Un pomeriggio segnato dalla violenza ha colpito il comune di Cerchio, in provincia dell’Aquila, dove ieri intorno alle 16 è accaduto un episodio grave. Mario Mancini, vicesindaco di 68 anni, e suo figlio Juri, di 40, stavano camminando in via della Casetta, strada che collega la Tiburtina Valeria alla Circonfucense, quando un’auto li ha travolti in modo volontario. Entrambi sono stati trasportati al pronto soccorso con ferite non mortali. La Marsica resta scossa per l’episodio che ha mobilitato il mondo politico locale e non solo.
Cronaca Dell’Incidente A Cerchio: dettagli e dinamica dell’investimento
L’investimento è avvenuto nel tardo pomeriggio, in una via centrale e tranquilla del paese, un momento in cui normalmente la comunità si muove in serenità. Mancini e suo figlio stavano passeggiando, quando una vettura è piombata su di loro senza motivo apparente. Le forze dell’ordine hanno subito avviato le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto, che sembra configurarsi come un atto voluto e non un incidente.
I due feriti sono stati messi sotto osservazione in ospedale, ma non risultano in pericolo di vita. L’episodio ha destato sgomento tra i residenti e la comunità marsicana, per via della natura improvvisa e violenta del gesto. Al momento, non sono state rese note ulteriori informazioni sul conducente o sul possibile movente dell’aggressione.
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Reazioni e solidarietà dei sindaci marsicani dopo l’attentato al vicesindaco
La risposta politica e sociale è stata immediata e compatta. Il sindaco di Celano, Settimio Santilli, ha espresso in maniera visibile il suo sostegno a Mancini e al figlio. Ha ricordato di averli visti poche ore prima durante l’inaugurazione del nuovo plesso scolastico, segnando un momento di crescita per Cerchio. Santilli ha sottolineato le contraddizioni tra l’impegno amministrativo per il bene collettivo e il clima ostile che si respira intorno a certe cariche pubbliche.
Il riferimento diretto riguarda il ruolo del vicesindaco, spesso esposto a minacce e offese, anche sui social ma non solo. Santilli denuncia un clima in cui esponenti pubblici e le loro famiglie rischiano aggressioni senza un’adeguata protezione. Ha descritto una situazione quasi senza sbocchi, dove chi rappresenta la comunità potrebbe abbandonare la carica per la pressione sociale e mediática.
Le difficoltà del vivere politico locale: minacce e ostilità contro amministratori, l’allarme dei sindaci
Le parole di Santilli mostrano una realtà difficile: molte volte gli amministratori locali affrontano disagi pesanti senza ricevere tutela o attenzione sufficiente. Le aggressioni verbali, le minacce e l’ostracismo trascendono il semplice dissenso politico, diventando un problema sociale concreto. Questo atteggiamento mina il tessuto democratico e scoraggia la partecipazione civica.
Il sindaco di Celano ha parlato della “carne da macello” cui si sentono ridotti, prima di ogni cosa esseri umani che svolgono un ruolo pubblico. Ha ricordato come reagire a tali pressioni spesso finisca per alimentare scandali e ulteriori complicazioni mediatiche. Il rischio è quello di un progressivo allontanamento da ruoli di responsabilità da parte di chi nelle comunità locali cerca di essere punto di riferimento e risolutore di problemi quotidiani.
Il futuro della politica locale minacciato dall’odio sociale e dalla violenza ai danni degli amministratori
L’attacco subito da Mancini e dal figlio richiama una questione centrale e urgente nella politica italiana concentrata a livello locale. Il timore che episodi del genere si moltiplichino produce un clima di paura attorno a incarichi che richiedono dedizione e sacrificio. Se questo clima ostile dovesse continuare a diffondersi, le difficoltà nel trovare persone pronte a mettersi in gioco pubblicamente aumenteranno.
I sindaci marsicani lanciano un segnale forte contro le dinamiche di ostilità e violenza che rischiano di destabilizzare le fondamenta della vita democratica a Cerchio e nei piccoli Comuni. La solidarietà verso Mancini e Juri è una risposta civile e istituzionale che testimonia come ancora esistano forze pronte a difendere quei valori, ma la strada resta irta di sfide, soprattutto in territori segnati da tensioni crescenti.