Congresso All’Aquila il 6 settembre per le novità su carcinoma ovarico e tecniche chirurgiche avanzate

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Congresso all’Aquila: focus su carcinoma ovarico e chirurgia avanzata. - Gaeta.it

Sofia Greco

2 Settembre 2025

Il 6 settembre 2025, all’Aquila si terrà un importante congresso scientifico dedicato al carcinoma ovarico, con focus sulle innovazioni in diagnostica e pratiche chirurgiche. L’appuntamento coinvolge specialisti di varie discipline mediche ed è pensato per approfondire metodi aggiornati per la diagnosi precoce e il trattamento, con particolare attenzione a tecniche che possono preservare la fertilità nelle pazienti giovani.

Congresso nazionale all’aquila sul carcinoma ovarico: dettaglio della giornata e partecipanti

Il centro congressi “Luigi Zordan” ospiterà, sabato 6 settembre dalle 9 del mattino, l’evento intitolato “Viaggio nel carcinoma ovarico: innovazione nella diagnosi e tecniche chirurgiche”. L’incontro è promosso da diverse società scientifiche, università e istituzioni, ed è rivolto principalmente a ginecologi, medici, ostetriche e infermieri che operano nel campo della ginecologia oncologica.

L’obiettivo è offrire ai partecipanti l’esperienza necessaria per gestire la chirurgia endoscopica, oggi uno strumento chiave nella cura del carcinoma ovarico primario e delle sue recidive. Questi interventi, meno invasivi rispetto alla chirurgia tradizionale, riducono i tempi di recupero e limitano le complicanze post-operatorie. La diagnostica ecografica ginecologica, soprattutto nelle formazioni annessiali, costituisce un altro tema centrale del congresso e verrà approfondita grazie a protocolli aggiornati e tecnologie avanzate.

Il congresso è accreditato per crediti ECM, garantendo così un riconoscimento formale dei contenuti trattati per i professionisti del settore.

Ruolo della professoressa Manuela Ludovisi e importanza delle reti di riferimento

La professoressa Manuela Ludovisi, docente di Ginecologia e Ostetricia presso il Dipartimento MESVA dell’Università dell’Aquila e coordinatrice regionale SIEOG, è la responsabile scientifica dell’evento. Ludovisi ha spiegato come il congresso guiderà i medici nel miglioramento delle competenze chirurgiche, in particolare nell’ambito della chirurgia endoscopica per il carcinoma ovarico.

Una parte rilevante delle sue dichiarazioni riguarda la necessità di consolidare reti di riferimento e centri di eccellenza. Questi garantiscono standard elevati nel trattamento e facilitano l’accesso delle pazienti alle equipe specializzate più idonee. La presenza di protocolli clinici uniformi è fondamentale per assicurare scelte terapeutiche mirate, riducendo variabilità e migliorando i risultati clinici.

Ludovisi sottolinea inoltre l’importanza dell’approccio multidisciplinare, che include ginecologi, oncologi, radiologi e altri specialisti, per gestire con efficacia la complessità del carcinoma ovarico. Solo un lavoro in team permette di sviluppare percorsi di cura personalizzati, bilanciando efficacia terapeutica e qualità di vita.

Chirurgia fertility sparing e diagnostica ecografica avanzata al centro del congresso

L’evento scientifico approfondirà la chirurgia fertility sparing, una tecnica chirurgica che permette a giovani donne con tumore ovarico in stadio iniziale di mantenere la fertilità. Questo approccio, ormai largamente riconosciuto, evita la rimozione completa degli organi riproduttivi quando la malattia è limitata, senza compromettere la sicurezza del trattamento oncologico.

Sarà dedicato spazio anche alla diagnostica ecografica delle formazioni annessiali, che rappresentano una delle prime manifestazioni del tumore ovarico. L’ecografia consente di distinguere tra lesioni benigne e maligne con maggiore precisione, informando così le scelte terapeutiche. Durante il congresso si presenteranno aggiornamenti sugli strumenti ecografici e sulle tecniche più accurate per una diagnosi tempestiva.

Un punto di interesse riguarda le nuove applicazioni dell’intelligenza artificiale nella chirurgia ginecologica oncologica. L’IA supporta la pianificazione degli interventi e l’individuazione di margini tumorali, offrendo un potenziale miglioramento nella precisione operatoria.

Queste tematiche riflettono la direzione della ricerca e della pratica clinica, puntando a ridurre l’impatto della malattia, salvaguardare la fertilità e migliorare il follow-up delle pazienti.

Protocolli clinici e multidisciplinarietà per ottimizzare i trattamenti oncologici

Il congresso dedicherà particolare attenzione alla necessità di definire protocolli clinici chiari e condivisi per il carcinoma ovarico. Questi strumenti aiutano a orientare le scelte terapeutiche in base alle caratteristiche specifiche di ogni caso, favorendo un percorso standardizzato che ogni equipe può adottare.

Si discuterà del valore dell’approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, in modo da integrare competenze chirurgiche, oncologiche, radiologiche e di laboratorio. La collaborazione migliora la gestione complessiva delle pazienti, permette di anticipare complicazioni e aggiustare il trattamento in base all’evoluzione della malattia.

L’ottimizzazione dei trattamenti mira anche a contenere gli effetti collaterali e a preservare la qualità della vita delle donne colpite dal carcinoma ovarico, elemento sempre più considerato nella pratica oncologica.

Il congresso rappresenta una tappa importante per aggiornare le competenze e offrire strumenti concreti nella lotta contro questa forma tumorale, che presenta ancora sfide importanti a livello diagnostico e terapeutico.