La casa automobilistica Ferrari ha registrato una significativa perdita a Piazza Affari, nonostante il leggero aumento dei ricavi nel primo trimestre del 2025. I dati finanziari recenti mostrano una crescita limitata del fatturato e un calo nelle consegne, circostanze che hanno spinto gli investitori a vendere massicciamente le azioni del marchio italiano di lusso.
Risultati finanziari del primo trimestre: ricavi e consegne sotto le attese
Nel periodo gennaio-marzo 2025, Ferrari ha riportato ricavi pari a 1,79 miliardi di euro, mostrando una crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il dato è risultato inferiore alle stime degli analisti, fissate attorno a 1,82 miliardi. Questo gap ha destato preoccupazione nel mercato, perché suggerisce una domanda meno vivace rispetto alle aspettative. Parallelamente, le consegne di vetture sono diminuite dell’1% nel trimestre, confermando un rallentamento nella richiesta di auto di lusso.
Impatto delle consegne sul sentiment degli investitori
La diminuzione delle consegne ha inciso sul sentiment degli investitori, che si aspettavano un aumento più marcato in continuità con l’espansione del mercato del lusso in altri segmenti. Ferrari ha sottolineato come la domanda più debole impedisca di stimolare una revisione al rialzo delle previsioni per l’anno in corso. Nonostante questo, il gruppo ha ribadito la convinzione di poter raggiungere gli obiettivi fissati per il 2025, che restano nel mirino della strategia aziendale.
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Reazione del mercato azionario e impatto sul titolo ferrari
L’annuncio dei risultati ha avuto ripercussioni immediate sul prezzo delle azioni di Ferrari a Piazza Affari. Subito dopo la pubblicazione dei dati, il titolo ha perso fino al 10,3%, scendendo sotto la soglia psicologica dei 400 euro per azione, fermandosi a 391 euro. Questa flessione rappresenta uno dei cali più consistenti per la società negli ultimi mesi.
Evoluzione del titolo nel corso della giornata
Con il passare delle ore, il titolo ha recuperato terreno, limitando le perdite all’8,3% e risalendo fino a circa 400 euro per azione. Il movimento al ribasso riflette lo scetticismo degli investitori riguardo alla capacità di Ferrari di accelerare le vendite nel breve periodo, un elemento cruciale per sostenere i livelli di valutazione attuali.
Gli analisti di RBC avevano indicato aspettative più rassicuranti sull’outlook di Ferrari, auspicando una crescita più decisa dei volumi e dei ricavi. L’assenza di un segnale forte in questo trimestre ha dunque innescato una correzione del mercato che sottolinea la sensibilità del titolo alle variazioni nella domanda di veicoli premium.
Prospettive future e sfide per ferrari nel mercato delle auto di lusso
Ferrari deve fare i conti con una domanda globale di auto di lusso che mostra segnali di rallentamento in alcune aree chiave, complicando la spinta al rialzo delle vendite. Anche se la casa di Maranello mantiene fiducia nel rispettare i target finanziari per il 2025, deve fronteggiare un contesto competitivo sempre più agguerrito e consumatori più cauti negli acquisti.
Le vendite meno brillanti del primo trimestre evidenziano la necessità di adottare strategie mirate per stimolare l’interesse verso nuovi modelli e incrementare la penetrazione in mercati emergenti, dove la crescita della clientela di fascia alta resta un punto critico. Il settore delle auto di lusso si sta muovendo in una direzione che richiede equilibrio tra innovazioni tecnologiche e attenzione ai trend di sostenibilità, aspetti su cui Ferrari dovrà agire con precisione.
Non a caso, il management ha sottolineato di voler mantenere un approccio prudente sull’outlook nel breve termine, pur continuando a puntare su obiettivi di medio termine che definiscono le linee guida del gruppo per rafforzare il posizionamento sul mercato globale dell’automobile di lusso.