La scomparsa di Papa Francesco ha profondamente colpito la comunità di Fiumicino, che si unisce al cordoglio mondiale per la perdita di un pontefice che ha lasciato un’impronta significativa nella storia della Chiesa e della società contemporanea.
Il cordoglio del sindaco Mario Baccini
Il sindaco Mario Baccini ha espresso il dolore dell’intera amministrazione comunale e dei cittadini, ricordando Papa Francesco come un pastore capace di parlare al cuore delle persone con parole semplici ma cariche di verità e speranza. Ha sottolineato l’opera di rinnovamento della Chiesa intrapresa dal pontefice e il suo instancabile impegno per la pace, la giustizia sociale e la fratellanza tra i popoli. Baccini ha evidenziato come l’insegnamento del Papa lasci un’eredità preziosa alla comunità di Fiumicino, città di accoglienza e di confini, sottolineando il valore dell’inclusione, della solidarietà e del rispetto per ogni essere umano.
In segno di lutto cittadino, l’amministrazione ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici del Comune. Questo gesto simbolico riflette il sentimento di partecipazione collettiva al dolore di milioni di fedeli in tutto il mondo e rappresenta un momento di raccoglimento per la comunità locale.
Il saluto del capogruppo PD Ezio Di Genesio Pagliuca
Anche il capogruppo del Partito Democratico, Ezio Di Genesio Pagliuca, ha voluto condividere un pensiero carico di emozione. Ha riconosciuto la complessità dell’eredità lasciata dal pontefice argentino, amato e discusso, ma capace di attraversare i cuori con il suo stile diretto, essenziale e vicino agli ultimi. Pagliuca ha sottolineato la sobrietà che ha caratterizzato il pontificato di Papa Francesco, considerata da alcuni un segno di profonda umanità, da altri eccessivamente indulgente.
Papa Francesco resterà nella memoria collettiva non solo per i gesti simbolici e le riforme avviate all’interno della Curia, ma per aver saputo riportare il messaggio evangelico tra la gente comune, nei quartieri più poveri e nelle periferie esistenziali, là dove la Chiesa spesso faticava a farsi sentire. A Fiumicino, terra di passaggi e di storie incrociate, questo messaggio trova un’eco potente. Qui, dove ogni giorno partono e arrivano vite, l’insegnamento del Papa assume un significato ancora più forte: accogliere, rispettare, non giudicare.