Il nuovo questore di macerata luigi mangino guida la sicurezza in provincia con esperienza ventennale

Il nuovo questore di macerata luigi mangino guida la sicurezza in provincia con esperienza ventennale

Luigi Mangino guida la questura di Macerata dal 2025, puntando su prevenzione, coordinamento e collaborazione con la comunità per contrastare microcriminalità, infiltrazioni mafiose e garantire sicurezza pubblica.
Il Nuovo Questore Di Macerata Il Nuovo Questore Di Macerata
Luigi Mangino, con trent’anni di esperienza, assume la guida della questura di Macerata nel 2025, puntando a rafforzare la sicurezza pubblica attraverso il dialogo con la comunità, la prevenzione della microcriminalità e il contrasto alle infiltrazioni criminali nella provincia marchigiana. - Gaeta.it

Il 2025 segna un nuovo capitolo per la questura di Macerata, dove Luigi Mangino ha assunto la direzione. Con trent’anni di esperienza nella polizia, Mangino arriva con un bagaglio operativo e gestionale significativo, pronto a confrontarsi con le sfide specifiche di questa provincia marchigiana. In questo articolo si approfondiscono i dettagli del suo incarico, le priorità per il territorio e l’approccio alla sicurezza pubblica, tema cruciale anche alla luce delle tensioni crescenti nei centri urbani e nelle località costiere.

Un percorso ricco di esperienze a roma e terni

Luigi Mangino ha consolidato un’esperienza varia e intensa in oltre trent’anni di servizio. Ha diretto quattro grandi commissariati nella città di Roma, incluso quello del Casilino, un’area di circa 300mila abitanti distribuiti su 113 chilometri quadrati. La sua carriera è passata anche per la Questura di Terni, dove ha operato nell’ultimo anno prima di approdare a Macerata, facendo emergere una particolare attenzione all’attività di contrasto alle organizzazioni mafiose.

Competenze operative e coordinamento tra dipartimenti

Questa esperienza operativa include non solo la gestione sul campo, ma anche competenze coordinate tra dipartimenti, così da garantire un controllo capillare e costante del territorio. Il suo passato testimonia un impegno diretto nella prevenzione e nel coordinamento di più forze di polizia, un aspetto centrale nel successo delle indagini contro fenomeni criminali complessi.

Il dialogo stretto con la comunità maceratese

Il 58enne romano si è insediato di recente, succedendo a Gianpaolo Patruno, che ha assunto la guida della questura di Ravenna. Il primo impegno ufficiale di Mangino è stato la partecipazione a un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Isabella Fusiello. Durante la presentazione ai media, è emerso un quadro di Macerata come quarta provincia più sicura d’Italia, un risultato che il questore vuole consolidare e migliorare.

Mangino ha invitato i cittadini alla collaborazione attiva, sottolineando come la sicurezza dipenda dalla segnalazione di situazioni di disagio e degrado. Questo punto dimostra la volontà di mantenere un dialogo stretto con la comunità, elemento indispensabile per prevenire il crimine e intervenire tempestivamente. Il questore ha definito la sicurezza come un “bene comune” che si costruisce con la partecipazione di tutti, dalle forze dell’ordine ai cittadini.

Strategie preventive e il fenomeno della microcriminalità in provincia

Il questore assegna grande rilievo alle attività preventive come strumento principale per contenere gli episodi di criminalità. Mangino ha sottolineato la necessità di lavorare a stretto contatto con gli altri corpi di polizia, affinché si possa garantire una risposta coerente e rapida alle diverse situazioni che si presentano sul territorio.

Riguardo alle caratteristiche della provincia maceratese, Mangino ha descritto un contesto in cui predominano fenomeni di microcriminalità, senza però escludere la presenza di disagi che richiedono interventi concreti e mirati. Il suo approccio punta a un ascolto diretto del territorio, per calibrare le strategie operative e tecniche necessarie a garantire la sicurezza pubblica in modo efficace e continuativo.

Il contrasto alle infiltrazioni criminali e la ricostruzione post sisma

La questione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’area di Macerata è stata affrontata con attenzione dal nuovo questore. Mangino ha riconosciuto che la ricostruzione post terremoto attrae interesse per le ditte d’appalto, un potenziale varco per infiltrazioni criminali. Tuttavia, al momento, la presenza di organizzazioni mafiose attive nella provincia rimane da accertare.

Vigilanza e trasparenza nelle attività economiche

Questo tema resta comunque al centro della vigilanza e delle indagini della questura, che intende mantenere alta l’allerta e prevenire rischi futuri. Le risorse saranno dedicate con un occhio particolare alla trasparenza e al controllo delle attività economiche legate alla ricostruzione, in un contesto dove la collaborazione con istituzioni e cittadini assume un valore decisivo.

Interventi mirati contro furti, droga e violenza giovanile

Mangino ha indicato i principali fronti di intervento della sua squadra: combattere i furti nelle abitazioni, le rapine, ma anche affrontare i problemi connessi alla diffusione di sostanze stupefacenti e alla violenza tra i giovani. Quest’ultimo fenomeno sembra concentrarsi soprattutto nelle località costiere, dove movida e spaccio creano tensioni sociali sempre più evidenti.

Nonostante le criticità, il questore ha rimarcato che la polizia lavora con le risorse attuali, senza volersi tirare indietro di fronte al carico di responsabilità. Per garantire un presidio costante e una risposta pronta, restano essenziali la capacità di coordinamento e un impiego efficiente delle forze a disposizione.

Il cammino di Luigi Mangino a Macerata parte con l’obiettivo di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine e di consolidare la sicurezza di un territorio che ha mostrato di saper mantenere livelli bassi d’incidenza criminale. Il suo ruolo sarà decisivo nel gestire le sfide che il prossimo futuro riserverà alla provincia marchigiana.

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