Un intervento dei carabinieri al parco nord di milano ha portato alla scoperta del corpo senza vita di una donna. La vittima è stata identificata come chamila wijesuriyauna, collega dell’evaso suicida emanuele di maria. La donna, di origine bengalese e 50 anni, era stata segnalata come scomparsa pochi giorni prima.
La scoperta del corpo al parco nord di milano
La segnalazione, partita dal 118, ha allertato i carabinieri che sono intervenuti rapidamente all’interno del parco nord, una delle aree verdi più vaste della città di milano. Sul posto gli agenti hanno trovato il cadavere della donna, dando subito avvio agli accertamenti necessari. Il ritrovamento è avvenuto in una zona appartata del parco, dove le forze dell’ordine hanno raccolto i primi elementi utili per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
La chiamata al 118 è arrivata nella tarda mattinata, segnalando la presenza di un corpo privo di vita. Le autorità hanno isolato l’area per permettere il lavoro delle indagini. Al momento, non ci sono indizi su cause esterne o sospette, ma gli accertamenti proseguono con l’obiettivo di chiarire cosa sia successo. La zona è stata perlustrata con cura per trovare eventuali tracce o testimoni.
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Chi era chamila wijesuriyauna e rapporto con emanuele di maria
Chamila wijesuriyauna era una donna di 50 anni, originaria del bangladesh, che lavorava in un hotel di milano. Era stata vista l’ultima volta venerdì, quando era stata dichiarata ufficialmente scomparsa. Il suo lavoro la metteva a contatto diretto con emanuele di maria, un uomo evaso e poi suicida, di cui era collega. La relazione tra i due ha attirato l’attenzione degli inquirenti che stanno valutando ogni possibile connessione tra la morte di chamila e le vicende legate a emanuele.
Di maria aveva lavorato nello stesso ambiente e il suo gesto aveva già scosso l’opinione pubblica locale. La sparizione di chamila era stata segnalata subito dopo i fatti che avevano coinvolto emanuele e questo ha spinto gli investigatori a tener conto di ogni dettaglio. Chamila era nota come una persona riservata, con radici ben salde nella comunità bengalese di milano, ma si pensa che negli ultimi giorni avesse vissuto momenti di forte disagio.
Le indagini sull’accaduto e i prossimi passi
Le autorità hanno avviato un’indagine per chiarire le cause della morte di chamila wijesuriyauna. Gli investigatori stanno esaminando ogni possibile pista, anche se al momento non sono emersi elementi che facciano pensare a un intervento di terzi. L’autopsia sarà decisiva per stabilire l’ora e il modo del decesso, così come per escludere eventuali segni di violenza.
Il lavoro degli inquirenti è accompagnato dall’ascolto di testimoni e dalla raccolta di informazioni nell’ambiente lavorativo e personale della donna. La vicenda riporta l’attenzione su alcune difficoltà legate alla vita di chi lavora spesso ai margini di una grande città come milano. La comunità bengalese si è stretta attorno al dolore per la perdita, mentre le forze dell’ordine cercano risposte precise.
Indagini e aggiornamenti
Il caso rimane aperto e potrebbe portare nuovi sviluppi nelle prossime ore. L’obiettivo è chiarire con esattezza qual è stato il percorso che ha portato chamila a finire al parco nord in quelle condizioni. Intanto, la ricerca di eventuali elementi da parte dei carabinieri continua senza sosta.