Dj carey, ex campione di hurling, ha finto il cancro per otto anni e raccolto migliaia di euro in donazioni

Dj carey, ex campione di hurling, ha finto il cancro per otto anni e raccolto migliaia di euro in donazioni

dj carey, ex atleta di hurling del kilkenny, accusato di aver finto per anni una malattia grave per truffare donazioni, coinvolgendo anche il magnate denis o’brien; sentenza prevista il 29 ottobre.
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Dj Carey, ex star dell’hurling irlandese, ha truffato il pubblico simulando una malattia oncologica per anni, ottenendo donazioni da molte persone, inclusi importanti imprenditori; ora affronta 21 capi d’accusa e attende la sentenza. - Gaeta.it

Una vicenda che ha scosso l’Irlanda racconta la storia di dj carey, ex atleta di hurling, che per diversi anni ha ingannato un vasto pubblico fingendosi malato di cancro. Nel corso di quasi un decennio, ha attirato soldi da centinaia di persone, tra cui importanti figure come il magnate denis o’brien. Questa truffa ha preso forme tanto elaborate da coinvolgere persino video e testimonianze finte.

Dj carey e la costruzione della falsa malattia

dj carey, noto per il suo ruolo con il kilkenny, una delle squadre più celebri nel mondo dell’hurling, ha ideato una messinscena che è durata dall’anno 2014 fino al 2022. Durante questo periodo, ha raccontato pubblicamente di essere affetto da un grave tumore, mostrando ai suoi follower immagini e filmati che avrebbero dovuto confermare il suo stato di salute precario.

L’inganno rivelato

Un episodio emblematico riguarda un video in cui si mostrava sdraiato a letto, con un cosiddetto “cavo per l’ossigeno” inserito nel naso. In realtà, come emerso dalle indagini, quel cavo non era altro che un pezzo di un caricabatterie per smartphone. L’inganno è stato scoperto solo con il tempo, a distanza di anni, quando le autorità hanno iniziato ad analizzare i dettagli e a mettere insieme le incongruenze. Questo ha permesso di comprendere la portata della frode, che ha coinvolto un pubblico molto ampio e generoso.

Le accuse e le implicazioni legali per carey

La magistratura irlandese ha formulato nei confronti di dj carey ben 21 capi d’accusa, tutti legati alla truffa e all’inganno delle donazioni raccolte sotto falso pretesto. Carey si è dichiarato colpevole durante l’udienza che si è tenuta recentemente, facendosi carico delle accuse mosse. La decisione finale arriverà il 29 ottobre, data fissata per la sentenza del processo, al termine dell’iter giudiziario.

Nonostante la gravità della vicenda, carey è rimasto libero su cauzione in attesa del verdetto. Il suo stato di salute, dichiarato complesso dai medici, comprende disturbi cardiaci reali, un fatto che i suoi avvocati hanno voluto sottolineare nel corso delle difese. Tuttavia, questa situazione non attenua la portata della frode ai danni di chi ha donato affidandosi alla sua testimonianza.

Aspetti medici e legali

Il suo stato di salute, dichiarato complesso dai medici, comprende disturbi cardiaci reali, un dettaglio che non scalfisce la gravità delle accuse.

Il contesto e lo sport irlandese dietro il nome di carey

dj carey resta una figura molto nota nell’ambito dello hurling, uno sport irlandese simile all’hockey su prato ma giocato all’aperto e con regole che lo rendono unico. Con un palmarès importante al fianco del kilkenny, è stato per anni un simbolo di successo e dedizione sportiva. Questo ha contribuito a far crescere la fiducia riposta nelle sue parole dal pubblico.

La risonanza della questione è anche data dal coinvolgimento di persone famose come denis o’brien, industriale e imprenditore di rilievo nazionale. Le donazioni che carey ha ottenuto hanno viaggiato anche tra importanti ambienti economici. La vicenda si è dunque trasformata da una semplice truffa a un caso rilevante sul piano mediatico e legale.

Attenzione dei media e impatto sociale

L’attenzione dei media locali resta alta in previsione del prossimo pronunciamento della giustizia, mentre il rapporto tra sport, notorietà e fiducia conferma la delicatezza del ruolo pubblico assunto da figure come quella di carey. Lo scandalo getta una luce dura sul rischio di manipolazioni anche in ambiti dove la solidarietà dovrebbe invece prevalere.

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