Cuba propone un visto regionale simile a schengen per facilitare i viaggi nella regione caraibica

Cuba propone un visto regionale simile a schengen per facilitare i viaggi nella regione caraibica

Il ministro Juan Carlos García Granda propone un visto regionale caraibico ispirato a Schengen per facilitare i viaggi, rilanciare il turismo e rafforzare la cooperazione tra Cuba, Colombia, Messico e altri paesi.
Cuba Propone Un Visto Regional Cuba Propone Un Visto Regional
Il ministro del turismo cubano propone un visto regionale caraibico simile a Schengen per facilitare gli spostamenti, rilanciare il turismo e rafforzare la cooperazione tra i paesi della regione. - Gaeta.it

Il ministro del turismo di Cuba, Juan Carlos García Granda, ha presentato una proposta per creare un visto regionale per i paesi caraibici simile al sistema Schengen europeo. Questa iniziativa punta a semplificare la burocrazia alle frontiere e incentivare il turismo internazionale nella regione, favorendo una maggiore mobilità tra le nazioni. L’obiettivo è rafforzare i flussi turistici aumentando la connettività e riducendo gli ostacoli normativi che oggi limitano gli spostamenti.

La proposta del visto regionale e l’esempio europeo dello schengen

Juan Carlos García Granda ha spiegato che l’idea nasce dalla necessità di uniformare e facilitare i controlli ai confini tra i paesi caraibici, in modo da consentire ai visitatori di spostarsi senza passare attraverso procedure multiple e complesse. “Dobbiamo iniziare a parlare di visti utilizzabili in più Paesi, come nel caso dell’area Schengen in Europa”, ha detto il ministro, sottolineando l’importanza di questa misura nel rendere la regione più appetibile per il turismo globale.

Il sistema Schengen permette ai cittadini di viaggiare liberamente in 26 paesi europei senza dover richiedere più autorizzazioni. Applicare un modello simile ai paesi caraibici potrebbe rimuovere molti ostacoli organizzativi attuali, velocizzando l’ingresso e la permanenza dei turisti. La proposta include anche la condivisione di informazioni tra gli stati membri per garantire sicurezza e controllo efficaci, pur semplificando la procedura per i viaggiatori.

Strategie per recuperare quote di mercato e rafforzare la connettività turistica di cuba

Il ministro ha evidenziato che uno dei principali obiettivi di questa iniziativa è favorire la ripresa del turismo post-pandemico, cercando di riportare i flussi turistici ai livelli precedenti. Per farlo, Cuba punta a rafforzare i mercati tradizionali che nel tempo hanno garantito afflussi consistenti di visitatori, come Colombia, Messico e Brasile.

L’attenzione si concentra dunque su una politica mirata che consenta di recuperare la quota di mercato persa a favore degli Stati Uniti, a causa delle limitazioni varate dal governo statunitense. García Granda ha specificato che, oltre a puntare sui mercati storici, Cuba ha messo a punto una strategia per intercettare anche segmenti più distanti, come i turisti provenienti da Turchia, Cina e Russia. Questo doppio binario dovrebbe garantire un aumento della domanda e migliori ricadute economiche per il paese.

Vantaggi e opportunità di un’offerta turistica integrata a livello regionale

L’idea non riguarda soltanto Cuba ma l’intera area delle americhe caraibiche, proponendo un’offerta turistica unica che attrae viaggiatori interessati a spostarsi tra più destinazioni nel medesimo viaggio. Il ministro ha affermato: “I clienti non stanno raggiungendo solo Cuba, ma anche le Americas, il che potrebbe essere molto più vantaggioso se si rivolgessero a più di un Paese”.

Un visto regionale incoraggerebbe itinerari multi-paese, aumentando la permanenza e la spesa media dei turisti. Attraverso accordi di cooperazione tra i paesi coinvolti, la regione potrebbe proporre pacchetti turistici integrati, servizi più omogenei e una migliore offerta culturale e ricreativa.

Rafforzamento del brand turistico e sistema di controllo condiviso

Questi vantaggi contribuiscono a rafforzare il brand turistico caribico complessivo, rendendo il territorio più competitivo sui mercati internazionali. Contemporaneamente si creerebbe un sistema di controllo condiviso che evita inefficienze e ostacoli burocratici, generando un ambiente favorevole per operatori, governi e visitatori.

In definitiva, il progetto di visto regionale rappresenta un tentativo concreto di rilanciare il turismo in un’area che conserva un grande potenziale, ma che necessita di strumenti moderni per farsi spazio nella corsa globale del settore. Restano da definire i dettagli tecnici e la volontà politica degli altri stati, ma Cuba ha aperto la strada a una discussione importante per il futuro dei Caraibi.

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