Ferrara tra le province in crescita nel turismo emiliano-romagnolo nel 2024 con impulso artigiano e pubblico

Ferrara tra le province in crescita nel turismo emiliano-romagnolo nel 2024 con impulso artigiano e pubblico

Il turismo in Emilia-Romagna cresce del 4,1% nel 2024 con Ferrara che si distingue per un aumento del 4,7%, grazie a sinergie tra enti pubblici, imprese artigiane e forte crescita del turismo internazionale.
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Nel 2024 Ferrara ha registrato una crescita significativa del turismo, superando la media regionale grazie alla forte collaborazione tra enti pubblici, imprese artigiane e promozione culturale, consolidandosi come un polo chiave dell’Emilia-Romagna. - Gaeta.it

Il turismo in Emilia-Romagna nel 2024 ha raggiunto nuovi traguardi, segnando un aumento significativo delle presenze in tutta la regione. Ferrara si è distinta tra le province grazie a numeri in costante aumento e a una collaborazione efficace tra enti pubblici, imprese private e artigianato locale. I dati indicano una crescita superiore alla media regionale, facendo emergere il ruolo chiave della provincia e il suo legame con le attività tradizionali e l’offerta culturale.

Le cifre del turismo 2024 in emilia-romagna e il posizionamento di ferrara

Nel 2024, l’Emilia-Romagna ha totalizzato circa 40,8 milioni di presenze turistiche, con un aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente. Ferrara ha ottenuto un incremento del 4,7%, migliorando anche rispetto al 2019 prima della pandemia, con un +8%. Questi dati sono stati raccolti dal centro studi di Confartigianato, diretti da Enrico Quintavalle, e mostrano chiaramente come Ferrara sia la terza provincia della regione per crescita, dopo Bologna e Modena . Province consolidate come Ravenna e Forlì-Cesena hanno avuto percentuali minori, rispettivamente del 4% e 3,6%. Rimini, da sempre leader stagionale, ha registrato solo un +2%, mentre Piacenza ha segnato un calo vicino al 5%.

Il periodo estivo e il turismo internazionale a ferrara

Queste statistiche sono particolarmente significative per la provincia di Ferrara, soprattutto considerando il periodo estivo tra luglio e settembre. In quei mesi, le presenze sono arrivate a 1,67 milioni, con un +4,6% rispetto all’estate precedente. I turisti stranieri sono cresciuti di oltre l’11%, rappresentando quasi il 43% degli ospiti totali. Ferrara si colloca così tra le prime in Emilia-Romagna per l’aumento del turismo internazionale nel trimestre più importante della stagione turistica.

Il ruolo delle imprese artigiane e la sinergia con le istituzioni locali

Il presidente provinciale di Confartigianato Ferrara, Graziano Gallerani, ha commentato che la crescita registrata è frutto di un lavoro congiunto tra pubblico e privato. La collaborazione tra amministrazioni e aziende ha creato un clima favorevole allo sviluppo turistico, con particolare attenzione al settore artigianale. Le imprese locali, infatti, svolgono un ruolo centrale nella valorizzazione del territorio e nei servizi offerti ai visitatori.

Al termine del 2024, le imprese artigiane connesse al turismo in provincia sono arrivate a 956, impiegando 2.791 addetti. Questi numeri indicano un peso del settore artigiano dell’11,6% sul totale provinciale, leggermente al di sotto della media regionale fissata al 12,9%. Il comparto è però in crescita, soprattutto nelle aree di ristorazione, agroalimentare, e nella produzione di beni manufatti come oreficeria, ceramica e servizi legati al benessere. Paolo Cirelli, segretario di Confartigianato Ferrara, ha sottolineato come le amministrazioni, a cominciare da quelle del capoluogo, puntino sempre più sul turismo come leva economica, con azioni mirate e il contributo imprescindibile delle piccole imprese artigiane.

Le imprese artigiane e il loro contributo locale

Le imprese del settore artigianale non solo offrono prodotti di qualità, ma contribuiscono a mantenere viva la tradizione culturale del territorio, rafforzando il legame tra economia turistica e identità locale.

Ferrara nel contesto regionale e la resilienza dopo la pandemia

A differenza di alcune province emiliane come Parma e Reggio Emilia, che ancora non riescono a recuperare i numeri turistici pre-pandemia con cali rispettivi del 10,9% e 8,7%, Ferrara ha dimostrato capacità di adattamento. Questa resilienza è confermata dai dati dei primi mesi del 2025, con un incremento del 5,1% delle presenze, guidato soprattutto dal turismo internazionale. La media regionale, nel frattempo, si attestava a un più contenuto +1,7%.

Il turismo internazionale e l’economia di ferrara

Il turismo internazionale è cresciuto del 10,2% in Emilia-Romagna nel 2024, generando una spesa che ha superato i 2,4 miliardi di euro, equivalente all’1,27% del PIL regionale. Ferrara si è distinta come polo non solo ricettivo ma anche produttivo: esporta prodotti tipici agroalimentari, articoli moda e manufatti artigianali di qualità. Questo approccio amplia il concetto di turismo, che qui si trasforma in un’esperienza di territorio, cultura, tradizioni e gastronomia.

Il turismo come esperienza integrata e il futuro del settore artigiano

Il settore turistico a Ferrara si configura come un modello dove ospitalità e promozione dei prodotti locali si fondono in una proposta coerente. L’artigianato affianca il turismo, offrendo prodotti autentici e servizi unici, contribuendo a una narrazione territoriale basata su identità e storia. Gallerani e Cirelli ricordano come ora sia fondamentale consolidare i risultati ottenuti, mantenendo coerenza nelle scelte delle amministrazioni e investendo in maniera mirata, ascoltando le esigenze delle imprese.

Ferrara si conferma un nodo vitale dell’economia turistica regionale, con numeri in crescita e un sistema articolato capace di rispondere alle sfide di un mercato in continua evoluzione, in un 2025 ancora aperto a nuovi sviluppi e sfide.

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