Emma Stone e il nuovo film Bugonia a Venezia 2025: tra alieni e rapimenti surreali

Emma Stone E Il Nuovo Film Bug

Emma Stone presenta a Venezia 2025 il surreale Bugonia tra alieni e rapimenti. - Gaeta.it

Elisabetta Cina

28 Agosto 2025

Al Festival del Cinema di Venezia 2025 ha debuttato “Bugonia”, una commedia fantascientifica firmata da Yorgos Lanthimos, che ha attirato l’attenzione per la sua trama originale e il cast di prim’ordine guidato da Emma Stone. Il film racconta una storia insolita che sconfina tra teorie cospirazioniste e mondi extraterrestri. Stone, protagonista nei panni della CEO rapita, ha offerto spunti interessanti sul tema degli alieni, che permea la narrazione e si riflette anche nella sua visione personale.

Bugonia: trama e protagonisti della commedia fantascientifica in gara

“Bugonia” è un remake del cult sudcoreano “Save the Green Planet!” del 2003, e propone una versione rivisitata sotto la regia di Yorgos Lanthimos. La storia segue due giovani nerd, Teddy e Don, interpretati da Jesse Plemons e Aidan Delbis, fanatici di teorie del complotto sull’esistenza degli alieni. Essi decidono di rapire Michelle, CEO di una grande azienda farmaceutica, convinti che sia un’aliena determinata a distruggere la Terra. Nel film, come suggerisce anche la struttura narrativa, si mescolano momenti di comicità, tensione e colpi di scena imprevedibili.

Il contesto fantascientifico viene utilizzato per esplorare paure e sospetti legati alla presenza extraterrestre, oltre al ruolo degli individui in un mondo complesso. Il film è stato presentato in concorso a Venezia 2025 e ha suscitato un rilevante interesse per la sua originalità e per la combinazione tra satira e riflessione su temi attuali. La scelta di Lanthimos di lavorare su un remake mostra anche una volontà di esplorare narrativamente un racconto culturale diverso, adattandolo al pubblico contemporaneo.

Emma Stone nei panni di Michelle: l’aliena rapita tra realtà e finzione

Emma Stone interpreta Michelle, la figura centrale del film, ovvero la CEO rapita dai due protagonisti. Durante la presentazione al Festival, l’attrice ha scherzato su un suo possibile legame personale con il tema degli alieni, affermando che “è difficile immaginare l’umanità come unica forma di vita nell’universo, e che anzi, lei stessa potrebbe esser ‘aliena’.” Questo commento ironico nasconde una riflessione che fa eco alle teorie di Carl Sagan e ad altri pensatori che hanno dibattuto a lungo sulla vastità dello spazio e sulla possibilità di altre forme di vita.

La presenza di Stone nel film non si limita al ruolo, ma si collega al tema più ampio della solitudine cosmica e del narcisismo umano, che emerge parlando di come percepiamo la nostra posizione nell’universo. Quando ha parlato delle difficoltà legate alla notorietà, tema presente anche in un altro film in gara a Venezia 2025, ha toccato la dicotomia tra il personaggio pubblico e la persona “vera” che si nasconde dietro l’immagine pubblica. Il suo ruolo in “Bugonia” ha richiesto questa tensione tra realtà e finzione, tra identità definita e percepita.

Rapporto consolidato tra Emma Stone e Yorgos Lanthimos in quattro film insieme

Emma Stone e Yorgos Lanthimos hanno costruito un sodalizio creativo duraturo che arriva al quarto film con “Bugonia”. In passato hanno collaborato in pellicole ormai riconosciute come “The Favourite”, “Poor Things” e “Kinds of Kindness”. La loro intesa artistica si basa su una volontà condivisa di affrontare temi complessi e insoliti, sempre con un approccio stilistico caratteristico che fonde realismo e straniamento.

Questa collaborazione conferma la fiducia reciproca tra regista e attrice, capace di affrontare ruoli diversi e complessi. Nel caso di “Bugonia”, il connubio tra il tema fantascientifico e la drammaticità dell’esperienza umana ha trovato in Stone un’interprete in grado di equilibrare ironia e intensità. Il Festival di Venezia 2025 ha rappresentato così una vetrina fondamentale per mettere in luce questo nuovo progetto, che si inserisce nella filmografia di Lanthimos come una prova di sperimentazione e originalità, e nel percorso artistico di Stone come una tappa importante nella sua carriera.