Il 6 maggio 2025 a Roma, nella Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo, si è svolto il convegno “Agricoltura rigenerativa: tra agroecologia e greenwashing”, promosso dal WWF. L’evento ha riunito esperti, organizzazioni e rappresentanti del settore agricolo per discutere delle prospettive di rigenerazione del suolo, della transizione produttiva e dei nuovi mercati legati a politiche sostenibili. Al centro del dibattito anche il ruolo della Politica Agricola Comune dopo il 2027 e le sfide che attendono l’intero comparto in un contesto di cambiamenti climatici e pressioni ambientali crescenti.
Priorità di confeuro sulla salute del suolo e pratiche agricole sostenibili
Confeuro ha partecipato con una delegazione guidata da Andrea Tiso, presidente nazionale, e Attilio Arbia, responsabile di Confeuro Giovani. Hanno evidenziato da subito l’importanza attribuita dalla loro organizzazione alla tutela del suolo e al benessere degli agricoltori, punti fondamentali nel loro impegno verso un’agricoltura più sostenibile. Secondo loro, il convegno ha rappresentato un’occasione cruciale per mettere a fuoco un tema che coinvolge non solo la tutela ambientale, ma anche la sopravvivenza stessa delle attività agricole in futuro.
Un intervento chiave di tiso e arbia
Durante il loro intervento, Tiso e Arbia hanno riconosciuto l’azione del WWF nel portare attenzione su un argomento che richiede risposte urgenti. Il richiamo è a evitare forme di “greenwashing”, cioè comunicazioni fuorvianti sulle pratiche verdi, e a puntare su una trasparenza reale nelle strategie e nelle misure adottate. La salute del suolo non è solo un dato tecnico, ma un elemento alla base della capacità produttiva e della biodiversità, aspetti che devono orientare le scelte politiche e di mercato.
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Sfide ambientali e pratiche resilienti per l’agricoltura rigenerativa
Il panorama agricolo odierno si presenta complicato da eventi climatici estremi e da un’instabilità crescente. Tiso e Arbia hanno ribadito come l’agricoltura rigenerativa offra un modello in grado di tutelare la biodiversità e mantenere la fertilità del suolo attraverso pratiche che migliorano la resistenza degli ecosistemi agrari. Queste tecniche prevedono interventi come la rotazione delle colture, l’impiego di coperture vegetali e il recupero della materia organica nel terreno.
Difficoltà e investimenti necessari
Non mancano però difficoltà legate all’adozione diffusa: i risultati variano molto in base a condizioni atmosferiche e geografiche, mentre la pressione per mantenere livelli produttivi competitivi pesa sulle scelte degli agricoltori. Inoltre, l’attuazione di questi approcci richiede investimenti in formazione e conoscenze specifiche che devono essere supportate da politiche nazionali e comunitarie adeguate. Il convegno ha messo in luce quanto sia necessario un equilibrio tra esigenze produttive e sostenibilità per non compromettere né l’una né l’altra.
Indicazioni dagli stakeholder nazionali sulla nuova pac post 2027
Nel dibattito sul futuro della PAC dopo il 2027, che influenzerà pesantemente il settore agricolo europeo, Confeuro ha indicato la necessità di incentivi concreti per accompagnare la diffusione di sistemi rigenerativi. Le misure dovrebbero favorire la conservazione del suolo e la diversificazione delle colture, con un’attenzione particolare a chi opera in condizioni ambientali critiche. L’orientamento politico dovrà evitare burocratismi e facilitare la partecipazione degli agricoltori più piccoli.
Mercati verdi e trasparenza
Tra i temi sollevati anche l’apertura a nuovi mercati verdi, legati a prodotti certificati da pratiche agricole che rispettano criteri ambientali chiari e misurabili. L’idea è facilitare la trasparenza verso i consumatori, così da premiare realtà che investono sul territorio e contribuiscono a mitigare gli impatti climatici. Il confronto tra istituzioni, associazioni e produttori è risultato fondamentale per delineare un quadro realistico delle opportunità e degli ostacoli sul percorso verso una filiera agricola più sostenibile.
Il ruolo di confeuro giovani nel trasferimento di competenze
Attilio Arbia, responsabile di Confeuro Giovani, ha sottolineato il coinvolgimento della nuova generazione di agricoltori. Secondo lui, è fondamentale investire in conoscenza pratica e formazione dedicata alle tecniche di agricoltura rigenerativa. I giovani rappresentano una parte decisiva per la continuità e il cambiamento del settore primario, ma servono strumenti mirati per superare le criticità attuali.
Iniziative per la vitalità rurale
In quest’ottica, Confeuro Giovani sta promuovendo iniziative e collaborazioni che permettano un trasferimento diretto di informazioni tecniche e supporti pratici. Avere un approccio concreto verso un’agricoltura che protegga il suolo, migliori la biodiversità e risponda alle difficoltà climatiche diventa una priorità per evitare abbandono delle campagne e promuovere la vitalità rurale. La formazione si rivolge anche all’adeguamento alle normative europee che guidano l’evoluzione agricola nei prossimi anni.
L’incontro ha evidenziato quindi la complessità delle sfide che l’agricoltura affronta oggi. Nutrire il terreno di contenuti reali, imparare da modelli collaudati e monitorare con attenzione le azioni intraprese saranno passi cruciali per dare alla PAC una direzione più concreta e meno generica. Solo così la transizione verso pratiche agricole rigenerative potrà partire con basi solide e una visione condivisa.