Due giovani, un algerino e un tunisino, minorenni e irregolari in Italia, sono stati arrestati a Milano dopo aver strappato un orologio da 300mila euro a una turista americana. I due erano già noti alle forze dell’ordine per furti simili e di recente erano stati affidati a una comunità per minori non accompagnati. La polizia li ha bloccati poco dopo il colpo grazie a un servizio antirapina in borghese.
Dettagli sul furto dell’orologio richard mille da 300mila euro a Milano
Il fatto è avvenuto sabato pomeriggio, intorno alle 17, di fronte all’hotel Mandarin Oriental in via Andegari, una zona centrale di Milano nota per la sua eleganza e i negozi di lusso. La vittima è una donna statunitense di 48 anni che stava tornando all’albergo dopo aver fatto shopping con le sue due figlie, rispettivamente di 19 e 24 anni. I due minorenni le hanno strappato un Richard Mille RM0407, un orologio dal valore stimato di trecentomila euro, uno dei modelli più costosi sul mercato.
La reazione della polizia è stata pronta: agenti in borghese impegnati nel servizio antirapina si trovavano nelle vicinanze e hanno fermato i due sospetti pochi metri dopo l’aggressione. L’orologio è stato subito restituito alla vittima senza contenziosi. La vicenda ha messo in luce i rischi che possono incontrare i turisti nelle zone con forte presenza di beni di lusso, dove gli oggetti di valore attirano attenzioni illecite.
Precedenti e misure cautelari per i minorenni arrestati
I due fermati non erano nuovi a episodi di questo tipo. Entrambi, un ragazzo algerino e uno tunisino, erano stati denunciati in passato per una rapina simile e, in seguito, affidati a una comunità per minori non accompagnati. Nonostante questo, hanno reiterato i comportamenti criminali all’interno della città. Il giudice per le indagini preliminari ha contestato loro anche un altro furto, commesso il 18 agosto in via dei Giardini, ai danni di una donna russa di 45 anni, a cui era stato sottratto un Franck Muller del valore di circa quaranta mila euro.
Per entrambi è stata disposta la custodia cautelare nel carcere minorile Beccaria di Milano. Prima di confermare la minore età, tuttora in sospeso, sono stati richiesti ulteriori esami ossei. Questi test vengono adottati per stabilire con più sicurezza l’età effettiva di giovani irregolari coinvolti in reati, una procedura frequente per la gestione dei minori stranieri non accompagnati.
L’intervento della polizia di stato e la lotta alle rapine in città
L’arresto è stata possibile grazie a un servizio antirapina svolto da agenti in abiti civili, una strategia ormai consolidata per contrastare i reati predatori. La Polizia di Stato di Milano ha intensificato l’uso di pattuglie in borghese nelle aree più a rischio, soprattutto nelle zone frequentate da turisti e caratterizzate dalla presenza di negozi di lusso. Via Andegari, dove si trova l’hotel Mandarin Oriental, è una di queste aree sensibili.
Le azioni in undercover consentono di cogliere i malviventi sul fatto, permettendo arresti rapidi e la restituzione immediata dei beni rubati. Questa modalità è parte di un piano più ampio della polizia per ridurre la microcriminalità nelle metropoli italiane e garantire un ambiente più sicuro sia per i residenti che per i visitatori stranieri. La precisione e la prontezza degli agenti sono fondamentali per bloccare episodi criminosi che potrebbero danneggiare l’immagine della città come meta turistica e commerciale.
L’importanza del controllo sui minori stranieri non accompagnati
Il caso di questi due minorenni stranieri con precedenti sottolinea la complessità della gestione di minori irregolari in Italia. Affidati a comunità specifiche, i giovani per ora non hanno interrotto la serie di reati legati a furti di alto valore. La conferma dell’età con esami medici rappresenta uno strumento per capire come procedere negli aspetti giudiziari e di accoglienza.
La situazione solleva interrogativi sulla capacità delle strutture di accoglienza di prevenire la recidiva e di inserire i minori in percorsi che li allontanino dal crimine. I furti di beni di lusso a Milano richiamano l’attenzione anche sul bisogno di politiche pubbliche più efficaci per contrastare questi fenomeni a livello sociale e di sicurezza. Gli arresti recenti mettono in evidenza la necessità di una vigilanza costante in quartieri centrali e frequentati.