Sindaci e produttori mobilitati a Pontinia contro emendamento sul latte congelato nella Mozzarella Dop

Sindaci E Produttori Mobilitat

Manifestazione a Pontinia contro l’emendamento sul latte congelato nella Mozzarella Dop. - Gaeta.it

Armando Proietti

5 Settembre 2025

Un incontro a Pontinia ha raccolto istituzioni e operatori agricoli per discutere della possibile introduzione di un emendamento che consentirebbe l’uso di latte di bufala congelato o concentrato nella produzione della Mozzarella Dop. La proposta, contenuta nel Disegno di Legge sulle “Disposizioni sanzionatorie a tutela dei prodotti alimentari italiani” in discussione al Senato, ha suscitato forti preoccupazioni tra i produttori locali, temendo un impatto negativo sulla filiera tradizionale e sul valore del prodotto. L’incontro si è trasformato in una risposta coordinata delle comunità locali per tutelare la qualità di un prodotto simbolo del territorio.

Riunione straordinaria a Pontinia: sindaci e associazioni uniti per difendere il settore bufalino

Il 4 settembre, nella sala consiliare del Comune di Pontinia, il sindaco Eligio Tombolillo ha convocato una riunione aperta a diversi rappresentanti istituzionali e operatori del settore bufalino per discutere l’emendamento che potrebbe cambiare le regole di produzione della Mozzarella Dop. Tra gli intervenuti, oltre al sindaco di Pontinia, c’erano gli amministratori di Sabaudia e Amaseno, rispettivamente Alberto Mosca ed Ernesto Gerardi, insieme a rappresentanti dei Comuni di Maenza e Roccasecca dei Volsci. Alla riunione hanno preso parte anche l’assessore all’agricoltura di Pontinia, Giovanni Bottoni, alcuni membri della giunta e consiglio comunale, oltre al presidente di Coldiretti Latina, Daniele Pili.

La partecipazione è stata ampia e ha coinvolto diversi allevatori ed esperti del settore, tra cui il professor Pierluigi Panici Benedetti e il dottor Umberto Sciscione. Durante l’incontro, è stata illustrata la posta in gioco: l’emendamento permetterebbe l’utilizzo di latte di bufala congelato e cagliata non freschi, aprendo la strada a materie prime potenzialmente importate dall’estero, in particolare da mercati asiatici, e non coerenti con la produzione tradizionale locale.

Impatto dell’emendamento: le preoccupazioni delle aziende locali e le ripercussioni sulla Mozzarella Dop

Il settore bufalino dell’Agro Pontino e del territorio ciociaro vive già condizioni difficili, con il prezzo del latte di bufala ai minimi storici. L’eventuale introduzione del latte congelato o concentrato nella filiera della Mozzarella Dop rischia di modificare in modo sostanziale le caratteristiche di un prodotto di qualità tutelato da rigide regole. Questo cambiamento potrebbe minare la tipicità e la genuinità della mozzarella prodotta esclusivamente con latte fresco.

La preoccupazione principale riguarda l’ingresso nel mercato di materie prime congelate, che abbasserebbero i costi di produzione favorendo soprattutto le grandi industrie e penalizzando le aziende locali che puntano sulla qualità. Il latte congelato non avrebbe la stessa freschezza e le stesse proprietà organolettiche del latte fresco di bufala, alterando la consistenza e il gusto della Mozzarella Dop. Questo metterebbe a rischio la reputazione del prodotto e danneggerebbe l’intero indotto, con ripercussioni economiche sui produttori.

Inoltre, l’ipotesi di un mercato aperto a materie prime straniere complica ulteriormente il quadro, in quanto il latte potrebbe non rispettare gli standard di tracciabilità e controllo attualmente applicati alle produzioni locali. Le aziende hanno chiesto di rafforzare i controlli e garantire trasparenza per mantenere alto il valore di un marchio riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

Coordinamento territoriale e il documento di protesta verso le istituzioni nazionali

Gli amministratori, insieme agli operatori e alle associazioni, hanno deciso di mettere nero su bianco le loro posizioni. È in preparazione un documento condiviso che riassuma le argomentazioni contro l’emendamento, da sottoporre ai rappresentanti politici e alle istituzioni responsabili. Il testo richiamerà l’attenzione sulla necessità di proteggere la filiera bufalina tradizionale e la qualità della Mozzarella Dop, ribadendo l’opposizione netta alla modifica normativa che permetterebbe l’uso di latte congelato o concentrato.

Questa iniziativa vuole dimostrare l’unità delle comunità coinvolte e la volontà di tutelare un prodotto strettamente legato al territorio e alla cultura agricola locale. Il documento sarà uno strumento per richiedere un controllo più rigoroso sulle materie prime e per contrastare pratiche che potrebbero compromettere il lavoro di allevatori e produttori.

Il dibattito sul futuro della Mozzarella Dop e del settore bufalino rimane aperto, con un forte coinvolgimento delle amministrazioni locali che intendono difendere un comparto vitale per l’economia rurale e la tradizione agroalimentare italiana. La mobilitazione prosegue in vista delle decisioni parlamentari che decideranno le sorti di questa filiera.