Un grave incidente è avvenuto stamani a roma in via gaeta, dove due operai sono rimasti feriti durante un intervento su un impianto elettrico. L’esplosione, che ha coinvolto un gruppo elettrogeno in fase di disinstallazione, ha provocato ustioni di terzo grado a uno dei lavoratori, ricoverato in condizioni serie all’ospedale sant’eugenio. L’altro operaio ha riportato un’intossicazione da fumi, e la polizia è al lavoro per fare luce sulle cause dell’episodio. La vicenda mette nuovamente in luce le difficoltà legate alla sicurezza sul lavoro, specialmente negli interventi che coinvolgono energia elettrica.
Dinamica dell’incidente e condizioni dei feriti
L’incidente si è verificato questa mattina durante un’attività di disinstallazione di un gruppo elettrogeno in via gaeta a roma. Le prime ricostruzioni indicano un’esplosione nel corso delle operazioni, che ha colpito i due operai coinvolti. Il più grave, un uomo di 50 anni, ha riportato ustioni di terzo grado sul volto, collo, tronco e sulle braccia ed è stato subito trasferito al centro grandi ustioni dell’ospedale sant’eugenio. Da fonti dell’asl roma 2 si apprende che il paziente è cosciente e respira autonomamente, ma resta in prognosi riservata. È prevista per martedì un’operazione chirurgica per rimuovere il tessuto danneggiato e impiantare cute da donatore.
L’altro operaio ha subito un’intossicazione causata dai fumi prodotti dall’esplosione. Non è stato specificato il suo stato di salute, ma non risulta in condizioni gravi come il collega. Entrambi stavano lavorando insieme sul gruppo elettrogeno, e secondo le prime informazioni potrebbero essere padre e figlio. Sul posto è intervenuta la polizia per le indagini sulle cause e sull’eventuale responsabilità nell’incidente.
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Il contesto degli incidenti sul lavoro nella regione lazio
La cgil di roma e lazio ha espresso preoccupazione per la situazione della sicurezza sul lavoro, ricordando come questo episodio non sia isolato nella regione. Negli ultimi mesi si sono verificati diversi incidenti con esiti gravi o mortali, tutti legati al contatto con fonti di energia elettrica e all’assenza di misure adeguate di prevenzione.
A marzo, tre operai sono rimasti gravemente feriti per folgorazione a minturno, in provincia di latina. A maggio la tragedia di un operaio di 47 anni folgorato a paliano, in provincia di frosinone. A reati, altra provincia del lazio, un altro lavoratore è rimasto ferito in un episodio simile. A luglio, sempre a roma, un operaio assunto da acea è deceduto mentre svolgeva mansioni di presidio, senza essere autorizzato ad interventi di manutenzione. Questa sequenza di infortuni evidenzia difficoltà nella gestione della sicurezza e nella formazione degli operatori.
La cgil chiede che si approfondiscano le cause di questi eventi per ridurre rischi e responsabilità, e che si adottino controlli più rigidi. In particolare, chi lavora a contatto con impianti elettrici deve ricevere tutela adeguata per evitare ulteriori vittime.
Implicazioni per la sicurezza negli interventi elettrici nel 2025
L’episodio di roma si inserisce in una realtà di rischi elevati per chi opera su impianti elettrici. Seppure la normativa e le procedure di sicurezza siano precise, spesso emergono falle nell’applicazione e nei controlli, soprattutto in situazioni di lavoro esterno con apparecchiature in tensione o gruppi elettrogeni.
Le ustioni di terzo grado, come nel caso del ferito grave, rappresentano tra le lesioni più difficili da trattare. L’ospedale sant’eugenio di roma ha strutture specializzate, ma i danni permanenti possono essere significativi. L’intervento chirurgico previsto riguarda l’asportazione del tessuto necrotico, fondamentale per prevenire infezioni e permettere una corretta guarigione tramite innesti di cute.
Indagini e controlli per prevenire futuri incidenti
Le indagini sulla dinamica dell’esplosione dovranno accertare se siano state rispettate tutte le procedure di sicurezza o se siano intervenute cause esterne o errori umani. L’attenzione è alta soprattutto per evitare il ripetersi di incidenti analoghi, che in passato hanno avuto conseguenze mortali.
In tutto il lazio, gli operatori che toccano impianti elettrici rischiano folgorazioni e ustioni ogni anno. La necessità di formazione più precisa e di interventi di controllo più serrati rimane una priorità per le autorità e gli enti preposti.
roma e il lazio tornano al centro del dibattito sulla sicurezza sul lavoro. Anche questo episodio testimonia il pericolo di chi lavora in ambienti esposti a fonti energetiche pericolose e l’urgenza di misure concrete per limitare i rischi. L’approfondimento in corso da parte della polizia punta a fare chiarezza e ad evitare nuove tragedie simili.