Il turismo in Europa mostra segnali incoraggianti nella prima parte del 2025, spinto da un aumento significativo delle prenotazioni in alloggi per soggiorni brevi. Le principali piattaforme digitali, come Airbnb, Booking ed Expedia, confermano una domanda vivace in molti paesi dell’Unione Europea. I dati raccolti da Eurostat tracciano un andamento chiaro di questo trend, con incrementi che superano quelli dell’anno precedente. Nel corso dell’articolo vedremo come le regioni più gettonate, i numeri mensili e l’andamento regionale raccontano una ripresa del settore che fa ben sperare.
Andamento trimestrale delle prenotazioni nelle strutture d’affitto breve in europa
Nel primo trimestre del 2025 le notti prenotate in affitti brevi nell’Unione Europea sono state 129,6 milioni, segnalano i dati Eurostat, un risultato importante che indica una crescita del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il confronto con il 2023 è ancora più marcato, con un aumento superiore al 34%. Questi dati mostrano una ripresa solida rispetto al periodo post-pandemico e una progressione della domanda verso forme di alloggio più flessibili e digitali.
I mesi con la maggiore crescita
Gennaio è stato il mese che ha registrato la spinta più forte, con un balzo del 16,3% nelle notti prenotate rispetto a gennaio 2024, seguito da un febbraio in crescita dell’11,6%. A marzo, tuttavia, è arrivata una battuta d’arresto, con un calo dell’8,6%, imputabile allo spostamento delle festività pasquali che quest’anno sono cadute ad aprile invece che a marzo come nel 2024. Nonostante la flessione, la traiettoria complessiva del trimestre resta positiva, grazie alla domanda sostenuta nei primi due mesi.
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Regioni europee più richieste per gli affitti brevi nell’ultimo trimestre 2024
Eurostat ha reso noti anche i dati relativi alle destinazioni più scelte nell’ultimo trimestre del 2024, utili per comprendere quali aree generano maggior interesse fra i turisti in cerca di soggiorni brevi. Al primo posto si trova l’Andalusia, con 8,7 milioni di notti prenotate. Seguono le Isole Canarie, con 7,6 milioni, e l’Île-de-France, che include Parigi, con 7,2 milioni.
I paesi con il maggior numero di regioni popolari
Spagna e Italia guidano la classifica delle regioni più popolari, con cinque regioni ciascuna tra le prime venti. La Spagna conferma la sua attrattiva storica con destinazioni marittime e culturali, mentre l’Italia raccoglie richieste diffuse dal nord al sud per le sue città d’arte e località turistiche. La Francia contribuisce con quattro regioni, mentre Portogallo, Ungheria, Polonia, Grecia e Austria hanno una regione a testa nella top venti. Questi dati evidenziano una distribuzione geografica ampia dei flussi turistici, con una certa concentrazione nei paesi mediterranei.
L’impatto delle piattaforme digitali sulle dinamiche turistiche europee
Le piattaforme online come Airbnb, Booking ed Expedia non sono solo canali di prenotazione, ma veri e propri indicatori dei movimenti turistici nel continente. Nel 2025, la loro centralità si è confermata nel tracciare le tendenze e nell’adattarsi rapidamente ai cambiamenti stagionali e locali.
Importanza dei dati per la pianificazione turistica
I dati raccolti da queste piattaforme aiutano a capire quali località attraggono più viaggiatori, fornendo elementi concreti alle amministrazioni locali e agli operatori del turismo per pianificare strategie mirate. Ad esempio, la capacità di prevedere flussi turistici in funzione di eventi o festività è migliorata, come nel caso del rallentamento di marzo 2025, legato allo spostamento della Pasqua.
Il ruolo di questi servizi è cresciuto nel tempo, rispondendo alla richiesta di formule di viaggio più flessibili e servizi personalizzati. La possibilità di prenotare alloggi brevi tramite app permette ai turisti di adattare il viaggio alle proprie esigenze, influenzando così anche l’offerta turistica locale. La conferma di una crescita stabile nel primo trimestre di quest’anno segnala l’importanza di queste piattaforme per il futuro del turismo europeo.