De Gregori e il progetto Nevergreen: venti serate a Milano tra canzoni rare e ospiti speciali

De Gregori E Il Progetto Never

De Gregori a Milano con il progetto Nevergreen: serate di canzoni rare e ospiti speciali. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

5 Settembre 2025

A novembre 2024 Francesco De Gregori ha messo in scena al teatro Out-Off di Milano una serie di venti concerti dedicati a un repertorio insolito: circa settanta canzoni meno conosciute della sua lunga carriera. Un’occasione per il pubblico di scoprire un lato diverso del cantautore, lontano dai suoi classici più famosi. Il tutto è stato raccontato anche nel documentario “Francesco De Gregori Nevergreen” di Stefano Pistolini, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2025 e poi portato nelle sale italiane.

Venti serate all’Out-off per riscoprire i brani meno ascoltati

Nel novembre 2024, De Gregori ha scelto il teatro milanese Out-Off per un vero e proprio marathon live: venti concerti di fila, con scalette che pescavano da un catalogo meno battuto. Tra i brani proposti, alcuni titoli come “Sento il fischio del vapore”, “Cose”, “Quattro cani” e “Pezzi di Vetro” si sono alternati a pezzi ancora più rari come “San Lorenzo” e “Il cuoco di Salò”.

Il teatro, piccolo e intimo, ha permesso al pubblico di stare a meno di mezzo metro da De Gregori. Il cantautore ha detto che questa vicinanza gli dava la possibilità di cogliere ogni reazione, creando uno scambio più diretto, che va oltre il semplice applauso a fine canzone. L’idea era proprio quella di dare spazio a chi non cerca i grandi successi, ma vuole scoprire quei brani meno suonati che lui stesso tiene nel cuore.

In questo clima raccolto, De Gregori ha trovato modo di confrontarsi con sé stesso e rinnovare la sua musica. Staccandosi dal solito repertorio, ha messo in luce canzoni che spesso restano nell’ombra, riscoprendo l’emozione dietro a quei testi e melodie.

Ospiti di qualità per arricchire il palco di Milano

Durante le serate milanesi, sul palco sono saliti diversi artisti di spicco della scena italiana, regalando momenti di grande condivisione musicale. Tra loro Malika Ayane, Zucchero, Elisa, Jovanotti e Luciano Ligabue. Questi incontri hanno dato un tono speciale ai concerti, aggiungendo varietà e profondità.

Particolarmente significativo è stato il duetto con Elisa su “Quelli che restano”, una canzone scritta da lei nel 2018 proprio per cantare con De Gregori. Il cantautore ha raccontato come Elisa gli avesse proposto altri pezzi, che però non lo avevano convinto, fino a quando lei ha scritto questo brano, che ha subito deciso di interpretare insieme a lei. Il loro rapporto artistico si è mostrato solido e basato su un rispetto sincero.

Questi momenti non sono restati solo sul palco, ma sono stati raccolti dal regista Stefano Pistolini nel documentario “Nevergreen”. Il film mostra le prove, i dietro le quinte, le relazioni tra De Gregori, gli ospiti e il pubblico, dando uno sguardo più umano e intimo al tour.

Nevergreen, il documentario che racconta musica e backstage

Il documentario “Francesco De Gregori Nevergreen”, firmato da Stefano Pistolini, è andato oltre il semplice racconto dei concerti. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2025 e poi uscito nelle sale a settembre, il film si concentra soprattutto su quello che succede dietro le quinte, nei camerini, durante le prove e nei momenti più privati del tour.

Pistolini, al suo terzo lavoro con De Gregori dopo “Finestre Rotte” e “Falegnami & Filosofi” , ha evitato il classico stile intervista. Ha preferito raccontare la storia attraverso l’atmosfera, le emozioni e i dettagli di quei giorni. Le canzoni meno note diventano così il filo conduttore di un racconto che svela un De Gregori più vicino e meno noto al grande pubblico.

La scelta di non interrompere la musica con discorsi o spiegazioni ha mantenuto vivo il flusso emotivo, facendo sentire lo spettatore parte di un’esperienza intima, che spesso resta nascosta durante i concerti tradizionali.

Il valore di Nevergreen nel cinquantenario di “Rimmel” e i legami con il cinema

Nel 2025 si festeggia il cinquantesimo anniversario di “Rimmel”, uno degli album simbolo di De Gregori. Il progetto “Nevergreen” si inserisce in questo percorso di celebrazione, ma punta a valorizzare l’altra faccia della sua musica: quella meno conosciuta, ma altrettanto importante.

De Gregori ha anche una lunga storia con il cinema, non solo come musicista ma anche come autore di colonne sonore. Ha lavorato a film italiani come “Flirt” di Roberto Russo, “Il muro di gomma” di Marco Risi e “Sei mai stata sulla luna?” di Paolo Genovese. Ha spiegato di aver accettato solo proposte in cui credeva, riconoscendo la differenza tra scrivere per sé e per un film. Un aneddoto curioso riguarda Nanni Moretti: dopo aver collaborato agli arrangiamenti musicali per “Il muro di gomma”, Moretti gli mandò in regalo una Sachertorte, che De Gregori conserva ancora con affetto.

Questo legame con il cinema, unito a una carriera musicale lunga e complessa, fa di “Nevergreen” molto più di una serie di concerti. È un dialogo aperto con la cultura italiana, che attraversa la musica e il cinema da decenni.