Emergenza abitativa a Roma: il Comune interviene per i morosi incolpevoli

Emergenza abitativa a Roma: il Comune interviene per i morosi incolpevoli

Il Comune di Roma approva una delibera per sostenere le famiglie in difficoltà economica, affrontando l’emergenza abitativa e offrendo soluzioni per chi rischia sfratti e non accede all’edilizia popolare.
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Emergenza abitativa a Roma: il Comune interviene per i morosi incolpevoli - Gaeta.it

La drammatica realtà dell’emergenza abitativa a Roma si approfondisce con l’approvazione di una delibera mirata a supportare le famiglie in difficoltà economica. Spesso, un’inaspettata perdita di lavoro, una malattia o una separazione possono spingere le persone a vivere una crisi economica e sociale. La nuova misura del Comune si propone di rispondere a questa crescente problematica, andando a favore di chi si trova nella “fascia grigia” della popolazione, quei lavoratori che, pur avendo un impiego, non riescono a coprire i costi dell’abitazione.

La delibera del Comune: un aiuto per i più vulnerabili

Nella serata del 20 febbraio 2025, la giunta comunale di Roma ha approvato una delibera proposta da Tobia Zevi, che mira a inserire alcune misure di sostegno per le famiglie morose incolpevoli. La decisione arriva in un momento in cui il sindaco Roberto Gualtieri sta affrontando l’emergenza abitativa a Bruxelles, esponendo le difficoltà che le grandi città italiane devono affrontare. Secondo una recente ricerca condotta dall’Università La Sapienza, dal 2004 al 2022 il numero di famiglie con figli minori che affittano un’abitazione è aumentato notevolmente, passando dal 22,4% al 44,1% per le famiglie con tre o più figli, un incremento del 19%.

Queste famiglie si trovano sempre più a rischio sfratto, in quanto l’impossibilità di sostenere il pagamento dell’affitto si trasforma in una crisi abitativa. Con queste premesse, il Campidoglio ha deciso di investire parte dei 220 milioni di euro stanziati nella voce “Emergenza casa“. I fondi saranno utilizzati per acquisire immobili da affittare a coloro che hanno ricevuto un’intimazione di sfratto e hanno i requisiti per accedere alla graduatoria delle case popolari.

La strategia del Campidoglio: tutela della proprietà e diritto alla casa

La delibera si propone di proteggere le famiglie designandole come un obiettivo prioritario, affrontando il paradosso di chi è “troppo ricco” per accedere all’edilizia popolare e “troppo povero” per affittare sul mercato libero. Il piano si articola in un avviso pubblico semestrale, pensato principalmente per gli enti previdenziali, che in genere possiedono un numero significativo di appartamenti. Tale avviso prevede un minimo di alloggi da destinare a nuclei familiari sotto sfratto.

L’ente previdenziale che è in possesso di immobili occupati da inquilini in difficoltà può partecipare a questa iniziativa, richiedendo al Comune di Roma di subentrare come proprietario dell’alloggio. Una volta completato il subentro, l’amministrazione comunale potrà regolarizzare la posizione dell’affittuario, stabilendo un affitto a prezzi calmierati. Questo approccio rappresenta un tentativo significativo per affrontare l’emergenza abitativa, mirando al contempo a tutelare i diritti dei proprietari di case.

Nuove opportunità abitative: acquisto e gestione degli immobili

Un ulteriore sviluppo della strategia comunale prevede che, dopo l’acquisto, si valuti come gestire queste nuove proprietà. Ci sono diverse opzioni: il Comune potrebbe decidere di vendere gli appartamenti a prezzi agevolati o istituire contratti concordati, a seconda delle necessità. Anche l’acquisto di immobili vuoti da enti previdenziali è previsto, creando opportunità per quelle famiglie che, sebbene superino i requisiti per l’accesso agli alloggi popolari, affrontano comunque un contesto di vulnerabilità economica.

Yuri Trombetti, Presidente della Commissione Patrimonio e Politiche abitative, ha sottolineato che queste misure sono pensate per garantire un sostegno concreto a chi è in difficoltà. Ad oggi, sono già stati messi a bando quindici alloggi a Spinaceto, rivolti a giovani under 35 e famiglie monogenitoriali, con la prospettiva di estendere questa iniziativa anche a La Storta. Le analisi sul tasso di povertà tra giovani e adulti confermano questa necessità, evidenziando un’incidenza maggiore tra le fasce più giovani della popolazione.

Mentre il reddito disponibile lordo pro capite continua a subire una flessione, sono molti gli italiani che esprimono la convinzione che, un tempo, l’acquisto di una casa fosse più accessibile.

Verso un futuro più equo: le sfide dell’amministrazione

L’emergenza abitativa a Roma richiede un’attenzione costante e misure efficaci in grado di rispondere ai cambiamenti del contesto socio-economico. Con la moratoria sugli sfratti proposta dalla Chiesa, il dibattito si fa sentire anche a livello governativo, con il sindaco Gualtieri che sta per affrontare questo tema cruciale. La costituzione di un dialogo tra le istituzioni e le organizzazioni locali si rivela fondamentale per trovare soluzioni praticabili e garantire un sostegno duraturo agli abitanti della Capitale. Le nuove politiche potrebbero rappresentare un primo passo verso un futuro più equo in cui tutti abbiano diritto a un’abitazione dignitosa.

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