Nella notte tra domenica e lunedì, un’esplosione ha distrutto alcuni appartamenti in una palazzina del quartiere Lingotto a Torino. L’evento ha causato la morte di un uomo di 33 anni e il ferimento di altre cinque persone, tra cui due bambini. Un quarantenne, guardia giurata, è stato identificato e arrestato come responsabile dell’esplosione. Secondo le indagini, il movente sarebbe legato a motivi personali e gelosia verso una ragazza che abita nello stabile.
Dettagli sull’esplosione e le vittime nel quartiere lingotto
L’esplosione è avvenuta durante le ore notturne in una palazzina del quartiere Lingotto, zona residenziale di Torino. Il boato ha svegliato i residenti e ha causato danni ingenti a più appartamenti. Jacopo Peretti, 33 anni, è stato trovato senza vita nei giorni successivi. Altre cinque persone sono rimaste ferite, di cui due bambini, trasportati d’urgenza nei pronto soccorso cittadini.
I danni agli immobili sono significativi, con muri e infissi distrutti. I vigili del fuoco hanno operato a lungo per mettere in sicurezza l’area e soccorrere gli abitanti coinvolti. L’esplosione è stata percepita nel quartiere con grande spavento. Sul posto sono intervenuti anche agenti di polizia e personale sanitario. La zona è stata transennata finché le operazioni di soccorso e i rilievi non sono terminati.
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L’identificazione del sospettato e il suo ricovero in ospedale
Gli investigatori hanno individuato il responsabile grazie a risultati incrociati che comprendono testimonianze e immagini di telecamere di sorveglianza. Il sospettato è un uomo di circa 40 anni, guardia giurata, che a quel punto era rimasto ferito nell’esplosione. È stato visto allontanarsi dall’edificio subito dopo il fatto.
L’uomo è stato trasportato in ospedale per le ferite riportate durante lo scoppio. Qui è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Come misura cautelare, la procura di Torino ha disposto il suo arresto, con la motivazione che sussistono gravi indizi di colpevolezza. Il procuratore Giovanni Bombardieri ha coordinato le attività investigative che hanno portato alla notifica dell’ordinanza di custodia.
Le indagini e il movente: gelosia verso una vicina di casa
Dalle prime verifiche emerge che l’esplosione non sia stata accidentale. I sospetti degli investigatori si sono orientati verso un gesto volontario legato a motivazioni personali. In particolare, il quarantenne avrebbe agito spinto da gelosia nei confronti di una donna che abita nella stessa palazzina.
Le testimonianze dei residenti, insieme all’analisi dei filmati raccolti, hanno permesso di ricostruire gli ultimi momenti prima dell’esplosione. Sono stati ascoltati vicini e passanti che hanno notato movimenti sospetti o rumori collegati all’evento. Le autorità proseguono nelle indagini per chiarire la dinamica precisa e verificare eventuali complici o ulteriori responsabilità.
Un episodio che ha colpito profondamente la comunità del lingotto
Il fermo di questa persona segna una svolta nelle indagini su un episodio che ha colpito profondamente la comunità del Lingotto, suscitando grande preoccupazione tra i residenti. Le autorità mantengono alta l’attenzione sull’evoluzione del caso, per garantire giustizia e sicurezza a chi abita in zona. “È un momento difficile per tutti noi,” commentano alcuni abitanti.