Il gruppo Cirfood, cooperativa italiana attiva nella ristorazione collettiva e commerciale, ha approvato il bilancio di esercizio 2024 durante l’assemblea generale dei delegati tenutasi a Genova il 21 giugno. Il rapporto mette in luce i risultati economici raggiunti e le azioni sul fronte della sostenibilità, confermando la strategia che da oltre cinquant’anni ispira l’impresa: migliorare gli stili di vita delle persone rispettando l’ambiente, offrendo un’alimentazione equa e di qualità che supporti il sistema di welfare italiano.
Attenzione ai risultati economici nel bilancio 2024
Nel corso dell’anno, Cirfood ha chiuso il bilancio con un utile e ricavi consolidati pari a 647,5 milioni di euro, segnando un aumento del 4,7% rispetto al 2023. Il patrimonio netto di gruppo si attesta a 127 milioni di euro. Per sostenere lo sviluppo e l’ampliamento dei servizi, sono stati investiti 23,6 milioni di euro, fondi destinati a innovare l’offerta e rafforzare la struttura aziendale.
Partecipazione e produzione del gruppo
Il gruppo ha coinvolto oltre 12.000 lavoratori impegnati in 18 regioni italiane, oltre che in Belgio e Olanda. Nel 2024, sono stati prodotti e serviti 98 milioni di pasti, con un valore totale di produzione che ha superato i 664 milioni di euro, migliorando del 5% i risultati del 2023. Il numero di soci è cresciuto leggermente, raggiungendo quota 6.589.
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Chiara Nasi, presidente di Cirfood, ha commentato come la cooperativa abbia saputo reagire a diversi ostacoli, dalla pandemia all’inflazione, senza trascurare le rigorose norme pubbliche sugli appalti che impongono condizioni stringenti senza adeguati rimborsi economici. L’impresa ha resistito, puntando su un modello cooperativo che coniuga crescita e responsabilità sociale, elementi percepiti come necessari al raggiungimento di una crescita condivisa.
Sviluppo della cooperativa attraverso diversi ambiti di attività
Il bilancio evidenzia come ogni settore di Cirfood abbia contribuito ai risultati ottenuti. La ristorazione collettiva, rivolta a scuole, ospedali, strutture sociosanitarie e aziende, resta il cuore dell’attività con un giro d’affari di 489,7 milioni di euro. La ristorazione commerciale di servizio ha generato ricavi per 78,2 milioni di euro. Si aggiungono le attività di Cirfood Retail e le operazioni estere in Belgio e Olanda che insieme hanno prodotto 79,6 milioni di euro.
Bilanciamento e gestione settoriale
L’equilibrio tra i diversi settori ha permesso al gruppo di consolidare la propria posizione in un mercato complesso. I numeri certificano un’attenta gestione sia nel campo della ristorazione tradizionale sia in quello commerciale, dimostrando una capacità di adattamento e crescita.
Il bilancio di sostenibilità e gli obiettivi 2022-2025
Cirfood ha presentato anche il bilancio di sostenibilità 2024 che racconta le politiche adottate per creare valore e tutelare l’ambiente e le comunità. Il piano di sostenibilità 2022-2025 definisce obiettivi chiari in ambito sociale, ambientale, economico e culturale, tracciando un percorso di sviluppo che ruota attorno alla responsabilità e alla cura delle persone.
Nel 2024 sono stati investiti oltre un milione di euro nella formazione, con circa 120.000 ore dedicate a contenuti tecnici e managerial. L’impresa ha reiterato l’impegno verso una cultura d’impresa che pone in primo piano la centralità dei lavoratori. Allo stesso tempo, Cirfood ha aumentato del 27% le risorse destinate al benessere dei dipendenti, destinando 2,2 milioni di euro a iniziative come il supporto alla genitorialità. L’attenzione alla sicurezza ha prodotto una diminuzione di infortuni e dell’indice di gravità del 27,4%.
Iniziative concrete per l’ambiente
Un aspetto chiave della sostenibilità è rappresentato da scelte ambientali concrete. Nel 2024 Cirfood ha ridotto del 5% l’energia necessaria per la preparazione di ogni singolo pasto. La collaborazione con il gruppo Hera ha permesso di recuperare oltre 56 tonnellate di oli esausti, trasformati in bio-carburante per un totale di 57mila litri. La sinergia con Too Good To Go continua a salvare pasti: circa 14.000 in un solo anno, mentre da quando è iniziata la partnership nel 2020 sono stati recuperati più di 50.000 pasti in 29 locali.
Questi numeri indicano un’attenzione puntuale alla riduzione degli sprechi e alla valorizzazione dei materiali di scarto. La cooperativa si conferma impegnata a ridurre la propria impronta ambientale e a promuovere pratiche di economia circolare.
Aspetti sociali e controllo qualità nella filiera alimentare
Sul versante sociale, nel 2024 Cirfood ha donato più di 15 tonnellate di materie prime e pasti a diverse comunità locali. L’alta qualità del servizio è testimoniata da oltre 20.000 analisi di autocontrollo effettuate durante l’anno, che hanno mostrato un tasso di conformità del 98%.
La cooperativa ha rafforzato la valutazione etica dei fornitori, aumentando del 12% quelli selezionati seguendo criteri sociali. In questo modo ha migliorato la trasparenza e la sostenibilità della catena produttiva, ottenendo un controllo più stringente sull’impatto sociale di tutta la filiera.
Questi dati rappresentano un quadro articolato di come Cirfood lavori per costruire modelli di impresa sostenibili, capaci di rispondere alle esigenze di chi produce e di chi usufruisce dei servizi. L’obiettivo è mantenere un equilibrio tra aspetti economici, umani e ambientali in un settore che si trova costantemente a dover affrontare nuove sfide.