L’edizione 2026 della competizione emergentechef ed emergentepizza è pronta a entrare nel vivo con le selezioni tematiche distribuite tra nord e centro-sud. I migliori talenti under 30 e under 35 della cucina e della pizza si sono sfidati in diverse tappe, culminate con la scelta dei finalisti che si contenderanno la finale nazionale prevista per la primavera 2026. Queste gare rappresentano un momento importante per scovare nuove promesse nel panorama gastronomico italiano e internazionale.
Programmazione delle selezioni e il ruolo dei curatori
Il percorso verso la finale si articola come da tradizione in tre eventi principali. La selezione nord, già conclusa a villa terzaghi, ha individuato una prima rosa di finalisti. Quella centro-sud andrà in scena il 30 settembre e il 1° ottobre 2025 al centro di formazione elis di roma. Qui, i migliori quattro chef e pizzaioli si aggiungeranno ai finalisti già emersi dalla fase nord.
La selezione è diretta da luigi cremona e lorenza vitali, ideatori della competizione, che collaborano con colleghi ed esperti di settore per individuare candidati capaci e motivati. Il regolamento fissa due limiti d’età precisi: under 30 per gli chef emergenti e under 35 per i pizzaioli in gara. Questa scelta inquadra la manifestazione in un progetto che punta a valorizzare i giovani talenti, in un contesto dove spesso la carriera viene costruita con gradualità e passione.
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Da quando il format ha preso vita, nel 2005, la manifestazione ha permesso a più di cento chef di entrare nell’ambito delle stelle michelin, confermando il valore della selezione e della visibilità data a questi giovani professionisti. Il riconoscimento non riguarda solo la gastronomia tradizionale italiana, ma anche chef che operano all’estero, come dimostrato dalla partecipazione di concorrenti provenienti da città come zurigo.
I finalisti emergentechef e emergentepizza 2026: volti e nomi da seguire
Tra gli chef finalisti di emergentechef 2026 spiccano quattro nomi legati a cucine diverse e radicate in località italiane e straniere. Lorenzo colzani opera al villa lario resort di mandello, mentre lorenzo guarrera lavora presso l’hosteria la cave di casteggio. Selman manarkolli rappresenta il ristorante leschar di zurigo, portando una prospettiva internazionale. La rosa si completa con matteo sanvito del borgia milano.
Nel campo emergentepizza, invece, troviamo francesca cavioni che gestisce pizza shambò a milano. Al suo fianco ci sono vincenzo d’aniello della 13 pizzeria di alzate brianza, antonio fusco di sublime a milano e alessandro raffaele della pizzeria le cinque stelle a vercelli. La provenienza geografica riflette una forte presenza lombarda, elemento che sottolinea la centralità di quella regione nella scena pizza attuale.
Questi nominativi esprimono esperienze professionali maturate tra ristoranti, pizzerie e realtà che hanno saputo imporsi con qualità e creatività. Gli aspiranti vincitori hanno passato già prove impegnative, dimostrando capacità tecniche e una buona prontezza in cucina, qualità indispensabili nel contesto della competizione.
Le prove delle selezioni nord: pizza creativa e cucina con ingredienti obbligati
La fase nord di emergentepizza si è articolata in due giornate molto intense. Il 17 giugno i concorrenti hanno preparato l’impasto a mano davanti alla giuria, poi hanno realizzato la pizza margherita, una prova classica e simbolo. Il giorno seguente si è disputata la prova della pizza creativa. I pizzaioli hanno avuto carta bianca per comporre la propria pizza, a patto di utilizzare uno dei salumi speciali del marchio levoni scelti per l’occasione. Questa prova ha richiesto equilibrio e abilità nel valorizzare l’impasto preparato il giorno prima insieme a ingredienti selezionati.
Per emergentechef, la competizione si è svolta con quattro batterie indipendenti distribuite tra martedì e mercoledì 17 e 18 giugno. Ogni chef ha presentato due piatti, ciascuno con un ingrediente chiave imposto dal regolamento. Il primo piatto aveva come base la ricciola, fornita da the king fish company, mentre il secondo doveva contenere carne proveniente dal consorzio di tutela vitellone bianco appennino centrale.
Queste imposizioni hanno aggravato la sfida, mettendo alla prova la creatività dei partecipanti, costretti a interpretare materie prime precise. Il confronto diretto con la giuria e il tempo limitato hanno accentuato la tensione, ma anche offerto la possibilità di mostrare una cucina concreta, legata a prodotti stagionali e localizzati.
I premi speciali assegnati e le nuove modalità introdotte
Durante l’evento sono stati sottolineati aspetti particolari della cucina e della preparazione, oltre al tradizionale giudizio sui piatti presentati. Due premi speciali hanno ricevuto riconoscimenti precisi: in emergentechef, il premio “miglior pane”, sostenuto da agugiaro & figna molini, ha premiato valerio cipriano di contanima bolzano e francesco morano di ristorante pinocchio borgomanero, per la qualità e la rigenerazione del pane presentato.
Il criterio di sostenibilità è stato valutato dalla giuria in relazione alla scelta degli ingredienti, alla stagionalità e all’origine territoriale. Questo ha portato ai premi sostenibilità assegnati a stefano grano di ral3000 alassio e lorenzo colzani di villa lario resort mandello.
Per emergentepizza, il premio “pizzaiolo del cambiamento”, in collaborazione con le 5 stagioni di agugiaro & figna molini, è stato consegnato a michele arsene di spluga pizzeria contemporanea di sorico. Il riconoscimento premia l’impegno in pratiche di sostenibilità applicate alla realizzazione della pizza, dimostrando una visione che non si limita soltanto alla qualità del prodotto ma include un’etica consapevole.
Organizzazione, location e partecipazione degli ospiti
Le giornate di gara si sono svolte a milano, con le premiazioni del 18 giugno al tog bistrot della maestro martino academy. La struttura ha ospitato una cerimonia aperta agli ospiti e ai membri della giuria, seguita da un brindisi e momenti di confronto tra concorrenti e organizzatori.
L’organizzazione ha potuto contare sull’impegno dei ragazzi dell’istituto maestro martino academy, coordinati da massimo de maria, veronica sacco e antonia madella noja, rispettivamente director, coordinatrice e segretaria generale della fondazione together to go. La presenza di questi attori ha garantito un ambiente professionale e accogliente, migliorando la qualità dell’evento.
Sono arrivati riconoscimenti anche da parte degli ospiti intervenuti, che hanno potuto seguire da vicino la preparazione dei piatti e le scelte dei concorrenti. L’evento ha raccolto consensi per il coinvolgimento attivo e la capacità di fare emergere talenti del territorio e oltre.
Elenco dei concorrenti emergentepizza e emergentechef nord 2026
Tra i partecipanti di emergentepizza nord 2026 figurano michele arsene di spluga pizzeria contemporanea sorico, mahmoud magdy abdelahlim elwerdany di pizzeria eurotaverna desio, mohamed elshazly di pizzeria re ranocchio triuggio, francesca cavioni di pizza shambò milano e vincenzo d’aniello di 13 pizzeria alzate brianza. Completano la lista antonio fusco di sublime milano, marco gatto di enosteria lipen triuggio, tommaso mesiano di pizza e’cor meda, alessandro raffaele di le cinque stelle vercelli e diego russo di vasiniko milano.
Per emergentechef nord 2026 sono stati selezionati aspiranti chef provenienti da diverse realtà territoriali, dove si sono messi in gioco con piatti che rispetteranno la stagionalità e la coerenza territoriale. I nomi completi di questa lista si conosceranno nelle prossime comunicazioni ufficiali, man mano che si procede con le selezioni e le fasi successive.
L’attenzione di addetti ai lavori e appassionati rimane alta in vista della finale nazionale, che vedrà riuniti i giovani cuochi e pizzaioli più promettenti, pronti a farsi notare in un contesto ricco di sfide e opportunità. La costanza della manifestazione dimostra che anche dopo più di vent’anni restano numerosi i talenti che attendono di emergere nel mondo della ristorazione contemporanea.