Cesetti rinuncia alla ricandidatura e punta a sostenere Ricci e il centrosinistra a Fermo

Cesetti rinuncia alla ricandidatura e punta a sostenere Ricci e il centrosinistra a Fermo

Fabrizio Cesetti del Pd rinuncia al terzo mandato regionale per sostenere Matteo Ricci e il centrosinistra, concentrandosi su un progetto politico alternativo per Fermo in vista delle comunali 2026.
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Fabrizio Cesetti, consigliere regionale del Pd, annuncia che non si ricandiderà per un terzo mandato, sostenendo Matteo Ricci e lavorando a un progetto politico alternativo per Fermo in vista delle comunali 2026. - Gaeta.it

Il consigliere regionale del Pd Fabrizio Cesetti ha ufficializzato che non presenterà la propria candidatura per un terzo mandato alle prossime elezioni regionali. La decisione arriva in un clima di tensioni interne al partito, con regole stringenti che impediscono deraghe al divieto di ricandidatura. Cesetti ha dichiarato la volontà di impegnarsi per il successo del centrosinistra e di Matteo Ricci, candidato presidente, e di costruire un progetto politico alternativo per Fermo in vista delle comunali del 2026.

La posizione di fabrizio cesetti sulla ricandidatura e il contesto nel pd

Fabrizio Cesetti ha chiarito di non aver mai chiesto una nuova candidatura e di non voler presentare alcuna dichiarazione di disponibilità per un terzo mandato da consigliere regionale. La sua decisione rispecchia anche un orientamento votato all’unanimità dalle direzioni provinciali di Ancona e Fermo, che hanno stabilito condizioni quasi invalicabili per eventuali deroghe alle norme sul limite di mandati. La scelta di Cesetti fa parte di un più ampio regolamento interno al Pd che tende a escludere il terzo mandato per i consiglieri dem, limitando in questo modo la presenza di volti già noti nel parco candidature.

I malumori interni al partito

Tuttavia, Cesetti fa notare come questa scelta abbia generato malumori all’interno del partito, specialmente tra esponenti con un forte seguito elettorale nelle passate tornate. Alla base di questa discussione ci sono le preoccupazioni sulla perdita di figure considerata essenziali per contrastare la destra, in particolare la leadership regionale di Acquaroli. Il confronto interno verte dunque su come comporre liste competitive senza potersi affidare a candidati già noti e apprezzati dall’elettorato.

Il sostegno di cesetti a matteo ricci e il progetto per fermo

Una volta confermato il passo indietro sulla propria candidatura, Fabrizio Cesetti ha espresso chiaramente l’intenzione di mettere al primo posto il successo di Matteo Ricci in qualità di candidato presidente del centrosinistra alla Regione Marche. Ricci rappresenta l’alternativa politica da contrastare con “una sfida che si giocherà su pochi voti”, come sottolineato dallo stesso Cesetti. Per lui il raggiungimento della vittoria della coalizione rimane il focus unico per ogni militante e dirigente del Pd fino al giorno del voto.

Nel frattempo, già durante questa campagna elettorale, Cesetti si dedicherà a un nuovo progetto che guarda al futuro politico di Fermo. Intende collaborare con chi aveva chiesto la sua disponibilità, per costruire un’alternativa politica solida alla guida della città capoluogo. Il gruppo di lavoro coinvolgerà risorse civiche della città con lo scopo di ridare a Fermo un governo progressista e attento alle esigenze del territorio, già in vista delle elezioni comunali del 2026.

La rilevanza di fermo nel panorama politico provinciale e regionale

Fermo non è solo un Comune qualsiasi, ma il capoluogo di provincia e un punto cruciale nella configurazione del potere politico locale e regionale. Per Cesetti, la sorte politica della città non può essere trascurata da chi vuole rappresentare gli interessi dell’intero territorio fermano. La sua azione di opposizione puntuale e di proposta alternativa sarà quindi indirizzata a ridisegnare una guida che possa realmente rispondere alle esigenze di cittadini e istituzioni.

Una sfida per il centrosinistra

La costruzione di un’alternativa sostanziale a un governo di destra, considerato da Cesetti e dal Pd come un periodo di “malgoverno”, rappresenta una sfida fondamentale per la coalizione di centrosinistra. La scelta di non candidarsi si inserisce proprio in tale quadro, per consentire una riflessione più ampia e un ricambio generazionale tra le fila del Pd. Le elezioni comunali di Fermo del 2026 diventano così un appuntamento decisivo per orientare il futuro del territorio provinciale, che segue con interesse il lavoro dell’opposizione e lo sforzo di rinnovamento del centrosinistra cittadino.

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