Il ristorante il flauto di pan a ravello, sulla splendida costa d’amalfi, si prepara ad accogliere una serie di appuntamenti enogastronomici estivi dedicati alla cucina sostenibile e rigorosamente legata al territorio. Lo chef Lorenzo Montoro propone un’esperienza tra gusto e natura, direttamente nel cuore del giardino di villa cimbrone, con ingredienti coltivati in loco e una particolare attenzione al recupero ambientale. Le serate delle cene nell’orto offrono una prospettiva unica sulla cucina mediterranea con un forte richiamo alle radici agricole della zona.
Calendario e struttura degli eventi delle cene nell’orto
L’appuntamento con le cene nell’orto del ristorante il flauto di pan si rinnova nel corso dell’estate con quattro serate previste tra giugno e settembre. Il via è fissato al 14 giugno, seguito dal 22 luglio e dall’8 agosto, per concludere il 4 settembre. Ogni evento si svolge all’aperto, a partire dalle 19, quando il tramonto regala un’atmosfera suggestiva sul promontorio di ravello.
Menu e ingredienti
Il menu è pensato per valorizzare in modo predominante i prodotti vegetali dell’orto, ma riesce a mantenere un legame solido con la tradizione, includendo formaggi di piccoli produttori locali. Queste aziende agricole conservano greggi di capre che pascolano sui monti lattari, donando un tocco autentico ai latticini freschi che accompagnano il percorso culinario. L’apertura della cena richiama la semplicità di una merenda contadina con pane e olio d’oliva, rimandando a usanze antiche della costiera.
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Il menu si articola in numerose portate a base di ortaggi appena raccolti, che variano a seconda della stagione e delle primizie disponibili da giugno a settembre. La provola, servita in foglie di limone, è un omaggio espresso alla tradizione della costiera amalfitana. Il percorso culmina con la delizia al limone, dolce simbolo di questa terra, realizzato dalla pastry chef di villa cimbrone, Sara Meucci.
Accanto alla proposta gastronomica, la scelta dei vini richiama sapori autentici, come il vino con le percoche che ricorda i pasti estivi di un tempo. Chi lo desidera, può optare per una degustazione guidata dal sommelier del ristorante. La chiusura della serata è affidata a un infuso preparato con le erbe raccolte direttamente nell’orto, espressione ulteriore del legame tra cucina e natura.
L’orto di villa cimbrone e il metodo agricolo dello chef montoro
L’orto di villa cimbrone si estende su una porzione significativa dei sei ettari di giardino che circondano la villa. Questo spazio viene curato con attenzione da Lorenzo Montoro, chef e agricoltore che ha radici familiari profonde nel mondo dell’agricoltura biologica, grazie alla sua esperienza nell’azienda agricola di famiglia a Sarno.
Pratiche sostenibili e collaborazioni locali
La gestione dell’orto segue principi di sostenibilità gastronomica e ambientale. Oltre alla produzione diretta di ortaggi, erbe e limoni, il progetto include una rete di piccoli produttori locali e artigiani. Montoro valorizza questi rapporti con contadini e pescatori del territorio, integrando materie prime genuine nel menu del flauto di pan.
Un aspetto importante dell’attività quotidiana riguarda la gestione responsabile delle risorse. Il ristorante e l’albergo villa cimbrone adottano sistemi di riuso e riciclo per ridurre i rifiuti. La raccolta delle acque piovane consente di irrigare gran parte delle colture, limitando il consumo d’acqua di rete.
Inoltre, il compostaggio dei rifiuti organici generati in cucina permette di restituire al giardino un fertilizzante naturale. Questo processo diminuisce nettamente la quantità di scarti destinati alla discarica e alimenta direttamente i terrazzamenti coltivati a orto, vite e frutteti. Un ciclo chiuso che integra rispetto per l’ambiente e gestione oculata delle risorse.
Un esempio di cucina legata al territorio e alla biodiversità
La proposta gastronomica di Lorenzo Montoro supera il semplice concetto di ristorante con orto, diventando un modello di attenzione per la biodiversità e la tradizione agricola della costa d’amalfi. Con la stella michelin ottenuta nel 2019, lo chef ha creato una cucina che racconta la storia della terra attraverso ingredienti freschi e locali.
Esperienza immersiva dalla coltivazione alla tavola
La possibilità di seguire l’intero ciclo, dalla coltivazione alla tavola, offre ai commensali un’esperienza immersiva. Le portate a base di vegetali, erbe aromatiche e latticini tipici fanno da ponte tra passato e presente, esaltando i sapori della costiera amalfitana.
Queste cene rappresentano anche un’occasione per percorrere con calma i giardini di villa cimbrone, noti per la loro bellezza e per il silenzio che li caratterizza. L’ambientazione contribuisce a creare un’atmosfera intima e rilassata, favorendo il dialogo tra i partecipanti e la scoperta di nuove sfumature gastronomiche.
In un’epoca come quella attuale, dove la sostenibilità è al centro di molte riflessioni, il progetto del flauto di pan dimostra come la cucina possa essere motore di attenzione verso l’ambiente e il rispetto per la biodiversità, distinguendosi all’interno del panorama ristorativo campano.