La sanità nella Regione Marche sta affrontando una crisi significativa, come evidenziano i dati sull’attuale situazione. Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e potenziale candidato alle prossime elezioni regionali, ha espresso preoccupazione riguardo alla mobilità passiva, un fenomeno significante che incide pesantemente sulle finanze sanitarie locali. La mobilità passiva si riferisce alla pratica per cui i pazienti marchigiani vengono curati in altre regioni a causa della mancanza di risposte adeguate all’interno della loro regione di residenza.
Aumento della mobilità passiva nelle marche
Ricci ha commentato che, esaminando il bilancio di previsione, si nota un incremento della mobilità passiva nella provincia di Pesaro-Urbino di circa 4,5 milioni di euro. Il totale della mobilità passiva nella regione si aggira intorno ai 65 milioni di euro. Questa cifra rappresenta una somma considerevole per la Regione, poiché indica quanto denaro viene trasferito ad altre regioni, tra cui Emilia Romagna e Lombardia, per garantire le cure ai pazienti marchigiani. Ricci ha sottolineato che questa situazione è particolarmente allarmante, evidenziando le difficoltà nel garantire servizi sanitari adeguati ai cittadini locali.
Secondo il politico, il costante aumento della mobilità passiva è un segnale chiaro di una sanità in affanno. La mancanza di servizi sufficienti impedisce ai marchigiani di ricevere cure appropriate nella propria regione, costringendoli così a cercare assistenza altrove. La richiesta di un cambio di rotta è forte e urgente poiché, secondo Ricci, è necessaria una trasformazione significativa nella gestione e nell’organizzazione dei servizi sanitari. Il suo messaggio è chiaro: le chiacchiere non sono più sufficienti e occorre agire concretamente per migliorare la situazione.
Scontro politico sulla direzione sanitaria
Recentemente, Ricci ha messo in luce anche la situazione all’interno della Giunta regionale, dove ha notato tensioni significative nel processo di nomination per la direzione sanitaria dell’Azienda sanitaria territoriale 5. Secondo le sue osservazioni, ci sono stati scontri tra partiti all’interno della Giunta, che sono durati per tutta la notte. Questa situazione evidenzia un problema maggiore, ossia il fatto che le scelte per ruoli dirigenziali cruciali non devono essere influenzate da logiche politiche, ma piuttosto si deve privilegiare la qualità e la competenza.
Ricci ha ribadito l’importanza di scegliere le persone più adatte per la gestione sanitaria, piuttosto che procedere con criteri legati a appartenenze politiche. Per lui, il criterio di selezione deve essere basato su merito e professionalità, affinché i ruoli chiave siano occupati da individui capaci di affrontare le sfide attuali e portare un reale miglioramento al sistema sanitario marchigiano. La sua speranza è che chi verrà nominato in futuro possa contribuire a invertire la tendenza negativa e restituire ai marchigiani servizi sanitari di qualità.
La necessità di un cambiamento globale
Ricci conclude il suo intervento esprimendo un desiderio di cambiamento profondo nella cultura gestionale del settore salute nella regione. La mancanza di un approccio adeguato e la continua crescita dei numeri sulla mobilità passiva devono spingere i decisori a riflettere su nuovi metodi e strategie. La sanità deve diventare una priorità per il governo regionale, affinché si possano sviluppare politiche sanitarie efficaci e sostenibili.
Il futuro della sanità marchigiana dipenderà dalla capacità di ascoltare le esigenze della popolazione e dal coraggio di affrontare le problematiche con soluzioni adeguate. Per Ricci e per molti cittadini, è fondamentale garantire che la salute degli abitanti delle Marche venga messa al primo posto, iniziando da una gestione più responsabile e competente dei servizi sanitari.