L’incidente del 12 giugno 2025 ad Ahmedabad, dove un Boeing 787 Dreamliner di Air India è precipitato poco dopo il decollo verso Londra causando la morte di 260 persone, ha portato alla luce dettagli sull’equilibrio mentale del comandante Sumeet Sabharwal. La tragedia, unica nel suo genere per questo tipo di velivolo, ha lasciato solo un sopravvissuto tra i passeggeri. Le indagini puntano a chiarire il ruolo che lo stato psicologico del pilota potrebbe aver avuto sull’incidente.
La storia e la carriera di sumeet sabharwal prima dell’incidente
Sumeet Sabharwal, 56 anni, ha accumulato più di 15 mila ore di volo nel corso della sua carriera con Air India. Prima dell’incidente di Ahmedabad, Sabharwal era considerato un pilota esperto e affidabile. Negli ultimi anni, emerge dai racconti e dalle indagini, aveva preso periodi di congedo per problemi di salute mentale. Questi momenti di pausa erano stati accompagnati anche da motivi personali importanti, come il lutto per la morte della madre nel 2022.
Dai colloqui raccolti, risulta che Sabharwal aveva valutato la possibilità di andare in pensione anticipata per prendersi cura del padre anziano. La sua condizione psicologica era nota a molti colleghi di Air India, che ne avevano riconosciuto i segnali di depressione. Nel settembre precedente all’incidente si era sottoposto a una visita medica che gli aveva permesso di riprendere il servizio a bordo. Nonostante questo via libera, gli accertamenti successivi evidenziano che i suoi problemi psicologici non erano svaniti del tutto.
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I dettagli tecnici sull’incidente e il ruolo dell’interruttore del carburante
Le registrazioni della scatola nera rivelano un dialogo confuso tra Sabharwal e il copilota, che aveva oltre 3400 ore di volo. L’audio mostra un momento di panico per lo spegnimento improvviso dei motori. “Perché hai spento i motori? No, non l’ho fatto io”, si sente chiaramente negli ultimi istanti prima dell’impatto. Questo fatto ha acceso il dibattito sulle cause precise del guasto.
Un rapporto preliminare sottolinea che l’interruttore di spegnimento del carburante è stato azionato appena tre secondi dopo il decollo. La perdita di spinta provocata ha portato all’impossibilità di mantenere il volo. Non sono emersi problemi tecnici o malfunzionamenti collegati al velivolo stesso. L’indagine si concentra quindi su due ipotesi: l’interruttore è stato premuto per errore o volontariamente.
Ruolo del sistema di emergenza e impatto sull’area
Indipendentemente dalla causa, lo spegnimento ha fatto scattare il dispositivo di emergenza chiamato turbina ad aria compressa , progettato per fornire energia al jet in caso di fail del sistema primario. Questo dettaglio risulta importante, poiché testimonia la sequenza drammatica che ha preceduto il disastro. L’aereo è poi caduto vicino a un ostello per studenti di medicina, accentuando l’impatto sulla comunità locale.
Ripercussioni per il settore dell’aviazione in india
L’evento del 12 giugno rappresenta il primo incidente mortale per un Boeing 787 Dreamliner, un velivolo considerato sicuro e tecnologicamente avanzato. Sabharwal era uno dei piloti più esperti della compagnia, e questo rende i fatti ancora più sorprendenti per gli addetti ai lavori.
Le autorità indiane hanno intensificato i controlli sul benessere psicofisico del personale di volo, con particolare attenzione alla salute mentale. La sicurezza su voli a lunga distanza come quello verso Londra richiede, da tempo, monitoraggi approfonditi. La scoperta che un pilota con problemi di depressione avesse ripreso il servizio ha sollevato nuove domande sulle procedure di controllo medico e psicologico.
Air India ha dichiarato collaborazione piena con gli inquirenti e ha avviato una revisione interna delle sue prassi di gestione degli equipaggi. Lo schianto ha ripercussioni non solo sulle famiglie delle vittime, ma anche sul prestigio della compagnia e sulla percezione della sicurezza dei passeggeri, soprattutto per gli aerei di ultima generazione.
Il contesto umano dietro la tragedia e l’impatto sulla comunità locale
Il pilota Sabharwal, affrontando problemi personali e meditazioni sulla pensione, si trovava in una situazione di pressione fuori dall’ordinario. Questi dettagli spiegano in parte il tono inquieto dell’ultima comunicazione con il copilota, rivelata dalle scatole nere. La comunità di Ahmedabad è rimasta scossa dalla vicinanza dell’incidente a un luogo frequentato da giovani studenti.
Il solo sopravvissuto tra i passeggeri ha raccontato momenti di confusione e paura nei secondi precedenti la caduta. Il tessuto sociale intorno all’ostello è stato attraversato da un senso di sgomento più profondo, dato dall’improvviso spostamento di un evento così grave a pochi passi da un ambiente normalmente protetto.
L’episodio sottolinea la complessità dei fattori che possono condurre a un disastro aereo, dove decisioni prese in un attimo possono avere conseguenze irreversibili. Le tragedie in volo coinvolgono non solo la tecnologia e la procedura, ma anche la vulnerabilità umana, visibile qui in modo tangibile.