Enrica Bonaccorti ha parlato recentemente in tv del suo matrimonio celebrato da giovane, un evento di cui non è rimasto nulla di materiale. La conduttrice ha spiegato di aver eliminato qualsiasi traccia, dall’abito alle immagini, e ha raccontato alcuni dettagli della sua esperienza personale legata a quel periodo.
Il matrimonio e la fine della relazione spiegati dalla conduttrice
La Bonaccorti ha ricordato di essersi sposata da giovanissima, all’età di 23 anni, con un uomo più grande di lei, di 32 anni, una scelta che si è rivelata presto temporanea. Ha riferito di aver divorziato dopo circa due anni di matrimonio. Nel racconto, ha sottolineato che non c’è stata colpa da parte di uno solo dei due: “Non era sbagliato lui, eravamo sbagliati insieme” ha detto. Ha descritto il marito come un tipo sognatore, con una fantasia che spesso lo portava a qualche bugia involontaria. L’aspetto umano e la complessità del rapporto emergono dalle sue parole, che ritraggono una convivenza che non ha retto alla prova del tempo, senza drammi, ma con una realtà difficile da sostenere.
La figlia e la solitudine dopo la separazione
Ha anche parlato della figlia piccola, che all’epoca aveva circa 11 mesi quando il padre ha lasciato casa. A quel punto la situazione è cambiata radicalmente, senza preavviso. La mancanza di un supporto da parte del marito si è fatta sentire subito, e lei si è trovata sola a prendersi cura della bambina e della propria vita. L’evento è stato descritto senza toni drammatici ma con franchezza e una punta d’ironia.
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Dopo la fine del matrimonio, la Bonaccorti ha dovuto affrontare anche problemi pratici legati alla casa. Racconta che la casa in cui vivevano insieme era in affitto e che, a causa di alcune menzogne del marito, rischiarono lo sfratto. A quel punto si trasferirono a vivere nella casa della madre di lei, una scelta d’emergenza per mettere ordine a una situazione difficile.
La conduttrice ha ammesso di essersi mantenuta da sola con fatica. Nessuno, infatti, l’ha sostenuta dal punto di vista economico, e lei stessa lo definisce “una cretina” per come si è comportata, ma a quel tempo affrontava tutto con spirito e una buona dose di ironia. Ha scherzato sul fatto che molte amiche erano sposate con uomini molto ricchi mentre lei non aveva alcun sostegno economico dall’ex marito.
Indipendenza forzata e nuova consapevolezza
Questa fase di indipendenza forzata ha contribuito a rafforzare la sua personalità e a sviluppare una nuova consapevolezza. L’esperienza rappresenta, per lei, un momento di distanza da qualcosa che ormai non faceva più parte della sua vita, una pagina chiusa che non ha lasciato tracce materiali.
L’eliminazione dei ricordi materiali del matrimonio
La testimonianza più evidente di questo distacco è la scelta di buttare il vestito da sposa. Enrica Bonaccorti ha spiegato che ha conservato solo un dettaglio insignificante: una cintura rossa e una giacchetta bianca abbinata ai bottoni, ma niente altro di quel giorno. Non ha foto, oggetti né ricordi visibili di quel momento importante.
Questa decisione può sembrare drastica, ma sottolinea come per lei quel matrimonio sia rimasto solo un capitolo chiuso definitivamente. La mancanza di oggetti o immagini raccoglie un sentimento di distacco e di desiderio di non tornare su un passato che non ha portato felicità duratura.
La Bonaccorti sceglie infatti di non conservare nulla di quel tempo, preferendo raccontarlo solo per quello che è stato, senza idealizzazioni o rimpianti evidenti. La sua storia parla di un percorso personale segnato da difficoltà e anche dalla capacità di lasciar andare il passato senza legarsi a oggetti o ricordi materiali.