelle opportunità per le madri lavoratrici

Francesca Magnini, direttrice del Balletto di Roma e madre di due figli, ha appoggiato la scelta di Giorgia Meloni di festeggiare il compleanno della figlia con un viaggio a New York. Secondo lei, non si tratta di un problema in sé, ma indica invece una questione più ampia: la mancanza di pari diritti e possibilità per tutte le madri lavoratrici italiane.

Magnini ha preso in considerazione il fatto che molte donne non possono permettersi di lasciare il lavoro o di organizzare viaggi per motivi famigliari, e auspica che queste opportunità vengano estese a tutte, senza distinzioni. Ha posto l’accento sul bisogno di equità anche per gli uomini, per fare in modo che la gestione dei ruoli familiari non pesi solo sulle donne. Il suo intervento offre uno spunto per riflettere sulle barriere sociali e lavorative che ostacolano molte famiglie nel nostro paese.

Loredana lecciso difende il diritto delle madri oltre le appartenenze politiche

Loredana Lecciso, nota personalità televisiva e madre di tre figli, ha ribadito la sacralità del diritto delle donne a essere madri senza condizionamenti legati all’attività o alla posizione politica. Ha detto che, indipendentemente dagli schieramenti, vedere immagini di madri insieme ai propri figli suscita sempre emozione, riconoscendo un valore universale dell’affetto familiare. Il suo commento mette in chiaro che il rispetto per il ruolo di madre non dovrebbe essere oggetto di controversie, né di strumentalizzazioni politiche.

La sua testimonianza si aggiunge al coro di voci che sostengono la libertà delle donne di conciliare vita pubblica e privata, puntando a superare i pregiudizi che complicano spesso questa scelta.

In definitiva, la vicenda dell’accompagnamento della figlia durante un viaggio istituzionale mette in luce questioni radicate nella società italiana. Le reazioni di chi difende Meloni sottolineano il bisogno di un confronto più franco e meno polemico sul ruolo delle donne e sulle condizioni che permetteranno loro di essere contemporaneamente madri e professioniste impegnate nel pubblico.