Dennis Quaid è intervenuto al festival di Taormina con un’opinione che si distacca nettamente da quella di altri protagonisti del mondo dello spettacolo e della politica. L’attore e musicista texano, noto per numerosi ruoli anche in film di genere, non ha nascosto la sua soddisfazione per l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Mentre alcuni artisti e attori di rilievo avevano espresso delusione rispetto alla vittoria di Trump, Quaid ha scelto di ribaltare la narrazione comune, aggiungendo un commento anche sulla scena politica italiana.
Una presa di posizione netta a taormina sulla presidenza trump
Durante la sua presenza al festival di Taormina, Dennis Quaid ha subito chiarito che la sua opinione sulla presidenza Trump è opposta a quella di Martin Scorsese e Michael Douglas, che nei giorni precedenti si erano detti delusi dall’esito delle elezioni americane. L’attore nato a Houston nel 1954 ha definito la presidenza Trump come un punto di svolta globale. Per lui, non si tratta solo di un cambiamento all’interno degli Stati Uniti, ma di un evento che avrà ripercussioni importanti anche nel resto del mondo.
Un futuro pacifico a livello internazionale
Quaid ha spiegato che la storia potrà confermare questo giudizio positivo, immaginando un futuro più pacifico anche a livello internazionale. Questa valutazione emerge in un contesto in cui molte figure dello spettacolo e culturali negli Stati Uniti e nel resto del mondo avevano invece manifestato preoccupazioni o critiche per la politica adottata dal governo Trump durante il suo mandato.
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L’apprezzamento verso giorgia meloni e le relazioni politiche internazionali
L’attore texano non si è limitato a parlare della situazione americana, ma ha dedicato parole di apprezzamento all’attuale presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. Ha ricordato la sua recente visita negli Stati Uniti, definendola “meravigliosa” e sottolineando l’importanza degli accordi commerciali raggiunti in materia di dazi. Questo commento rafforza una visione positiva verso il governo italiano, in controtendenza rispetto a molte critiche che la figura della Meloni ha raccolto in ambito internazionale.
Verso un rapporto italo-americano più stretto
Nel corso dell’intervento, Quaid ha mostrato un atteggiamento aperto verso uno scambio politico-economico più stretto fra Italia e Stati Uniti, basato su intese pragmatiche. La sua posizione evidenzia che le scelte politiche italiane di oggi si inseriscono in un quadro di relazioni globali dinamiche, dove la politica estera si lega strettamente agli interessi commerciali.
Difficoltà degli attori impegnati politicamente: parallelismi con gli stati uniti
A seguito delle osservazioni sulla Meloni, l’attore ha risposto anche alle obiezioni legate alla posizione pubblica di alcuni artisti in Italia che sostengono il centrodestra. Dennis Quaid ha fatto un parallelo con quanto gli era capitato nel 2020, quando ha interpretato Ronald Reagan nel film diretto da Sean McNamara, proprio in un anno di tornata elettorale negli Stati Uniti.
Esperienze di boicottaggio e sostegno politico
Quaid ha raccontato che, in quell’occasione, ha subito un tentativo di boicottaggio da parte di alcune forze contrarie, che cercavano di “cancellarlo” con accuse e pressioni. L’attore ha aggiunto che solo l’appoggio di Ronald Reagan, in quel momento rappresentato sullo schermo, lo ha sostenuto contro questo clima ostile. Questo episodio mostra quanto la politica possa incidere anche nel mondo dello spettacolo, influenzando la percezione pubblica di chi mette la propria faccia in ruoli o posizioni politiche delicate.
La vicenda di Quaid riflette una tensione che interessa numerosi artisti sia negli Stati Uniti che in Italia, dove scelte politiche personali o ruoli interpretativi possono provocare reazioni forti da parte dell’opinione pubblica o di altri settori culturali.