Donald Trump accelera le espulsioni di immigrati senza precedenti penali al ritmo più alto dagli anni obama

Donald Trump Accelera Le Espul

Trump aumenta le espulsioni di immigrati senza precedenti al ritmo più alto dagli anni Obama. - Gaeta.it

Laura Rossi

11 Settembre 2025

L’attuale amministrazione guidata da Donald Trump ha intensificato in modo netto le espulsioni di immigrati, superando il livello raggiunto negli ultimi anni. Questo nuovo corso segna un cambio rispetto al passato, quando le deportazioni toccavano principalmente chi oltrepassava illegalmente il confine o persone con precedenti criminali. Ora, le misure colpiscono in modo particolare chi non ha mai commesso reati, ampliando il target delle azioni di rimpatrio.

la gestione delle espulsioni sotto il governo obama e la svolta trump

Durante la presidenza di Barack Obama, le espulsioni riguardavano prevalentemente chi era entrato negli Stati Uniti senza permesso o chi aveva precedenti penali. L’amministrazione democratica ha concentrato infatti gli sforzi sulle persone percepite come una minaccia alla sicurezza pubblica. In quegli anni il numero delle deportazioni era alto, ma il profilo degli espulsi era più circoscritto a queste categorie specifiche.

Con Donald Trump è iniziata una nuova fase. Nonostante i numeri complessivi possano ricordare quelli di Obama, l’approccio si è spostato radicalmente. L’attuale amministrazione ha avviato una politica di espulsioni massicce che investe anche chi non ha alcun procedimento penale alle spalle. Questo cambiamento rappresenta un aggravamento delle pratiche di rimpatrio e una differenza netta nell’uso del potere esecutivo sulla questione migratoria.

L’amministrazione Trump ha rimesso in moto strutture e risorse per identificare e rimuovere un numero più elevato di immigrati senza precedenti, con un’azione più diretta e spesso meno selettiva rispetto al passato recente.

L’escalation nel numero di rimpatri di persone senza precedenti penali

Il fenomeno dell’espulsione massiccia riguarda in particolar modo soggetti che sono residenti senza permessi regolari ma che non sono mai stati coinvolti in attività criminali. Questo gruppo rappresenta una quota crescente degli espulsi.

Questa scelta strategica porta a un aumento della pressione sulle comunità di immigrati regolari o semi-regolari, in molti casi inseriti nel tessuto sociale e lavorativo degli Stati Uniti da anni. Le implicazioni per queste persone sono significative, perché la rimozione avviene senza una valutazione di pericolosità sociale, ma semplicemente per motivi legati al loro status migratorio.

L’azione si manifesta con una maggiore presenza delle agenzie federali impegnate nelle operazioni di identificazione e arresto, spesso in raid che colpiscono senza avvertimenti chi vive e lavora sul territorio. Il risultato è un’accelerazione delle espulsioni e un aumento del numero di persone coinvolte, anche tra quelle che sarebbero potute rimanere sotto radar negli anni precedenti.

Questo cambio di passo ha suscitato discussioni tra esperti di politica migratoria, portando a confronti con i metodi adottati in passato e alle possibili conseguenze sul tessuto sociale ed economico.

L’impatto sui diritti degli immigrati e le reazioni pubbliche

Rimuovere persone senza precedenti penali apre un dibattito sugli effetti concreti della politica di espulsione di massa. Le procedure, pur essendo legali, pongono questioni relative al rispetto dei diritti e alla gestione equa dei casi.

Molti immigrati sottoposti a espulsione risiedono da anni negli Stati Uniti, hanno famiglie stabilite e contribuiscono in modo significativo alle comunità locali. La loro rimozione mette in difficoltà questi nuclei, generando instabilità e paure diffuse.

A livello pubblico, il movimento verso le espulsioni di massa ha diviso l’opinione. Alcuni condividono rigore e controllo della legge, altri esprimono preoccupazione per la potenziale ingiustizia che si crea qualora le decisioni non tengano conto di circostanze personali o sociali.

L’attenzione resta alta anche perché l’amministrazione guida senza segnali di rallentamento, e i ricorsi legali e le organizzazioni a tutela dei diritti umani monitorano con attenzione ogni sviluppo. Gli effetti di questa politica si faranno vedere nei prossimi mesi, sia dentro le comunità di immigrati che nel panorama politico nazionale.