un uomo di 30 anni residente in provincia di Lecce è finito nei guai con la giustizia dopo un controllo dei Carabinieri di Vipiteno, in provincia di Bolzano. i militari lo hanno fermato in un’area di servizio sull’Autostrada del Brennero, scoprendo una violazione che ha innescato un’indagine fino alla scoperta di un falso ideologico.
Il controllo dei carabinieri a Vipiteno e la scoperta della droga
il fermo è avvenuto in una zona di sosta lungo l’Autostrada del Brennero, dove i Carabinieri hanno eseguito un controllo di routine sul conducente di un veicolo. l’uomo, trentenne originario del Salento, è stato trovato in possesso di tre grammi di marijuana già confezionata. i militari hanno proceduto con un test antidroga che ha confermato la presenza di sostanze stupefacenti nel suo organismo.
l’esito positivo del test ha portato al ritiro immediato della patente. tale misura, prevista dalla normativa vigente, mira a tutelare la sicurezza sulle strade impedendo a chi guida sotto l’effetto di droghe di circolare fino al completamento degli accertamenti amministrativi e giudiziari. il documento di guida è stato quindi sospeso in via cautelare.
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Il tentativo di ottenere una nuova patente falsificando i fatti
nonostante la sospensione della patente, poche ore dopo l’uomo si è presentato presso una caserma nel Salento, dichiarando di aver smarrito il documento di guida. con questa dichiarazione, il trentenne ha chiesto il rilascio di una nuova patente, cercando di aggirare la sospensione imposta dalle autorità altoatesine.
le forze dell’ordine hanno incrociato i dati nei vari archivi informatizzati, confrontando le informazioni registrate a Vipiteno con quelle locali. questo confronto ha mostrato l’incongruenza tra la dichiarazione di smarrimento e la situazione reale, indicata dal documento sospeso. grazie a queste verifiche è stato possibile ricostruire l’intera vicenda.
La denuncia per falsità ideologica e le conseguenze legali
a seguito della ricostruzione dei fatti, i Carabinieri di Vipiteno hanno denunciato il giovane per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. il reato consiste nell’avere fornito dati falsi o non corrispondenti al vero all’interno di documenti ufficiali, con l’intento di trarre un vantaggio illecito.
questo episodio mette in evidenza i controlli incrociati tra le diverse banche dati e l’attenzione delle forze dell’ordine nel monitorare azioni fraudolente legate alla guida di veicoli a motore. il giovane rischia ora conseguenze giudiziarie conseguenti al tentativo di eludere una sospensione prevista per preservare la sicurezza stradale.