Controlli dei Carabinieri: arrestato 80enne per possesso di fucile a canne mozze e denunciato 65enne

Controlli dei Carabinieri: arrestato 80enne per possesso di fucile a canne mozze e denunciato 65enne

I Carabinieri di San Donà di Piave arrestano un ottantenne per possesso di armi non registrate e denunciano un 65enne con una pistola illegale, intensificando i controlli per garantire la sicurezza pubblica.
Controlli Dei Carabinieri3A Arr Controlli Dei Carabinieri3A Arr
Controlli dei Carabinieri: arrestato 80enne per possesso di fucile a canne mozze e denunciato 65enne - Gaeta.it

In un’operazione mirata alla sicurezza, i Carabinieri della Compagnia di San Donà di Piave hanno effettuato controlli approfonditi sul territorio, portando all’arresto di un uomo di 80 anni e alla denuncia di un 65enne. Le operazioni hanno messo in luce la presenza di armi non registrate, sollevando interrogativi sulla sicurezza pubblica nell’area di Venezia.

I controlli e l’arresto dell’80enne

Le indagini dei Carabinieri hanno condotto a un’operazione volta a controllare il rispetto delle normative riguardanti il possesso di armi. Durante un’ispezione nell’abitazione di un ottantenne sottoposto agli arresti domiciliari, i militari hanno scoperto un fucile a canne mozze. Questo arma, con matricola abrasa, era nascosta in casa insieme a otto cartucce a salve. Gli agenti hanno immediatamente proceduto all’arresto dell’uomo, portandolo in carcere, dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Le contestazioni mosse nei confronti dell’80enne indicano una grave violazione delle leggi sul possesso di armi, in particolare per l’uso di un’arma il cui numero di identificazione era stato volutamente rimosso. Questo non solo solleva segnali di allerta, ma evidenzia anche la necessità di vigilanza continua per prevenire possibili situazioni di pericolo in comunità.

Perquisizione e denuncia del 65enne

Parallelamente all’arresto dell’80enne, gli stessi Carabinieri hanno collaborato con la Polizia Locale di Jesolo per effettuare una perquisizione presso l’abitazione di un uomo di 65 anni. Sospettato di detenere armi in maniera illegale, l’esito di questa operazione si è rivelato allarmante. Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto una pistola priva di matricola, oltre a una serie di munizioni, tra cui 361 cartucce di calibro 7.65.

In aggiunta, sono stati scoperti altri oggetti inquietanti, tra cui una canna per pistola senza matricola, un caricatore con sei cartucce di calibro 7.65, due silenziatori artigianali, e vari gadget che rimandano alla lavorazione di armi o dispositivi di sicurezza non convenzionali, come un coltello a farfalla e un tirapugni. La scoperta di un petardo artigianale, creato a partire da una bottiglia imbottita con polvere pirica e miccia, ha aperto ulteriori interrogativi sull’attività dell’uomo.

Le autorità hanno provveduto a denunciare il 65enne per il possesso di armi illegali e la violazione delle normative vigenti. I controlli continuano ad essere una priorità per garantire che fenomeni del genere non proliferino nell’area circostante, colpendo la sicurezza dei cittadini.

La risposta della comunità e le prospettive future

Eventi come questi scuotono la comunità, suscitando reazioni miste tra preoccupazione e richiesta di maggiori misure di sicurezza. Le autorità locali stanno valutando strategie per aumentare la sorveglianza e promuovere iniziative che possano ridurre la diffusione di armi non registrate. I controlli periodici svolti dai Carabinieri e dalla Polizia Locale risultano essere strumenti cruciali per mantenere un alto livello di sicurezza pubblica.

Molti cittadini esprimono preoccupazione riguardo alla facilità con cui alcuni individui possono accedere a armi potenzialmente pericolose. L’apprensione collettiva spinge verso una discussione più ampia sul possesso di armi e sulla necessità di misure regolative più severe, mantenendo alta l’attenzione su possibili atti di violenza e criminalità. Le autorità stanno lavorando per elaborare un percorso che garantisca una maggiore sicurezza per tutti, affrontando direttamente situazioni simili a quelle che hanno portato all’arresto e alla denuncia degli uomini coinvolti in questo caso.

Change privacy settings
×