La fiera dei sapori del sud si terrà a Venosa, in provincia di Potenza, dal 30 maggio al 2 giugno 2025. Tra i prodotti più attesi spicca il tartufo della Basilicata, che sarà presentato ufficialmente durante l’evento. Questa manifestazione celebra le eccellenze enogastronomiche del Mezzogiorno ed è diventata un punto di riferimento per chi vuole scoprire prodotti tipici e tradizioni locali. L’assessore regionale alle politiche agricole, Carmine Cicala, ha annunciato alcune novità e sottolineato l’importanza del tartufo lucano come risorsa per il territorio.
Il tartufo lucano e le città del tartufo in primo piano
L’edizione 2025 della fiera porterà una forte presenza lucana e punterà proprio sul tartufo, un prodotto che negli ultimi anni ha acquisito sempre maggiore rilievo per la regione. Le “città del tartufo” – Carbone e Sant’Angelo Le Fratte in provincia di Potenza, Pisticci e Scanzano Jonico nel Materano – saranno protagoniste con degustazioni che metteranno in risalto le qualità uniche del tartufo locale. In particolare, saranno proposte abbinamenti con il caciocavallo “impiccato”, piatto tradizionale che esalta il sapore del tartufo lucano. Questa valorizzazione punta a far conoscere meglio una delle eccellenze agroalimentari che portano l’identità della Basilicata anche fuori regione.
Carmine cicala sull’importanza del tartufo lucano
Carmine Cicala ha sottolineato come il tartufo lucano stia crescendo non solo come prodotto gastronomico, ma anche come attrattore turistico. La manifestazione di Venosa sarà quindi anche un’occasione per mostrare il patrimonio culturale e le tradizioni che ruotano intorno a questo ingrediente pregiato, rafforzando il legame tra territorio e gastronomia. “Il tartufo è una risorsa preziosa che unisce autenticità e modernità” ha dichiarato.
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La basilicata presente anche in altri eventi nazionali
Accanto alla fiera dei sapori del sud, la Basilicata parteciperà a due appuntamenti importanti nel panorama nazionale. Dal 30 maggio al 2 giugno sarà presente al Salone della Dieta Mediterranea che si tiene a Paestum, in provincia di Salerno. In questa occasione, la regione porterà la fragola lucana e i vini DOC dell’Alta Val d’Agri, protagonisti di cooking show e degustazioni. Questi eventi danno risalto ai prodotti lucani legati alla tradizione mediterranea e alla qualità enogastronomica della regione.
“we make future” e l’innovazione in agricoltura
Inoltre, dal 4 al 6 giugno la Basilicata sarà a Bologna con “We Make Future”, fiera dedicata all’innovazione. La regione sarà rappresentata da sette realtà che operano nell’ambito della smart agriculture e agrifood tech. Sono presenti startup, imprese agricole ed enti di ricerca che lavorano per coniugare metodi tradizionali con tecnologie avanzate. Questa partecipazione dimostra l’interesse della Basilicata nel proiettarsi verso il futuro, mantenendo un rapporto stretto con il territorio e le sue risorse.
Investimenti e strategie della regione basilicata per la valorizzazione agroalimentare
L’assessore Carmine Cicala ha descritto questi eventi come parte di un progetto più ampio per la Basilicata. La regione vuole puntare su qualità, sostenibilità e innovazione per rafforzare il valore dei prodotti locali. L’attenzione verso il tartufo lucano e le altre eccellenze alimentari si inserisce in un piano che guarda sia all’ambito economico che alla tutela ambientale e culturale. Questo approccio include investimenti nella ricerca agricola e nell’adozione di nuove tecnologie.
La scelta di partecipare a fiere nazionali ed eventi specializzati risponde all’esigenza di mettere in luce le potenzialità del territorio lucano, creando nuove opportunità per produttori e imprenditori locali. L’obiettivo è portare il meglio della tradizione agricola in un circuito più ampio, favorendo anche il turismo enogastronomico. La combinazione di identità storica e strumenti moderni sarà un punto chiave per lo sviluppo futuro della regione.