Consumo di frutta secca in crescita costante: un mercato da quasi un miliardo di euro nel 2025

Consumo di frutta secca in crescita costante: un mercato da quasi un miliardo di euro nel 2025

La crescente domanda di frutta secca in Italia riflette l’apprezzamento per i suoi benefici nutrizionali, la versatilità culinaria e il ruolo chiave nel mercato interno ed export, legato a tradizioni culturali radicate.
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La frutta secca in Italia sta guadagnando popolarità grazie ai suoi benefici per la salute, alla versatilità in cucina e a un mercato in rapida crescita, diventando un alimento quotidiano e simbolo di tradizione e cultura locale. - Gaeta.it

Negli ultimi anni è cresciuta la domanda di frutta secca in Italia, spinta da una nuova attenzione ai suoi benefici per la salute e dalla diffusione di nuovi modi di consumo. Mandorle, noci, nocciole, pistacchi, pinoli, castagne e arachidi stanno conquistando uno spazio più ampio nella dieta quotidiana, superando la tradizionale associazione a momenti di festa o aperitivi. Questo cambiamento ha portato la frutta secca a farsi largo come alimento versatile e nutriente, apprezzato anche come spuntino energetico e pratico per chi è in movimento.

l’evoluzione del consumo della frutta secca in italia

Fino a pochi anni fa la frutta secca era considerata esclusivamente un cibo stagionale, legato a periodi specifici dell’anno come le feste natalizie o a momenti conviviali, come gli aperitivi. Oggi la situazione è completamente diversa. La crescente consapevolezza delle proprietà nutrizionali e salutistiche di mandorle, nocciole, noci e altri frutti ha modificato le abitudini e portato a un consumo più frequente e prolungato nel corso dell’anno. La frutta secca non è più vista solo come un “cibo dei poveri” nato come fonte di energia economica, ma come un alimento apprezzato da un pubblico più ampio, inclusi consumatori con maggior potere d’acquisto.

Questa rivoluzione nell’uso ha anche favorito l’adozione della frutta secca come spuntino ideale per recuperare energie dopo attività sportive o come sostituto di pasti leggeri. La presenza sempre più frequente di prodotti a base di frutta secca nelle aree di ristoro degli autogrill, nelle palestre e nelle stazioni ferroviarie ha fatto nascere il soprannome di “frutta da viaggio” per indicare la praticità e la naturalezza di questo alimento per chi è in movimento.

mercati e numeri: un settore in rapida espansione

L’aumento dei consumi ha spinto il mercato italiano della frutta secca verso cifre molto rilevanti. Nel 2025 il settore vale quasi un miliardo di euro, cifra che include sia le vendite interne che le esportazioni. Il tasso di crescita annuo ha superato il 10%, segno che la domanda continua a essere sostenuta e in espansione.

il ruolo dell’export

Il ruolo dell’export è fondamentale per questo andamento. L’Italia esporta una buona quantità di frutta secca, soprattutto noci e nocciole, verso diversi paesi europei e non solo. Questo valore economico è il risultato non solo di una maggiore domanda, ma anche di una politica di valorizzazione del prodotto italiano nel mondo, grazie alla fama delle sue produzioni locali, spesso legate a determinate aree geografiche come le Langhe o la Valle dei Templi.

aspetti storici e culturali legati alla frutta secca in italia

La storia della frutta secca in Italia è antica e strettamente legata al territorio. Nel suo libro “Frutta secca, mercato, valorizzazione, storia e salute”, Mario Liberto dedica ampio spazio non solo alla parte commerciale e nutrizionale, ma anche alla tradizione che lega questi prodotti all’identità culturale del Paese.

Dal litorale laziale e toscano con le pinete di pignoli alle distese di mandorli in fiore della Puglia e della Sicilia, fino ai noccioleti delle Langhe e dell’Irpinia, la frutta in guscio fa parte del paesaggio rurale italiano. Ignazio Vassallo, coordinatore nazionale della frutta in guscio, sottolinea l’importanza della frutta secca come elemento che contribuisce alla formazione di beni immateriali, raccordando natura, cultura e tradizioni popolari.

La presenza secolare di questi alberi nei diversi territori ha influenzato usi alimentari e ricette regionali, molte delle quali oggi riprese e reinterpretate anche in ambito gastronomico e industriale. La frutta secca, quindi, non è solo cibo ma rappresenta anche un legame con la terra e la storia italiana.

frutta secca e cucina: un ingrediente dai mille usi

Oltre a essere apprezzata come snack, la frutta secca si inserisce con facilità in molte preparazioni culinarie. Nel volume di Liberto viene evidenziato come questo alimento venga sfruttato in panature, dolci, gelateria e pasticceria. Aggiungere mandorle tritate a un impasto, o utilizzare pinoli per insaporire un piatto, rappresenta un modo per integrare gusto, consistenza e nutrienti.

La versatilità è una caratteristica che ha favorito la riscoperta di queste materie prime anche in cucina professionale e artigianale. Ricette tradizionali si affiancano a creazioni moderne, dove la frutta secca entra sia come elemento decorativo che come parte integrante del gusto. La cultura alimentare italiana, ricca e variegata, ha sempre considerato questi prodotti protagonisti in piatti locali, valori ora rilanciati anche a livello commerciale e mediatico.

il dialogo tra nutrizione e gastronomia

Il dialogo tra nutrizione e gastronomia si traduce nella capacità della frutta secca di offrire un apporto calorico concentrato, ma con effetti positivi sulla salute. Questo rende il suo inserimento nei menù esperimenti graditi sia dai consumatori sia dagli addetti ai lavori.

La frutta secca continua dunque a rappresentare un elemento fondamentale non solo per chi vuole mangiare in modo più sano, ma anche per chi apprezza le tecniche e le tradizioni culinarie del nostro Paese.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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