Favria piange Francesco Norcia, simbolo di volontariato e impegno sociale

Favria Piange Francesco Norcia

Addio a Francesco Norcia, cuore del volontariato a Favria. - Gaeta.it

Armando Proietti

10 Settembre 2025

Favria si prepara a dire addio a Francesco Norcia, una figura di riferimento e molto stimata in paese. Nato nel 1948 in Puglia, ha trascorso gran parte della sua vita in Piemonte, diventando un punto fermo per il volontariato e le attività sociali locali. La sua dedizione è stata riconosciuta con diversi premi e resta un modello per chi crede nel valore concreto dell’aiuto reciproco.

Da Faeto a Favria: una vita intrecciata tra Sud e Nord

Francesco Norcia è nato il 5 giugno 1948 a Faeto, un piccolo paese in provincia di Foggia. Negli anni Sessanta si è trasferito con la famiglia in Piemonte, un cambiamento importante che ha segnato profondamente la sua vita e quella dei suoi cari. A Favria ha trovato casa, costruito una famiglia e si è integrato nel tessuto sociale della comunità.

Non è stato un percorso semplice, ma proprio qui ha messo radici solide. Con la compagna Nerina e le figlie Mara e Valentina, insieme al fratello Antonio, ha creato un legame familiare forte che ha fatto da base alla sua naturale voglia di mettersi a disposizione degli altri.

Questo passaggio da una regione all’altra ha rafforzato in lui valori come l’adattamento e la solidarietà, fondamentali per affrontare le sfide della vita. La sua identità, divisa tra Sud e Nord, si è trasformata in una spinta a sostenere chi si trovava in difficoltà. La sua storia dimostra come l’integrazione e il senso di appartenenza possano crescere anche grazie al volontariato.

Più di 150 donazioni di sangue e riconoscimenti che parlano da soli

Francesco Norcia è stato per decenni un punto di riferimento nella sezione locale della Fidas, l’associazione dei donatori di sangue. Ha dedicato tempo e cuore a questa attività, arrivando a superare le 150 donazioni. Un numero che parla della sua costanza e di un impegno raro.

Per questo motivo ha ricevuto cinque medaglie d’oro, un riconoscimento prestigioso che premia la sua dedizione nel tempo. Nel 2025 è stato anche nominato Cavaliere della Repubblica, un onore che riflette la stima per il suo lavoro silenzioso ma fondamentale. Norcia non ha mai cercato i riflettori, convinto che il bene donato sia la linfa di una comunità viva.

Per chi lo conosceva, era un esempio concreto per tutte le generazioni: un uomo che offriva aiuto senza aspettarsi nulla in cambio, lontano da clamori o soddisfazioni personali. Il suo modo di fare resta un insegnamento prezioso per Favria, che vuole custodirne la memoria.

Alpino per passione: un legame saldo con la tradizione e la solidarietà

Dopo il servizio militare, Francesco ha indossato con orgoglio il cappello con la penna nera entrando nel Gruppo Alpini di Favria. Qui è diventato una presenza stabile e rispettata, portando avanti valori come fratellanza, disponibilità e senso di comunità.

Gli Alpini di Favria sono noti per essere sempre presenti nelle manifestazioni pubbliche e nelle iniziative di solidarietà. Francesco non mancava mai e partecipava con entusiasmo. La sua voglia di aiutare chiunque avesse bisogno si accompagnava a un sorriso che metteva tutti a proprio agio. Era un volontario in prima linea, non uno spettatore, e si impegnava davvero in ogni attività.

Grazie a questo ruolo ha contribuito a creare una rete di sostegno che va oltre la singola persona, avvicinando generazioni diverse e provenienze varie. Norcia ha incarnato quel senso di appartenenza che tiene unita una comunità. La sua figura rimane un punto di riferimento, non solo come cittadino, ma anche come membro di un gruppo che rappresenta memoria e solidarietà.

Favria ricorda un uomo d’altri tempi, esempio di altruismo e impegno

La morte di Francesco Norcia è un colpo per Favria. Non se ne va solo un cittadino impegnato, ma un vero amico, un compagno di tante battaglie associative. La sua assenza si sente soprattutto tra i donatori di sangue, dove era sempre presente con passione e curiosità, pronto a sostenere ogni iniziativa.

Chi lo ha conosciuto porta con sé il ricordo di un uomo che non si è mai tirato indietro, per cui la generosità era uno stile di vita. Il suo insegnamento resta chiaro: continuare a donare e aiutare, perché l’altruismo è un legame forte tra le persone.

Il funerale è fissato per sabato 13 settembre alle 9.30. Il giorno prima, venerdì 12 alle 20.30, si terrà il Santo Rosario. Con questi momenti pubblici, Favria vuole mostrare il proprio rispetto e la gratitudine per un uomo che ha trasformato il suo tempo e le sue energie in un dono per tutti.