Escursionista francese muore dopo una caduta in un dirupo a bobbio pellice in val pellice

Escursionista francese muore dopo una caduta in un dirupo a bobbio pellice in val pellice

Un escursionista francese perde la vita cadendo in un dirupo vicino al rifugio Cruello in val Pellice; soccorsi intervenuti ma inutili, indagini dei carabinieri di Pinerolo in corso.
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Un escursionista francese è morto dopo essere precipitato in un dirupo vicino al rifugio Cruello, in val Pellice; i soccorsi sono intervenuti ma non hanno potuto salvarlo. - Gaeta.it

Un’escursione nei boschi dell’alta val Pellice, nella zona di bobbio pellice, si è trasformata in tragedia giovedì 31 luglio 2025. Un uomo di nazionalità francese è precipitato in un dirupo lungo un sentiero impervio vicino al rifugio Cruello, perdendo la vita sul colpo. Il incidente, avvenuto in un’area poco frequentata ma apprezzata dagli escursionisti esperti, ha richiamato l’intervento rapido dall’elisoccorso 118 e del soccorso alpino, senza però salvarlo.

Dinamica dell’incidente e soccorsi sul posto

Il fatto si è verificato durante una passeggiata in montagna. L’escursionista stava seguendo un tracciato a monte del rifugio Cruello, conosciuto per la sua difficoltà e per i paesaggi aspri che attirano chi cerca la natura selvaggia. Per motivi ancora da accertare, ha perso l’equilibrio e caduto in un canalone. La zona, caratterizzata da pendii ripidi e scoscesi, ha reso complicato raggiungere la vittima.

Le urla di chi era nelle vicinanze hanno fatto scattare l’allarme. I soccorsi si sono mobilitati immediatamente: l’elisoccorso del 118 è arrivato sul posto accompagnato da una squadra del soccorso alpino e speleologico piemontese. Purtroppo il medico intervenuto ha potuto solo certificare il decesso. Le operazioni di recupero della salma si sono rivelate molto difficili a causa della conformazione del territorio e dell’altitudine della zona.

Indagini e accertamenti sulle cause dell’incidente

Le autorità competenti, guidate dai carabinieri della compagnia di pinerolo, stanno indagando sulla dinamica esatta che ha provocato la caduta. Mancano testimoni che abbiano assistito direttamente all’incidente. Per questo si stanno esaminando eventuali registrazioni video e testimonianze di escursionisti che si trovavano nel raggio d’azione.

Non è escluso che la caduta sia stata causata da un improvviso malore o da una distrazione in un punto particolarmente esposto del sentiero. Restano al vaglio anche condizioni ambientali e meteorologiche al momento dell’accaduto, elementi fondamentali per chiarire come si sia svolta la tragedia.

Profilo della vittima e contesto del rifugio cruello

La vittima è un uomo di mezza età, le cui generalità restano riservate in attesa dei riconoscimenti ufficiali. Era arrivato in Piemonte per un soggiorno in montagna, probabilmente in cerca di un’esperienza immersa nella natura locale. Le verifiche cercano ora di stabilire se fosse solo o facente parte di un gruppo.

Il rifugio Cruello funge da punto di riferimento per chi si avventura sulle cime della val Pellice. Frequentato da escursionisti esperti, attira anche turisti alla ricerca di paesaggi incontaminati. L’area, affascinante e aspra, espone chi si muove ai rischi tipici dell’ambiente montano, specie lungo sentieri poco battuti o in condizioni atmosferiche mutevoli.

Operazioni di recupero e procedure legali in corso

Dopo il recupero, il corpo dell’escursionista è stato trasportato a valle per i consueti accertamenti. I carabinieri sono impegnati a mettere in sicurezza la zona, oltre a raccogliere informazioni utili per chiudere il caso. In queste ore hanno inoltre avviato i contatti con il consolato francese per predisporre le formalità relative al rimpatrio della salma.

La tragedia ha riacceso i riflettori sulla sicurezza in montagna, specialmente in percorsi meno conosciuti e difficili da raggiungere. La val Pellice, già teatro di altri incidenti, conferma come anche luoghi suggestivi e poco antropizzati possano nascondere pericoli fatali se non si adottano le precauzioni adeguate.

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