Firenze introduce nuove restrizioni per il trasporto turistico nell’area Unesco con un regolamento che proibisce l’uso di veicoli atipici come caddy e risciò. Il sistema mira a proteggere il centro storico da mezzi non conformi e regolamenta invece il passaggio di navette elettriche con regole specifiche. Queste misure entreranno in vigore dal 15 ottobre, dopo l’approvazione della delibera comunale.
Il nuovo regolamento per il trasporto turistico nell’area unesco di firenze
Il Comune di Firenze ha deciso di vietare l’utilizzo di caddy, risciò e altri veicoli non tradizionali per il trasporto di turisti nella zona che ricade sotto la tutela Unesco. La decisione prende spunto dall’esigenza di tutelare il centro storico, preservandolo dal traffico eccessivo e da mezzi poco adatti alle caratteristiche urbanistiche di quell’area. L’assessore al turismo e sviluppo economico Jacopo Vicini ha sottolineato la necessità di questo passo che non poteva più essere rimandato e che risponde anche alle richieste degli operatori del settore.
Le nuove disposizioni, approvate in consiglio comunale, entreranno in vigore dal prossimo 15 ottobre. La giunta ha presentato un emendamento dedicato che fissa questa data come punto di partenza per l’applicazione concreta delle norme. La misura è la prima in Italia a regolamentare così dettagliatamente il trasporto turistico con mezzi alternativi in una zona Unesco, evidenziando l’attenzione che Firenze riserva alla tutela del suo patrimonio.
Dettagli sulle navette elettriche: percorsi, limiti e requisiti
Il regolamento consente il transito di navette elettriche, ma con una serie di vincoli precisi. Il numero massimo autorizzato è di 24 veicoli, ognuno non può trasportare più di otto passeggeri e dovrà avere una tinta bianca. Ogni mezzo dovrà essere equipaggiato con dispositivi di sicurezza previsti dalle normative. Le navette potranno circolare solo su due itinerari definiti dal Comune, entrambi posizionati lungo i lungarni ma a distanza dalle piazze e dai monumenti principali, per evitare interferenze con il percorso pedonale e la fruizione turistica classica.
Ogni navetta dovrà richiedere un nulla osta per la circolazione, valido un anno e considerato sperimentale. Lo scopo è raccogliere dati sull’efficacia del sistema e verificare il rispetto delle regole da parte degli operatori. Dal 1° aprile 2026, sarà obbligatoria la presenza a bordo di due figure: un accompagnatore turistico e un operatore abilitato nel settore, per garantire assistenza e informazione ai passeggeri durante il tragitto.
Sistema di controlli e sanzioni per chi viola il regolamento
Il Comune ha strutturato un sistema di controlli severi e sanzioni per chi viola le normative stabilite. Le multe più pesanti, da 500 euro, saranno inflitte a chi svolge l’attività fuori dai percorsi autorizzati, a chi utilizza veicoli diversi dalle navette elettriche autorizzate oppure pratica la cosiddetta ‘pesca su strada’, cioè la richiesta di passeggeri in modo irregolare e non programmato.
Per altre infrazioni minori sono previste multe da 160 euro. Questo sistema è pensato per scoraggiare comportamenti illeciti e garantire un controllo puntuale in un’area delicata come quella del centro storico fiorentino. L’obiettivo primario è mantenere un equilibrio tra accessibilità turistica e tutela del patrimonio, evitando un impatto eccessivo sul tessuto urbano e culturale.
Gestione del flusso turistico e mobilità sostenibile
La decisione di limitare l’accesso di questi mezzi riflette la volontà di gestire in modo più rigoroso il flusso di visitatori in una delle città più visitate in Italia, puntando su un modello di mobilità più sostenibile e regolamentato. L’attesa ora è per la fase sperimentale, che permetterà di valutare sul campo i risultati e eventualmente apportare modifiche al sistema.









