Formia, 13 maggio 2025 – Il consigliere Alessandro Carta attacca dopo la trasmissione andata in onda su La7.
l consigliere comunale Alessandro Carta, opposizione, interviene dopo la trasmissione di La7 dedicata a Formia, che ha scatenato reazioni opposte in città. C’è chi esalta l’inchiesta giornalistica, chi invece denuncia una pubblicità lesiva e chiede un cambio di passo nell’amministrazione.
Tra indignazione e verità: Formia chiede trasparenza e risposte
Il consigliere Carta prende posizione: “Non siamo una città collusa. Non esistono processioni che si inchinano ai clan. Ma serve una riflessione seria”. A suo dire, è vero che negli anni ‘70 e ‘80 la città fu terreno di riciclaggio, ma il confronto con la provincia di Caserta è ingeneroso. Se Formia ha retto, è stato per il lavoro di molti cittadini onesti che hanno reagito. E continuano a farlo.
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Carta non nega l’esistenza di una zona d’ombra, né la presenza della criminalità organizzata. Ma rilancia: “La risposta sta in una buona amministrazione. Trasparente. Partecipata”. Accusa il governo cittadino di assenza totale su temi cruciali: recupero delle aree dismesse, lotta all’abusivismo edilizio, riutilizzo dei beni sequestrati alla mafia, politiche culturali, riapertura di teatri e cinema. Tutti fronti fermi.
Sotto accusa anche il mancato varo del nuovo piano regolatore. Secondo Carta, è lì che si gioca una battaglia decisiva contro il degrado. Non costruire altro, rigenerare il già esistente. Non cedere il terreno alla speculazione.
Le richieste: conferenza sulla mafia, legalità, giustizia e giovani
L’appello del consigliere tocca punti precisi. Tenere alta la guardia significa dare seguito alla delibera sulle sale da gioco. E portare avanti l’impegno, già preso dal Consiglio Comunale, a convocare una conferenza comprensoriale sulla criminalità organizzata. A riattivare l’Osservatorio per la Legalità. A pretendere il ritorno del Tribunale a Gaeta.
Ma è anche una battaglia culturale. “Basta governare con l’effimero, con un po’ d’asfalto e la bandiera blu. Basta lasciare che Formia si svuoti, che i giovani vadano via. Così si stende il tappeto rosso alla criminalità organizzata”, afferma Carta.
La denuncia si chiude con un atto d’accusa: mentre si discute del servizio andato in onda su La7, la città resta immobile. E l’assenza di politiche concrete lascia spazio a chi ha interesse che le cose restino così.