Diciassette mostre tra Italia e UK: da Ian Davenport a Carlo D’Orta, passando per “The Quantum Effect” a Venezia

Diciassette Mostre Tra Italia

Mostre d’arte tra Italia e UK: da Ian Davenport a “The Quantum Effect” a Venezia. - Gaeta.it

Laura Rossi

3 Settembre 2025

Settembre 2025 si apre con un fitto calendario di mostre d’arte nei principali centri culturali italiani e anche a Todi, dove Ian Davenport presenta una personale. Le esposizioni coprono un ampio spettro: installazioni futuriste, sperimentazioni scientifiche, fotografie di architettura e dipinti ispirati al paesaggio urbano. Protagonisti sono artisti affermati e giovani talenti, con linguaggi diversi che intrecciano arte, scienza, ambiente e città.

Ian Davenport a Todi: pittura e scultura insieme, un segno che resta in città

A Todi, nella Sala delle Pietre, fino al 5 ottobre si può visitare “Holding our Centre”, la personale di Ian Davenport, artista inglese nato nel 1966. Curata da Marco Tonelli, la mostra raccoglie alcune delle opere più significative di Davenport, tra cui le “Puddle Paintings”. Sono lavori a metà strada tra pittura e scultura, che giocano con la materia e la tridimensionalità del colore. A completare il percorso, ci sono anche alcune opere su carta chiamate “Splats”, esplosioni di colore nate dal gesto spontaneo del pittore.

La mostra fa parte del programma del Todi Festival 2025 e offre ai visitatori di ogni età la possibilità di partecipare a visite guidate e laboratori creativi gratuiti. Un modo per entrare direttamente nel mondo dell’arte contemporanea. Alla fine dell’esposizione, Davenport donerà un’opera al Comune, un gesto che sancisce il suo legame con la città e il desiderio di lasciare un contributo duraturo.

La scelta di Todi non è casuale: la città umbra, con il suo centro storico e le sue architetture, crea il contesto perfetto per dialogare con un lavoro che si muove tra geometria e materia. L’opera donata diventerà così un nuovo pezzo del mosaico culturale locale, accessibile e visibile a tutti.

Venezia e “The Quantum Effect”: arte e scienza tra universi paralleli e fisica quantistica

Dal 5 settembre al 23 novembre 2025, lo SMAC San Marco Art Centre di Venezia ospita “The Quantum Effect”, curata da Daniel Birnbaum e Jacqui Davies. Nato in collaborazione con OGR Torino, il progetto si sviluppa su mille metri quadrati, intrecciando arte contemporanea, scienza sperimentale e fantascienza. Le opere dialogano con i protagonisti della fisica quantistica e mettono al centro i paradossi spazio-temporali di questa disciplina.

Tra gli artisti in mostra ci sono nomi come Jeff Koons, Isa Genzken, Dara Birnbaum, Mark Leckey, insieme a riferimenti a figure storiche come Marcel Duchamp e Man Ray. Il percorso comprende equazioni scientifiche, esperimenti visivi e installazioni che evocano temi come universi paralleli, teletrasporto, viaggi nel tempo e materia oscura. Un’esperienza immersiva che invita a riflettere su come percepiamo e rappresentiamo la realtà.

Il progetto nasce dal confronto tra discipline diverse, con l’obiettivo di andare oltre i confini classici della mostra d’arte e affrontare temi complessi attraverso linguaggi visivi e scientifici. Lo spazio di SMAC diventa così un laboratorio culturale originale, capace di attirare appassionati sia d’arte che di scienza.

A Roma “Astrazioni Architettoniche” di Carlo D’Orta: forme e prospettive che sorprendono

Dal 5 al 21 settembre 2025, Palazzo Esposizioni di Roma ospita “Carlo D’Orta. Astrazioni architettoniche”, curata da Fabio Mongelli. L’artista usa la fotografia per trasformare la realtà in immagini che sfidano il modo comune di guardare. In mostra una selezione di serie come Biocities, Geometrie Still Life, Vibrazioni e Paesaggi Surreali.

Le foto di D’Orta si concentrano su architetture e spazi urbani, ma non si limitano a documentarli. Attraverso sovrapposizioni e intrecci, l’artista svela strutture nascoste e nuove geometrie, creando una sorta di astrazione concreta. Il suo lavoro scompone la realtà e mette in luce dettagli e prospettive che spesso sfuggono all’occhio.

Questa mostra è un’occasione per riflettere sul potere della fotografia come strumento di indagine e linguaggio artistico a sé. Il dialogo tra forme architettoniche e composizione fotografica coinvolge chi guarda, portandolo a scoprire nuovi modi di percepire lo spazio urbano e quotidiano.

A Forlì “Anatomie Digitali”: arte e tecnologia si incontrano

Dal 1° settembre al 12 ottobre 2025, alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, va in scena la collettiva “Anatomie Digitali”, che riunisce 55 artisti provenienti da 15 Paesi. Tra loro, spiccano nomi come Gary Hill e Regina Josè Galindo. La mostra anticipa il festival Ibrida – Festival delle Arti Intermediali, in programma a Forlì dal 25 al 28 settembre.

L’esposizione mette al centro il rapporto tra arte e nuove tecnologie, esplorando l’uso dei nuovi media e delle immagini digitali nell’arte contemporanea. Gli artisti propongono lavori che vanno oltre pittura e scultura tradizionali, interrogando il corpo, la percezione e la rappresentazione in chiave digitale.

L’ingresso è gratuito, per facilitare la partecipazione e invitare il pubblico a scoprire come l’arte si rinnovi grazie alla tecnologia, affrontando temi attuali con sensibilità e approcci diversi. Un ritratto dell’arte digitale nel 2025 e della sua evoluzione globale.

A Reggio Emilia la pittura onirica di Mimmo Germanà

Dal 4 settembre al 26 ottobre 2025, alla Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia, è aperta la mostra “Transavanguardia poetica” di Mimmo Germanà, curata da Fabrizio Guerrini. Esposti una ventina di dipinti a olio e alcune opere su carta, realizzati tra gli anni Ottanta e Novanta. La sua tavolozza unisce influenze siciliane e fauve, con colori intensi e vibranti.

Germanà affronta temi come figure femminili sospese in atmosfere oniriche, cieli infuocati, vento e natura incontaminata. Le sue opere restituiscono un paesaggio emotivo e sensoriale, dove la libertà della natura si intreccia con un immaginario quasi mitico. Il percorso racconta un momento importante della pittura italiana contemporanea, legata a una figurazione carica di emozione.

Le ambientazioni portano chi guarda in uno spazio fuori dal tempo, dove realtà e fantasia si mescolano. Germanà trasmette sensazioni e impulsi che raccontano la profondità dell’esperienza umana attraverso la pittura.

Monza celebra Ugo La Pietra e i giardini urbani

Dal 6 settembre al 2 novembre 2025, i Musei Civici di Monza ospitano “Il Giardino delle delizie. Opere di Ugo La Pietra”, curata da Simona Bartolena e Simona Cesana. La mostra fa parte di un progetto più ampio, che include la pubblicazione di un libro dedicato al giardino come spazio naturale, domestico e urbano.

La Pietra presenta disegni, acrilici, ceramiche e arazzi legati ai suoi studi sul verde cittadino e sul valore simbolico del giardino. Questi spazi sono rifugi di contemplazione e punti di equilibrio in città spesso frenetiche. L’artista esplora anche i cambiamenti e le relazioni tra natura e architettura nelle metropoli moderne.

L’esposizione racconta il ruolo del giardino nelle città, tra estetica e funzione sociale. Le opere offrono spunti visivi e di riflessione su un tema che continua a interessare anche il mondo dell’arte.

Festival Del Paesaggio ad Anacapri: rovine e memoria tra natura e storia

Dal 6 settembre 2025, a Villa San Michele di Anacapri, parte la nona edizione del Festival del Paesaggio, curato da Arianna Rosica e Gianluca Riccio, dal titolo “Travelogue. Paesaggi con rovine”. In mostra opere di Angelo Mosca, Masbedo, Katarina Löfström, Alessio de Girolamo, Sislej Xhafa, Luca Pancrazzi.

Tra le iniziative, “Ruina”, una sezione dedicata a giovani artiste emergenti, sostenuta dal Ministero della Cultura e dalla Siae. Il festival si concentra sui segni del tempo nel paesaggio, stimolando riflessioni su ambiente, memoria e identità.

L’evento mette in dialogo espressioni artistiche contemporanee con uno sguardo attento al rapporto tra natura, storia e presenza umana. Villa San Michele diventa così uno spazio ideale per pensare ai mutamenti dei luoghi e alle tracce che lasciano, visibili e invisibili.