A Pistoia, la Fenice Pizzeria Contemporanea ha introdotto un modo nuovo di intendere i dessert in pizzeria. Manuel Maiorano, patron e pizzaiolo, ha progettato un menu chiamato “dolci crunch” che sfida le aspettative sul dolce dopo il pasto, offrendo sei varianti originali che rinnovano le ricette classiche italiane attraverso impasti lievitati e cotture particolari. L’idea nasce dal desiderio di raccontare la pizza anche nel suo aspetto dolce, conservando il legame con la tradizione ma reinterpretandolo in chiave contemporanea.
L’idea dietro dolci crunch e il ruolo della lievitazione
Il progetto “dolci crunch” si basa su un concetto fondamentale: la lievitazione diventa non solo tecnica, ma linguaggio e filosofia di cucina. Manuel Maiorano spiega che la pizza non è solo un piatto di partenza ma la sua cifra creativa, usata anche per il dolce. La carta dessert presenta impasti a lunga lievitazione, con cotture che variano dalla tradizionale al vapore, capaci di esaltare la texture e il sapore. Ogni dolce è pensato per mantenere la memoria dei sapori tradizionali, ma dar loro un “corpo” nuovo e una consistenza croccante che rompe gli schemi.
Il valore di questa idea sta nello spostare il focus dalla semplice dolcezza alla materialità e al profumo dell’impasto vivo. Maiorano considera la pizza come una materia prima che si esprime in modi diversi, anche oltre il salato. Il menu diventa così un manifesto che mette al centro l’impasto, una “materia viva” che racconta storia e attualità.
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Le sei creazioni: un incontro tra classico e innovazione
Tra i sei dolci proposti spicca il tributo alla Pesca di Prato, ispirata alla ricetta di Paolo Sacchetti. Si tratta di una focaccia cotta al vapore, ammorbidita con alchermes e arricchita da crema pasticciera, scorza d’arancia e menta fresca. Questa combinazione evidenzia il rispetto per la tradizione senza rinunciare a una texture insolita.
Gli altri dolci mescolano impasti lievitati a lunga maturazione con elementi tostati o accostamenti inaspettati che trasformano i sapori noti. La ricerca sulle forme include trame croccanti che esaltano la fragranza e il piacere al palato, facendo del dessert un’esperienza multisensoriale e dinamica.
In questo senso “dolci crunch” si fa portavoce di una filosofia che connette la storia dolciaria italiana con un modo di cucinare che sfrutta appieno le potenzialità dell’impasto. È una proposta che parla sia a chi ama la pasticceria tradizionale sia a chi cerca qualcosa di nuovo, con radici però precise.
Manuel maiorano e la sua visione del dessert in pizzeria
Manuel Maiorano si presenta come un creativo che usa la pizza per raccontare storie di territorio e sapore. Il suo approccio non separa più il dolce dal resto del menu. Per lui dolce e salato si fondono nell’uso dello stesso impasto “crunch”, scelta che sottolinea una continuità nell’esperienza gastronomica.
La sua filosofia valorizza l’equilibrio tra le materie prime e le tecniche che ne tirano fuori qualità nascoste. Maiorano vede il dessert come un viaggio che si dipana dalla tradizione alla contemporaneità, partendo da ricette popolari rilette con metodi come la cottura al vapore o l’uso di tocchi tostati.
Ha così costruito un percorso di gusto che unisce la memoria a scoperte sensoriali nuove, mantenendo però la semplicità del gesto culinario. L’attenzione è puntata sull’impasto: da qui nasce la consistenza croccante che caratterizza i dolci così come la pizza salata.
La fenice e pistoia: contesto di una proposta originale
La Fenice Pizzeria Contemporanea di Pistoia si distingue per una cucina che unisce tradizione locale e sperimentazione. Questa città toscana, nota per la sua storia e il legame con la gastronomia, è diventata palcoscenico per idee che valorizzano materie prime e antichi saperi rivisitati.
In questo contesto si inserisce il progetto “dolci crunch”, che completa un’offerta già attenta alla qualità dell’impasto e al racconto territoriale. La proposta di Maiorano si integra con le richieste di un pubblico che apprezza autenticità ma anche novità.
La pluralità delle tecniche e la cura nella composizione del menu indicano un lavoro che mira a riscoprire dettagli e sapori nascosti, facendoli emergere con accentuazioni e contrasti vivi. Il risultato si legge non solo nel gusto, ma anche nell’esperienza complessiva che la pizzeria offre ai suoi ospiti.