Dallo spazio la penisola di Chiltepe in Nicaragua mostra laghi vulcanici simili a occhi e teschio

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Penisola di Chiltepe in Nicaragua, laghi vulcanici dall'aspetto insolito vista dallo spazio. - Gaeta.it

Laura Rossi

18 Settembre 2025

Un’immagine catturata nel 2014 da un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale rivela una formazione naturale che ricorda un volto, composta da due laghi vulcanici sulla penisola di Chiltepe nel lago Managua, Nicaragua. Questi corpi d’acqua, modellati da antiche eruzioni, offrono uno spettacolo singolare visto dall’orbita terrestre. L’area, nota per la sua attività vulcanica passata, è un punto di interesse per geologi e appassionati di fenomeni naturali.

Caratteristiche geologiche della penisola di chiltepe e formazione degli specchi d’acqua

La penisola di Chiltepe si trova a circa 16 chilometri a nord-ovest dal centro di Managua, capitale del Nicaragua. Quest’area è il risultato di una serie di eruzioni piroclastiche di tipo esplosivo, che si sono manifestate tramite fenomeni chiamati eruzioni a scudo. Durante questi eventi, frammenti di pomice e altri materiali vulcanici venivano espulsi con grande forza dal sottosuolo. Queste eruzioni hanno modellato il territorio migliaia di anni fa, formando crateri e depressioni poi occupate dall’acqua. Le principali eruzioni conclusero circa 17.000 anni fa. Più recentemente, nell’arco degli ultimi 2.000 anni, l’attività vulcanica è stata più blanda ma comunque rilevante per la conformazione dei laghi.

Questa evoluzione geologica ha dato vita a un paesaggio unico che, dall’alto, assume forme particolari autoritratte in questo contesto naturale. L’area risulta composta da materiali leggeri espulsi durante le fasi esplosive, che nel corso dei secoli hanno mantenuto la loro composizione contribuendo a definire i margini di coloro che oggi sono bacini lacustri.

I laghi vulcanici che sembrano occhi visti dallo spazio

Due laghi principali emergono dalla superficie della penisola, soprattutto se osservati dall’alto: il lago Apoyeque, di dimensioni ridotte situato all’interno del cratere omonimo, e la Laguna Xiloa, più ampia, con un diametro intorno ai 2,4 km. Apoyeque si colloca a un’altitudine di quasi 400 metri, mentre Xiloa si trova molto più vicina al livello del mare. Questa differenza altimetrica fa sì che la visione simultanea dei due laghi sia possibile soltanto dalla posizione superiore del cratere Apoyeque.

La formazione della Laguna Xiloa si deve a un’eruzione esplosiva generata dall’interazione tra magma e acqua sotterranea. Questo fenomeno, noto come eruzione freatomagmatica, ha creato il vasto bacino che oggi si estende sulla penisola. È proprio questa disposizione dei laghi, uno accanto all’altro, che ricorda vagamente due occhi fissare l’universo, conferendo all’area una forma che l’immaginazione riconduce a un teschio.

Storia dell’attività vulcanica e attuale stato di Apoyeque e laguna Xiloa

Nonostante siano classificati come vulcani attivi, Apoyeque e Laguna Xiloa non danno segni di eruzione da migliaia di anni. Secondo il Global Volcanism Program della Smithsonian Institution, le probabilità che questi vulcani esplodano nel prossimo futuro sono molto basse. La Laguna Xiloa ha eruttato l’ultima volta circa 6.000 anni fa, mentre Apoyeque ha mostrato attività più recente con quattro eventi esplosivi significativi nel passato remoto.

L’eruzione più recente e potente di Apoyeque si stima risalga intorno al 50 a.C., momento in cui si sarebbe formato il cratere che contiene oggi il lago. Se si verificasse una nuova eruzione di vasta portata nello stesso vulcano, le conseguenze potrebbero coinvolgere la città di Managua e in misura più grave l’area di Bosques de Xiloa, insediamento situato sulle sponde della Laguna.

Il rischio permane quindi per le popolazioni più vicine ai crateri, sebbene l’attività attuale non indichi segnali imminenti di eruzione. Monitoraggi e studi geologici continuano a osservare il comportamento dei vulcani nicaraguensi per valutare la sicurezza dei territori limitrofi.