disponibile in streaming il documentario sugli ultimi giorni di enrico berlinguer da oggi su openddb

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Il documentario di Samuele Rossi, disponibile su OpenDDB dal 9 giugno 2025, racconta gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer attraverso materiali d’archivio, evidenziando il suo malore a Padova e l’impatto politico della sua morte.
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"Prima della fine" è un documentario di Samuele Rossi, disponibile su OpenDDB dal 9 giugno 2025, che racconta gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer attraverso materiali d'archivio, offrendo un ritratto storico e umano senza commenti esterni. - Gaeta.it

Il documentario “Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer è accessibile in streaming su OpenDDB a partire dal 9 giugno 2025. Il lavoro di Samuele Rossi propone un racconto costruito esclusivamente su materiali d’archivio, offrendo una narrazione dettagliata degli ultimi momenti di vita di Enrico Berlinguer. Questo film documentario si concentra su un periodo cruciale della storia italiana, ricordando un evento che segnò la fine di un’epoca politica.

Il malore sul palco a padova e i giorni successivi

Il 7 giugno 1984, durante un comizio a Padova, Enrico Berlinguer accusò un malore mentre parlava davanti alla folla. Nonostante fosse evidente che non stesse bene, portò a termine il suo discorso con determinazione. Quel momento segnò l’inizio di un dramma che durò pochi giorni. Il leader politico entrò in coma e rimase incosciente per quattro giorni. La sua morte avvenne l’11 giugno 1984. La reazione pubblica fu immediata e intensa, culminando in un funerale politico di straordinaria partecipazione tenutosi a Roma il 13 giugno. Si stima che circa due milioni di persone scesero in piazza per salutare l’uomo che aveva incarnato un’idea politica.

L’evento rappresenta uno dei momenti più significativi della storia repubblicana, segnando non solo la scomparsa di una figura, ma la fine simbolica di un’epoca caratterizzata da un certo modo di intendere la politica e il paese. La documentazione di quell’ultima settimana si presenta quindi come un racconto necessario, per capire come un evento personale possa trasformarsi in uno spartiacque politico e sociale.

Il metodo narrativo di samuele rossi e la ricerca negli archivi

Samuele Rossi, regista noto per precedenti documentari su figure di spicco come Indro Montanelli, Margherita Hack e Carmelo Bene, ha adottato una scelta stilistica particolare per questo lavoro. Il film è costruito solo con materiali d’archivio: non compare alcun intervistato né commento esterno. Questa decisione offre spazio alla cronaca pura e alle immagini originali, lasciando allo spettatore la possibilità di vedere e ascoltare quel periodo senza giudizi aggiunti o interpretazioni postume.

La fase di ricerca si è protratta per tre anni. Gli archivi, nazionali e internazionali, sono stati setacciati in lungo e in largo da Giuseppe Cassaro e dal team di ricerca, per raccogliere filmati e testimonianze visive e audio capaci di ricostruire con precisione e profondità quei sette giorni. L’esito è una narrazione visiva che ricompone la memoria collettiva intorno a Enrico Berlinguer e alla sua fine, restituendo un racconto autentico e ricco di dettagli.

Distribuzione, riconoscimenti e progetti produttivi

Dopo una lunga distribuzione nelle sale italiane, in particolare in occasione del quarantesimo anniversario della morte di Berlinguer, il documentario ha ottenuto una trasmissione anche su Sky. A inizio 2025, “Prima della fine” è stato inserito fra i finalisti del Premio David di Donatello – Cecilia Mangini, nella categoria Miglior Film Documentario. È stato selezionato anche per i Nastri d’Argento del 2025.

La produzione è affidata a Echivisivi, Salice Production e Solaria Film. Il progetto ha ricevuto il sostegno di diverse realtà pubbliche, tra cui la direzione generale Cinema e Audiovisivo del MIC e la Film Commission Emilia-Romagna. Il lavoro ha inoltre ottenuto il patrocinio di associazioni e fondazioni legate alla figura di Berlinguer e alla storia del movimento operaio, come la Fondazione Gramsci. La collaborazione con Sky ha permesso una più ampia diffusione del documentario in tv.

L’impegno produttivo ha interessato diverse realtà regionali e nazionali, sottolineando la rilevanza storica del progetto e il desiderio di mantenere viva la memoria di un momento cruciale della Repubblica. Il documentario si presenta come un’opera che supera gli schemi tradizionali, utilizzando esclusivamente materiali di repertorio per raccontare una vicenda politica e umana con rispetto e rigore.

L’importanza storica del documentario nel contesto italiano

Questo documentario si inserisce in un filone che mira a preservare e trasmettere il patrimonio audiovisivo relativo alle figure politiche e culturali italiane. Nel caso di Berlinguer, il film offre un’immagine nitida di un periodo drammatico, raccontando la sua umanità e la dimensione pubblica del suo lavoro attraverso filmati e testimonianze dell’epoca.

Il fatto che non compaiano commenti o interviste permette di ricostruire con fedeltà quella settimana di eventi drammatici. Lo spettatore può concentrarsi sulle immagini d’archivio e sulle parole pronunciate da Berlinguer durante l’ultimo discorso e i giorni del coma. Questo approccio rende il documentario un documento storico oltre che un racconto visivo, riflettendo sul cambiamento che seguì la sua morte nel panorama politico italiano.

Nel contesto sociale e politico del 1984, il film evoca un momento in cui si intrecciarono sentimenti di perdita personale e crisi collettiva, con la fine di un ciclo e l’inizio di una fase nuova. Così, dalle immagini emergono anche le tensioni e le trasformazioni di quegli anni, restituendo uno spaccato veritiero dell’Italia di allora.

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