Civita, piccolo centro della Calabria, si è unito alla rete dei Borghi della Lettura, un circuito nato nel 2015 per sostenere i paesi più piccoli d’Italia con iniziative legate al libro e alla lettura. L’obiettivo è rilanciare il patrimonio culturale locale, trasformando gli spazi pubblici in luoghi di socialità e conoscenza. Un modo per far emergere quei borghi spesso dimenticati dal turismo di massa.
Civita e la rete dei Borghi della Lettura: un impegno culturale concreto
L’ingresso di Civita in questa rete è una tappa importante per il paese calabrese. Qui la cultura è già vista come strumento di sviluppo locale. Valentina Palazzo, youth worker dell’associazione che promuove il progetto, spiega che questa nuova fase permetterà di arricchire l’offerta culturale con attività diverse. Tra queste, workshop con editori e autori, laboratori di lettura e scrittura creativa, e concorsi letterari. Sono iniziative che rafforzano il percorso culturale del paese, già riconosciuto nel settore.
Ma non si tratta solo di leggere un libro. L’obiettivo è costruire un tessuto sociale più forte, capace di attrarre e far interagire residenti e turisti. Coinvolgersi nella cultura locale serve anche a creare nuove opportunità di lavoro e a combattere lo spopolamento, un problema molto sentito nelle zone più piccole. Con questa adesione, Civita vuole raccontare la sua identità attraverso la cultura.
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Borghi della Lettura: una strategia per fermare lo spopolamento e far crescere la comunità
La rete dei Borghi della Lettura non è solo un riconoscimento simbolico. Prevede interventi concreti per aiutare le comunità a rischio abbandono. La diffusione di biblioteche pubbliche, la creazione di spazi dedicati alla lettura e la promozione di iniziative legate a libri e scrittura sono leve per rafforzare la vita sociale. Questi spazi diventano molto più di semplici depositi di libri: sono punti d’incontro e di scambio culturale.
Creare questi ambienti significa offrire nuove possibilità di accesso alla cultura, sia ai residenti sia ai visitatori. La strategia punta a mantenere vivo l’interesse per la lettura e la scrittura, trasformando il libro in uno strumento per costruire relazioni e valorizzare il territorio. Incontri con autori, editori e appassionati possono dare vita a iniziative che legano cultura ed economia locale.
Grazie a questi programmi, il borgo esce dall’isolamento rispetto alle grandi città e diventa un polo culturale. La rete offre anche occasioni di formazione e crescita personale, elementi chiave per rendere il territorio più dinamico e resiliente.
Civita punta su turismo rurale e tradizione attraverso la cultura
Antonluca De Salvo, project manager dell’associazione, sottolinea come Civita abbia saputo mettere insieme la bellezza naturale con le attività culturali. Entrare nella rete dei Borghi della Lettura conferma una strategia che punta su un turismo esperienziale, legato alle caratteristiche rurali e tradizionali del territorio. Un modo per valorizzare aspetti autentici spesso trascurati dal turismo di massa.
L’iniziativa mette in luce il valore della cultura come motore economico e sociale, rafforzando la posizione di Civita come meta per chi cerca esperienze di conoscenza e scoperta. Il turismo che si vuole sviluppare include visite a spazi culturali diffusi, eventi legati al libro e momenti di confronto con la comunità. Un circolo virtuoso che coinvolge diversi aspetti della vita locale.
Con la rete dei Borghi della Lettura, Civita allarga i propri orizzonti puntando a uno sviluppo che non separa natura, cultura e comunità, ma li unisce. Investire nel libro e nelle attività culturali significa valorizzare il territorio in modo integrato, offrendo prospettive concrete a una realtà che vuole mantenere vive le proprie radici e attrarre nuovi visitatori.