Terzo episodio in poche settimane a Fondi: dopo due gambizzazioni, ora uno sparo in pieno giorno riaccende la tensione. Indagini in corso, si sospetta un gesto intimidatorio.
Ancora un episodio inquietante a Fondi, città della Piana che nel giro di pochi mesi sta vivendo una preoccupante escalation di episodi legati alla criminalità. Dopo due recenti gambizzazioni, martedì pomeriggio è stato sparato un colpo di pistola in via Garibaldi, una zona centrale e abitata. Un gesto che sembra avere il sapore di un avvertimento.
Sparo in pieno giorno: la polizia trova un bossolo in strada
Dopo diverse segnalazioni da parte dei residenti, gli agenti del Commissariato di Fondi sono intervenuti immediatamente nella zona e hanno rinvenuto un bossolo sull’asfalto. Sul posto anche la Polizia Scientifica, che ha avviato i rilievi per non tralasciare alcun dettaglio. Nessuna persona è rimasta ferita, ma il colpo, esploso in aria, ha scatenato allarme e tensione tra gli abitanti.
Leggi anche:
Le testimonianze raccolte parlano di un forte rumore, udito chiaramente anche all’interno delle abitazioni, mentre i primi sospetti puntano verso un gesto intimidatorio, forse rivolto a un gruppo di straniere che vive nella zona. Tuttavia, le indagini sono ancora nelle fasi iniziali.
Terzo episodio in poche settimane: la tensione cresce
Questo episodio segue due gambizzazioni avvenute a poca distanza l’una dall’altra. Il 14 maggio, Simone Luigi Di Gregorio, classe 1985, è stato ferito alle gambe da colpi d’arma da fuoco nei pressi del Palazzetto dello Sport. Trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, l’uomo era stato colpito nella notte, in circostanze ancora poco chiare.
Un mese prima, ad aprile, un altro fatto aveva scosso la città: Eugenio Cuccaro, 45 anni, era stato anch’egli gambizzato. In quel caso, l’uomo aveva riferito di essere stato rapinato e colpito da uno sconosciuto, che si era impossessato del suo scooter e dei suoi effetti personali. Tuttavia, nessuna testimonianza chiara sulla dinamica, né sull’identità di chi lo ha accompagnato in ospedale.
Un clima di paura e silenzi che non rassicura
Tre episodi in pochi mesi innescano inevitabilmente un clima di tensione crescente, alimentato dal silenzio che circonda ogni fatto. I residenti iniziano a farsi domande, mentre le forze dell’ordine intensificano la presenza sul territorio. Nessuna pista viene esclusa: dai regolamenti di conti al tentativo di controllo del territorio, tutto è al vaglio degli inquirenti.
Il colpo sparato martedì, pur senza feriti, ha lasciato un messaggio forte. Che si tratti di un semplice gesto dimostrativo o dell’inizio di una nuova escalation, la comunità resta scossa. E in attesa di risposte.