Donald trump licenzia quasi 600 dipendenti di voice of america tra tagli e riorganizzazione

Donald trump licenzia quasi 600 dipendenti di voice of america tra tagli e riorganizzazione

Voice of America subisce un taglio di 600 dipendenti su ordine di Donald Trump, con impatti sulla qualità delle notizie, nuove alleanze editoriali con One America News e una temporanea sospensione del servizio.
Donald Trump Licenzia Quasi 60 Donald Trump Licenzia Quasi 60
Voice of America ha subito una drastica riduzione del personale e un cambiamento editoriale sotto l’amministrazione Trump, con impatti significativi sulla sua operatività e indipendenza. - Gaeta.it

Voice of America, emittente radio-televisiva internazionale finanziata dal governo statunitense, ha subito una forte riduzione del personale nelle scorse settimane. Questi cambiamenti riflettono una significativa ristrutturazione voluta dall’amministrazione di Donald Trump, con impatti importanti sulla copertura e l’organizzazione dell’emittente.

Riduzione massiccia del personale e impatto sulla redazione di voice of america

Donald Trump ha ordinato licenziamenti che hanno coinvolto circa 600 persone, pari a più di un terzo dei lavoratori di Voice of America . La maggior parte dei tagli ha riguardato collaboratori esterni, ma anche alcuni impiegati amministrativi sono stati interessati. Questa abrasione del personale ha colpito un giornale che da decenni produce contenuti informativi in Paesi con limitata libertà di stampa.

Questa scelta rappresenta uno dei più grandi ridimensionamenti nella storia recente dell’emittente. Per anni, Voa ha svolto un ruolo chiave nel fornire notizie trasparenti a audience internazionali. Ora con una forza lavoro così ridotta, il carico di lavoro si concentra sui pochi dipendenti rimasti, con ripercussioni non solo sull’efficienza ma anche sulla qualità e copertura delle notizie.

Il risultato è una riduzione della capacità di reportage soprattutto in zone dove la stampa soffre di restrizioni. Il licenziamento di migliaia di operatori esterni e l’uscita di alcuni amministrativi segnano un momento delicato per Voa, con sfide operative immediate e di lungo periodo.

Nuovi assetti strategici e alleanze editoriali nell’era trump

Non solo tagli, l’amministrazione Trump ha avviato anche modifiche negli assetti editoriali di Voice of America. Kari Lake, consulente senior dell’Agenzia statunitense per i media globali , ha chiarito che Voa avvierà una collaborazione con One America News , l’emittente conservatrice nota per un tono politico marcato.

Il progetto prevede che One America News fornisca contenuti di agenzia per le reti affiliate all’Usagm, ampliando così la linea editoriale verso una visione più schierata. Questa mossa aiuta a comprendere meglio il cambio di rotta rispetto alla tradizionale indipendenza di Voa e spiega i motivi dietro vari licenziamenti.

La decisione di instaurare una partnership con OAN segna una virata nel modo in cui i canali statunitensi internazionali si rivolgeranno al pubblico estero. L’intento è di allargare l’offerta informativa, ma anche di semplificare la produzione coinvolgendo realtà editoriali già esistenti e con diverso background ideologico.

Effetti dello stop operativo e controversie legali intorno a voice of america

L’11 marzo 2025, a poche ore dalla firma dell’ordine esecutivo di Trump per ristrutturare l’Usagm, Voice of America ha interrotto temporaneamente il servizio, fermando la trasmissione delle sue notizie. Lo stop è durato fino ad aprile, quando un giudice ha bloccato la decisione del governo, permettendo la ripresa dell’attività.

Questa sospensione ha provocato disorientamento tra i dipendenti e gli abbonati internazionali di Voa. In un momento in cui molte aree del mondo dipendono da questa fonte per informazioni libere, fermare il flusso giornalistico ha causato un vuoto comunicativo in alcune regioni.

Il direttore di Voice of America, Michael Abramowitz, ha espresso tramite una mail interna al personale la propria incomprensione rispetto a questa ondata di licenziamenti, definendoli «inspiegabili». Non è solo una questione di numeri, ma un segnale che modifica le basi stesse del lavoro giornalistico istituzionale nell’ambito pubblico federale.

La vendita della sede di Voice of America, annunciata negli stessi giorni, aggiunge un ulteriore capitolo alla crisi. La decisione di mettere sul mercato l’edificio conferma la volontà della Casa Bianca di alleggerire il peso finanziario e riorientare l’agenzia verso nuove priorità, lasciando dubbi sul futuro immediato di Voa come voce autorevole.

Voce internazionale e ruolo di voice of america dall’origine a oggi

Voice of America è nata nel 1942 con la missione di trasmettere notizie libere oltre i confini nazionali, soprattutto durante la seconda guerra mondiale. Per decenni ha rappresentato una fonte affidabile per chi viveva in Paesi con regime o controllo centrale sui media.

Con programmi in numerose lingue, ha trasmesso informazioni puntuali su eventi globali e ha contribuito a promuovere valori democratici. Voa è stata considerata un ponte comunicativo, capace di penetrare mercati o territori difficili, spesso ignorati dalla grande stampa internazionale.

Nonostante ciò, negli ultimi anni la sua influenza si è ridotta anche per ragioni tecniche e politiche. La pressione diretta dall’interno del governo Usa ha accelerato cambiamenti drastici sul piano delle risorse umane e della linea editoriale.

La crisi del 2025 appare come uno snodo importante per Voa, che si trova a dover riconfigurare la propria missione e struttura. Il ridimensionamento imposto da Trump potrebbe segnare una chiusura di un capitolo storico, lasciando spazio a un modello più legato a interessi politici interni del paese.

Change privacy settings
×